Arriva l'apocalisse Zombie, qualcuno muore, altri vanno ad accrescere le file dei morti viventi e chi sopravvive cosa diventerà? Scoprite la risposta nel racconto dopo il salto...
Ebbene sì, nel mondo di prima ero un Nerdz o come spesso si definivano in America geek, una specie di secchione dell'informatica.Passavo le mie serate su internet, o davanti ad un film e sembra pazzesco ma questo mi ha salvato la vita. Io pesavo sui 110kg se fossi dovuto uscire di casa sarei sicuramente finito tra i denti di quei cosi però io avevo un'arma vincente: sapevo un sacco di cose.
Negli anni avevo raccolto un sacco di manuali, dalla roba steampunk a come sopravvivere all'apocalisse, manuali d'addestramento militare eccetera. No, non è che fossi paranoico mi piaceva leggere quei trucchetti e pensavo "wow che figata, sarebbe bello fare un fornello solare" non pensavo davvero che mi sarebbe stato utile.
Quando è cominciata questa storia la rete è impazzita, io ho saputo dei primi casi da subito e sono riuscito a muovermi per tempo fare un po' di spesa e raccogliere qualcosa di diverso dalla spazzatura che mangiavo di solito, anche se a dire il vero quel junkfood che mi stava rovinando la salute m'è venuto molto utile. Sai per quanto si conserva una merendina? Sì le merendine sopravvivranno alla fine del mondo, le merendine e gli scarafaggi.
Beh, comunque dicevo...prima di cominciare a vedere quei cosi per strada sono riuscito a recuperare un po' di cose, scatolame, pasta e alcune cose che si sarebbero rivelate vitali tipo sale, antibiotici, disinfettanti e la cosa migliore: dei semi. Quando è mancata corrente i congelatori sono diventati contenitori di roba marcia, io sono riuscito a salvare quasi tutto: come credi che si facesse nel medioevo o prima, non c'erano i frigoriferi? Seccando in cibo o mettendolo sotto sale.
L'altro problema era l'acqua. Prima ho usato quella delle bottiglie, poi quella che avevo raccolto nelle vasche e nei contenitori poi fortunatamente è arrivato l'inverno: conosco almeno cinque diversi sistemi di filtraggio che si possono fare con le cose che trovi solitamente in una casa. Puoi immaginare che la mia igiene personale ne ha un po' risentito da qualche parte dovevo pure risparmiare,barba e capelli lunghi mi aiutavano anche contro il freddo quindi ben vengano.
Con il passare dei mesi però le mie scorte diminuivano sarei stato costretto ad uscire. Il primo di loro che ho affrontato è stato il mio ex vicino di casa, girava per il vano dei garage, era arrivato a casa ed era riuscito ad uscire pure dalla macchina, ma non è arrivato alle scale. Sono riuscito a piantargli un coltello da cucina sotto il mento diritto nel cranio, non so neanche come ho fatto.
Poi, bricolage. Una sbarra di metallo flessibile, filo da pesca e le doghe di un letto, qualche ora e tak, arco e frecce. Il machete l'ho fatto con un pezzo di macchina l'ho limato tutte le sere per qualcosa come una settimana e quando ho finito ti ci potevi fare la barba.
Così ho cominciato a ripulire prima la palazzina di fianco poi mi sono spinto un po' più in la ogni giorno e ho cominciato a trovare altri sopravvissuti. Uno, due, poi cinque. Ora siamo in venti, qualcuno non ce l'ha fatta ma il grosso l'ho portato avanti fino ad oggi. Ho insegnato ad ognuno quello che sapevo e loro hanno insegnato qualcosa a me. Mi considerano il loro capo, la metà li ho salvati da morte certa, siamo una sorta di famiglia. Sì, qualcuno l'abbiamo fatto fuori...
C'è sempre qualcuno che mina il gruppo, chi li deprime, chi non si da abbastanza da fare, chi vuole comandare ad ogni costo: non ci possono essere due galli nello stesso pollaio, ma comunque ora siamo stabili. Ora siamo felici.
Ebbene sì, nel mondo di prima ero un Nerdz o come spesso si definivano in America geek, una specie di secchione dell'informatica.Passavo le mie serate su internet, o davanti ad un film e sembra pazzesco ma questo mi ha salvato la vita. Io pesavo sui 110kg se fossi dovuto uscire di casa sarei sicuramente finito tra i denti di quei cosi però io avevo un'arma vincente: sapevo un sacco di cose.
Negli anni avevo raccolto un sacco di manuali, dalla roba steampunk a come sopravvivere all'apocalisse, manuali d'addestramento militare eccetera. No, non è che fossi paranoico mi piaceva leggere quei trucchetti e pensavo "wow che figata, sarebbe bello fare un fornello solare" non pensavo davvero che mi sarebbe stato utile.
Quando è cominciata questa storia la rete è impazzita, io ho saputo dei primi casi da subito e sono riuscito a muovermi per tempo fare un po' di spesa e raccogliere qualcosa di diverso dalla spazzatura che mangiavo di solito, anche se a dire il vero quel junkfood che mi stava rovinando la salute m'è venuto molto utile. Sai per quanto si conserva una merendina? Sì le merendine sopravvivranno alla fine del mondo, le merendine e gli scarafaggi.
Beh, comunque dicevo...prima di cominciare a vedere quei cosi per strada sono riuscito a recuperare un po' di cose, scatolame, pasta e alcune cose che si sarebbero rivelate vitali tipo sale, antibiotici, disinfettanti e la cosa migliore: dei semi. Quando è mancata corrente i congelatori sono diventati contenitori di roba marcia, io sono riuscito a salvare quasi tutto: come credi che si facesse nel medioevo o prima, non c'erano i frigoriferi? Seccando in cibo o mettendolo sotto sale.
L'altro problema era l'acqua. Prima ho usato quella delle bottiglie, poi quella che avevo raccolto nelle vasche e nei contenitori poi fortunatamente è arrivato l'inverno: conosco almeno cinque diversi sistemi di filtraggio che si possono fare con le cose che trovi solitamente in una casa. Puoi immaginare che la mia igiene personale ne ha un po' risentito da qualche parte dovevo pure risparmiare,barba e capelli lunghi mi aiutavano anche contro il freddo quindi ben vengano.
Con il passare dei mesi però le mie scorte diminuivano sarei stato costretto ad uscire. Il primo di loro che ho affrontato è stato il mio ex vicino di casa, girava per il vano dei garage, era arrivato a casa ed era riuscito ad uscire pure dalla macchina, ma non è arrivato alle scale. Sono riuscito a piantargli un coltello da cucina sotto il mento diritto nel cranio, non so neanche come ho fatto.
Poi, bricolage. Una sbarra di metallo flessibile, filo da pesca e le doghe di un letto, qualche ora e tak, arco e frecce. Il machete l'ho fatto con un pezzo di macchina l'ho limato tutte le sere per qualcosa come una settimana e quando ho finito ti ci potevi fare la barba.
Così ho cominciato a ripulire prima la palazzina di fianco poi mi sono spinto un po' più in la ogni giorno e ho cominciato a trovare altri sopravvissuti. Uno, due, poi cinque. Ora siamo in venti, qualcuno non ce l'ha fatta ma il grosso l'ho portato avanti fino ad oggi. Ho insegnato ad ognuno quello che sapevo e loro hanno insegnato qualcosa a me. Mi considerano il loro capo, la metà li ho salvati da morte certa, siamo una sorta di famiglia. Sì, qualcuno l'abbiamo fatto fuori...
C'è sempre qualcuno che mina il gruppo, chi li deprime, chi non si da abbastanza da fare, chi vuole comandare ad ogni costo: non ci possono essere due galli nello stesso pollaio, ma comunque ora siamo stabili. Ora siamo felici.