Siamo lieti di riportarvi un’intervista esclusiva a Robert Kirkman, ideatore del fumetto The Walking Dead e produttore esecutivo dell’omonima serie TV, che ci spiega cosa significa dare una vita televisiva al suo fumetto ed essere testimone della fine del mondo (o per lo meno di Atlanta). L'intervista integrale dopo il salto...
AVVERTENZA : il seguente contenuto contiene degli spoiler del plot della serie TV di The Walking Dead.
D: hai iniziato a scrivere The Walking Dead nel 2003. Cosa vedremo nella sua trasposizione televisiva?
D: hai visto delle scene che sono state realizzate concretamente come le avevi immaginate?
D: La settimana scorsa hai affermato di essere entusiasta da come Andrew Lincoln interpreta Rick...
D: Stai scrivendo uno degli episodi di questa stagione. Che differenze ci sono rispetto allo scrivere il fumetto?
D: hai scoperto qualcosa di nuovo sui personaggi lavorandoci una seconda volta?
D: sei stato sul set e hai visto orde di zombie invadere Atlanta. Com’è stato?
D: cosa non vedi l’ora che accada nelle prossime 8 settimane di produzione?
D: non potevi dire qualcosa di meglio per concludere questa intervista, Robert.
[Fonte: TheWalkingDeadPodcast]
AVVERTENZA : il seguente contenuto contiene degli spoiler del plot della serie TV di The Walking Dead.
Robert Kirkman circondato dai suoi Zombie
D: hai iniziato a scrivere The Walking Dead nel 2003. Cosa vedremo nella sua trasposizione televisiva?
R: credo che surreale sia un aggettivo che ho ripetuto spesso e incredibile è un altro. La scorsa estate sono stato sul set di un film che doveva avvicinarsi a un blockbuster con un alto budget. E prima di andarmene mi sono detto: “Non ho intenzione di vedere la stessa roba solo perchè non si ha a disposizione un budget come quello di un blockbuster estivo”. Ma la sai invece una cosa? Il nostro è quasi più alto. Il giorno prima del mio arrivo sul set avevano fatto saltare in aria una macchina ed ero lì quando hanno girato la scena di una sparatoria. È stato semplicemente sconvolgente.
D: hai visto delle scene che sono state realizzate concretamente come le avevi immaginate?
R: ognuno sta cercando di prendere il meglio dal fumetto e alcune scene sono tratte direttamente da lì. I fan saranno eccitati. Allo stesso tempo Frank Darabont sta migliorando il materiale di partenza. Ci sono delle parti qua e là che avrei dovuto inserire, ma non l’ho fatto. Nell’episodio pilota ci sono alcune scene straordinarie che Frank ha aggiunto per il personaggio di Morgan e che non esistono nel fumetto. È una storia di contorno, ma curata talmente bene che emerge in primo piano. Morgan è un grande!
D: La settimana scorsa hai affermato di essere entusiasta da come Andrew Lincoln interpreta Rick...
R: Nessun’altro potrebbe interpretare Rick così. Questo ragazzo mangia, beve e dorme esattamente come Rick Grimes. Ieri Steven Yeun, l’attore che interpreta Glenn, è stato sul set per la prima volta. Si è avvicinato a Andrew e l’ha salutato. Stavano parlando, gli ho dato un’occhiata e mi sono detto “Guarda Rick che parla con Glenn!”.
Andrew Lincoln nei panni di Rick Grimes. Clicca per ingrandire
D: Stai scrivendo uno degli episodi di questa stagione. Che differenze ci sono rispetto allo scrivere il fumetto?
R: è un lavoro interessante perché sono personaggi di cui ormai scrivo poco. Lavoro al fumetto ogni mese, ma la maggior parte dei personaggi sono morti nel fumetto. Attenzione: sto spoilerando! [ride] Cammino in giro e penso: “Eh già, ho ammazzato quel tipo. Oh yeah, ho fatto fuori quella ragazza. Mi sa che nel prossimo numero ammazzo quell'altro”. È un’esperienza diversa e ci sono colpi di scena che renderanno la serie interessante anche per gli appassionati del fumetto. In quanto a me come scrittore, è grandioso tornare indietro e riprendere quei personaggi di cui non sono stato capace di scrivere per un pezzo.
D: hai scoperto qualcosa di nuovo sui personaggi lavorandoci una seconda volta?
R: qualcosa mi dice che non avrei dovuto far morire Shane nel numero 6. È un ragazzo che ci sa fare e ha un grande potenziale per lo sviluppo della storia. Ho lasciato da parte molti aspetti su cui sarebbe stato meglio soffermarsi un pò di più. Così ci sono delle volte in cui mi dico: “Cavolo, avrei dovuto scrivere questa parte del fumetto così”. E avere una seconda possibilità è semplicemente fantastico.
D: sei stato sul set e hai visto orde di zombie invadere Atlanta. Com’è stato?
R: credo sia la cosa più assurda che abbia mai visto. Un intero isolato di Atlanta è stato chiuso per farli comparire dagli angoli e farli invadere le strade. È stato più di quanto mi aspettassi. Sono stato nella zona dove si stava sparando, una specie di visuale a 360°, e ho pensato: “ok, è come la fine del mondo e io ci sono dentro fino al collo”. C’erano camion ribaltati e un autobus in fiamme (vedi foto qui e qui). Tutti i negozi erano stati chiusi e sistemati in modo che sembrasse che tutti i vetri fossero rotti. E all’improvviso, ecco centinaia di comparse Zombie che si aggirano nel quartiere.
D: cosa non vedi l’ora che accada nelle prossime 8 settimane di produzione?
R: Non sto più nella pelle. In ogni episodio succedono un sacco di cose. Potrei fare un lunga lista, ma ti rovinerei la stagione. Non vedo l’ora di vedere in concreto tutto quello ci stanno infilando dentro. È straordinario. È un’eccitazione continua qui sul set di The Walking Dead.
D: non potevi dire qualcosa di meglio per concludere questa intervista, Robert.
R: [Ride] Perfetto.L'intervista a Robert Kirkman si chiude qui ma rimanete sintonizzati su ZOMBIE Knowledge Base per le prossime news sulla serie televisiva di The Walking Dead.
[Fonte: TheWalkingDeadPodcast]