Dopo avervi proposto l'intervista di Robert Kirkman, creatore dell'amato fumetto The Walking Dead, vi proponiamo una un'altra intervista di un personaggio chiave nella realizzazione della serie TV che stiamo aspettando, ovvero il produttore esecutivo Gale Anne Hurd. Il produttore di grandi film del calibro di Terminator e Aliens ci descrive il potenziale del blockbuster The Walking Dead, le sue similitudini con Piranha e ci svela come mai gli Zombie non sono i personaggi più pericolosi della serie...
D: Cosa ti ha avvicinato a The Walking Dead?
D: Sei conosciuta per la produzione di blockbuster come Terminator e Aliens. Che similitudini ci sono con The Walking Dead?
D: Ti stai preparando per partecipare alla convention Comic-Con. In veste di veterano, cosa stai aspettando con ansia?
A sinistra Andrew Lincoln nei panni di Rick Grime
e a destra Gale Anne Hurd il produttore esecutivo di The Walking Dead
e a destra Gale Anne Hurd il produttore esecutivo di The Walking Dead
D: Cosa ti ha avvicinato a The Walking Dead?
R: Sono stato fan del fumetto per molto tempo. Amo il genere Zombie e mi ci sono appassionato a partire da La notte dei morti viventi. The Walking Dead è proprio la rappresentazione finale di quella sensibilità che emerge dal fumetto.D: Hai iniziato la tua carriera lavorando per Roger Corman. The Walking Dead ricorda in qualche modo i suoi film horror?
R: Roger ha prodotto film classici così come semplici film d’exploitation. Se si fà riferimento ai suoi film basati su opere di Edgar Allan Poe, l’imprevedibiltà della natura umana è al centro di entrambi i generi. Con i film della casa di produzione New World Pictures di Roger, soprattutto quelli scritti da John Sayles (ad esempio Piranha), in comune ci sono i tratti complessi dei personaggi delle serie del fumetto di Robert Kirkman, adattate e dirette da Frank Darabont.D: Frank Darabont ha diretto l’episodio pilota, mentre altri registi stanno lavorando agli episodi successivi. È stato difficile trovare un equilibrio tra i loro punti di vista e quelli di Frank?
R: No, in realtà è stato perfetto perché Frank ha diretto il primo episodio poco prima che venissero girati i successivi. Di solito un episodio pilota viene girato con mesi di anticipo e c’è quindi un periodo intermedio in cui il cast potrebbe perdere la coesione che aveva durante le riprese della prima puntata. Nel nostro caso, il cast ha lavorato per 14 giorni con Frank per il primo episodio e subito dopo ha iniziato a lavorare ai 5 episodi successivi. Inoltre, ha trascorso molto tempo sul set ed è sempre disponibile per noi. La scrittura di Frank è evocativa sia nel creare il tono e l’atmosfera di ogni scena che nel dare vita a personaggi specifici. Per questo motivo è piuttosto facile per i nostri registri allinearsi con lui.
D: Sei conosciuta per la produzione di blockbuster come Terminator e Aliens. Che similitudini ci sono con The Walking Dead?
R: Credo che la nostre serie condivida con questi film soprattutto il tipo di personaggi messo in scena. Oltre a un’introduzione coinvolgente e a degli effetti speciali spettacolari, tutto si basa su dei personaggi complessi e storie ben costruite. Allo stesso tempo, non si scende a compromessi per il valore della produzione: ogni 8 giorni, giriamo una piccola versione di un tentpole. Con The Walking Dead siamo in grado di esplorare la natura umana nei suoi aspetti più viziosi, ma anche umanitari. Spingiamo i nostri personaggi a confrontarsi con gli istinti base della sopravvivenza. InD: Robert Kirkman ha affermato che si augura di creare 27 stagioni. Credi sia possibile?
verità, sono gli Zombie i personaggi più prevedibili: tutti sanno cosa stanno cercando. Quello invece che non si può prevedere è come un umano sopravvissuto interagirà con un altro suo simile. Questi elementi fanno sì che la serie sia sempre nuova e avvincente.
R: Eccome! È seduto accanto a me proprio in questo momento e abbiamo appena finito di discutere se il cast debba trascendere o essere vittima degli istinit umani primordiali. Di sicuro c’è del materiale su cui lavorare per almeno 27 stagioni.
Frank Darabont, Gale Anne Hurd e Robert Kirkman
alla conferenza di The Walking Dead al Comic-Con 2010
alla conferenza di The Walking Dead al Comic-Con 2010
D: Ti stai preparando per partecipare alla convention Comic-Con. In veste di veterano, cosa stai aspettando con ansia?
R:Siamo assolutamente entusiasti che AMC ci abbia permesso di mostrare al nostro pubblico del Comic-Con degli spezzoni esclusivi dell’episodio pilota di Frank per la primissima volta. Frank ed io siamo dei fan accaniti e vogliamo che i fan di The Walking Dead entrino nel vivo violentemente [risate]. Mi auguro che ci siano tanti appassionati di Zombie.D: Ora che abbiamo dato un’occhiata ai morti viventi, dimmi onestamente: fanno davvero una paura boia?
R: Stai scherzando? Io li adoro! Sono una vecchio stampo, questa è la mia idea di horror. Ieri stavamo assistendo alle prove di morsi che Greg [Nicotero] ha creato e che hanno quasi fatto saltare in aria il cameraman. Tutto quello che ho detto è stato: “È geniale, mi fa impazzire!”. Credo che tutti i fan del genere o di Robert Kirkman saranno soddisfatti della serie.D: Parlando di Greg, indossa i panni di uno Zombie durante uno degli episodi. Vorresti farlo anche tu?
R: Beh…[ride] forse per la stagione 2. Di certo non vorrai che si esaudiscano tutti i tuoi desideri nella prima stagione. Così sto davvero sperando che si decida di girare la seconda stagione: sarò il primo a fare richiesta per partecipare alla scuola di addestramento Zombie.[Fonte: AMC]