Volete sapere cosa ne pensa la redazione di ZOMBIE Knowledge Base dell'ultimo film della serie Resident Evil? Dopo il salto, cercando di non spoilerare nulla, vi dirò la mia...
Che dire di Resident Evil: Afterlife? Senza dubbio che se cercate un film di Zombie vi conviene guardare altrove!! Non che i morti viventi non ci siano, anzi si assiste all’assedio più massiccio che uno zombie movie abbia mai visto, ma non fanno assolutamente paura… per il 98% del film sono solo scenografia!! Senza contare che, a differenza dei tre capitoli precedenti in cui avevano un incedere di stampo romeriano, in questo episodio d’improvviso corrono come quelli de L’alba dei morti viventi di Zack Snyder (o 28 giorni dopo se preferite... anche se quelli di Danny Boyle non sono Zombie).
E dire che il film inizia davvero bene: nella normalità di una Tokyo bagnata dalla pioggia una ragazza immobile, senza ombrello, osserva i passanti attorno a lei. In queste prime scene la fotografia è eccezionale (e così sarà per buona parte del film) e la storia sembra partire con il piede giusto; poi, quando tutto si sposta nella città ormai distrutta dall’epidemia che ha devastato il pianeta, incomincia l’azione ed è un’azione frenetica, di quella che contraddistingue i videogiochi catalogati come “sparatutto” capace di ricordare a volte Matrix a volte un anime giapponese. Un’azione esagerata che però può ancora starci se consideriamo i poteri di Alice e l’arma che avrebbe usato contro la sede centrale della Umbrella (l'avete visto Resident Evil: Extinction vero?!?).
Ma è arrivati a Los Angeles che il tutto incomincia a peggiorare ed è un peccato perché le idee ci sono anche, ma sembrano sviluppate durante una pausa caffè!! Non vi è nulla di razionale nelle azioni dei personaggi, o di credibile nelle entrate in scena dei mostri (oltre agli Zombie vi sono anche esseri ispirati a quelli dei capitoli 4 e 5 della saga videoludica: le plaga e il gigante con l’arma mezza ascia e mezza schiacciacarne che ricorda molto il Majini boia di Resident Evil 5), molti particolari interessanti vengono dimenticati dalla storia che sembra svolgersi esclusivamente per mostrare scene d’azione d’impatto per una visone del film in 3D (chi vi scrive ha assistito ad una proiezione in 2D in quanto appartenente a quel 10% e più della popolazione mondiale che non vede l’effetto 3D).
Tutto da buttare? Assolutamente no! Innanzitutto ci sono due splendide figliole: Alice (Milla Jovovich) e, dal precedente film, Claire Redfield (Ali Larter). Poi alcune location sono stupende: l’Alaska desolata o la Los Angeles devastata. Infine, come già detto, delle ottime scene d’azione. Purtroppo non bastano queste cose per salvare la pellicola, ma se siete dei fan della serie non potete perdervela, senza contare che il finale altro non è se non l’inizio di un prossimo quinto capitolo (sono proprio curioso di vedere cosa si inventeranno). Dal conteggio si deve escludere il film in computer grafica Resident Evil Degeneration, legato alla saga videoludica da cui quella del regista Paul W.S. Anderson si discosta completamente, nonostante alcuni personaggi usati per la gioia dei fan: in questo capitolo Albert Wesker, Claire e Chris Redfield, ed un’irriconoscibile Jill Valentine.
Tirando le somme: se amate la serie alla follia, cercate tanta azione, mostri, esplosioni e belle ragazze correte al cinema, ma se dalla pellicola esigete credibilità ed una solida sceneggiatura rimanete a casa e rispolverate i primi 3 zombie movie di Romero.
Che dire di Resident Evil: Afterlife? Senza dubbio che se cercate un film di Zombie vi conviene guardare altrove!! Non che i morti viventi non ci siano, anzi si assiste all’assedio più massiccio che uno zombie movie abbia mai visto, ma non fanno assolutamente paura… per il 98% del film sono solo scenografia!! Senza contare che, a differenza dei tre capitoli precedenti in cui avevano un incedere di stampo romeriano, in questo episodio d’improvviso corrono come quelli de L’alba dei morti viventi di Zack Snyder (o 28 giorni dopo se preferite... anche se quelli di Danny Boyle non sono Zombie).
E dire che il film inizia davvero bene: nella normalità di una Tokyo bagnata dalla pioggia una ragazza immobile, senza ombrello, osserva i passanti attorno a lei. In queste prime scene la fotografia è eccezionale (e così sarà per buona parte del film) e la storia sembra partire con il piede giusto; poi, quando tutto si sposta nella città ormai distrutta dall’epidemia che ha devastato il pianeta, incomincia l’azione ed è un’azione frenetica, di quella che contraddistingue i videogiochi catalogati come “sparatutto” capace di ricordare a volte Matrix a volte un anime giapponese. Un’azione esagerata che però può ancora starci se consideriamo i poteri di Alice e l’arma che avrebbe usato contro la sede centrale della Umbrella (l'avete visto Resident Evil: Extinction vero?!?).
Un primo piano per la splendida Claire Redfield (Ali Larter)
Ma è arrivati a Los Angeles che il tutto incomincia a peggiorare ed è un peccato perché le idee ci sono anche, ma sembrano sviluppate durante una pausa caffè!! Non vi è nulla di razionale nelle azioni dei personaggi, o di credibile nelle entrate in scena dei mostri (oltre agli Zombie vi sono anche esseri ispirati a quelli dei capitoli 4 e 5 della saga videoludica: le plaga e il gigante con l’arma mezza ascia e mezza schiacciacarne che ricorda molto il Majini boia di Resident Evil 5), molti particolari interessanti vengono dimenticati dalla storia che sembra svolgersi esclusivamente per mostrare scene d’azione d’impatto per una visone del film in 3D (chi vi scrive ha assistito ad una proiezione in 2D in quanto appartenente a quel 10% e più della popolazione mondiale che non vede l’effetto 3D).
Tutto da buttare? Assolutamente no! Innanzitutto ci sono due splendide figliole: Alice (Milla Jovovich) e, dal precedente film, Claire Redfield (Ali Larter). Poi alcune location sono stupende: l’Alaska desolata o la Los Angeles devastata. Infine, come già detto, delle ottime scene d’azione. Purtroppo non bastano queste cose per salvare la pellicola, ma se siete dei fan della serie non potete perdervela, senza contare che il finale altro non è se non l’inizio di un prossimo quinto capitolo (sono proprio curioso di vedere cosa si inventeranno). Dal conteggio si deve escludere il film in computer grafica Resident Evil Degeneration, legato alla saga videoludica da cui quella del regista Paul W.S. Anderson si discosta completamente, nonostante alcuni personaggi usati per la gioia dei fan: in questo capitolo Albert Wesker, Claire e Chris Redfield, ed un’irriconoscibile Jill Valentine.
Da sinistra Claire Redfield, il fratello Chris e Alice
Tirando le somme: se amate la serie alla follia, cercate tanta azione, mostri, esplosioni e belle ragazze correte al cinema, ma se dalla pellicola esigete credibilità ed una solida sceneggiatura rimanete a casa e rispolverate i primi 3 zombie movie di Romero.
Titolo originale: Resident Evil: Afterlife Paese: Germania, Francia, UK Anno: 2010 Regia: Paul W.S. Anderson Produttore: Constantin Film Produktion Sceneggiatura: Paul W.S. Anderson Cast principale: Milla Jovovich, Ali Larter, Shawn Roberts, Wentworth Miller, Spencer Locke, Kim Coates Durata: 89 Voto: 5/10 Classificazione Zombie: Tipologia: infetti e non-morti |