Appena visto al cinema e subito sto cercando di metabolizzare la pellicola per potervi dire la mia in merito. Continuate a leggere dopo il salto per la recensione della pellicola francese The Horde !!!
È difficile dare un giudizio su questo film, inizio quindi col dire che, nel gruppo di 4 persone con cui ho visto The Horde, io sono stato l’unico a non bocciarlo… del tutto. Intendiamoci: se confrontato con l’altro Zombie movie attualmente presente nelle sale (Resident Evil Afterlife) siamo in presenza di un capolavoro, ma è comunque una magra consolazione.
Il difetto più grande del film è senza dubbio quello di essere un prodotto europeo con ambizioni hollywoodiane (ATTENZIONE: da questo punto partono gli spoiler, quindi se siete intenzionati a vedere The Horde non proseguite oltre, ma limitatevi a leggere solo il commento finale): ci sono più armi nel condominio in cui si svolge la storia che in una qualsiasi location di un film statunitense… cavoli è la Francia!! Capisco che dei delinquenti dei sobborghi di una metropoli riescano a procurarsi delle pistole ed anche dei fucili, ma la scusa della mania delle armi di un condomino non è plausibile per il possesso di una mitragliatrice a nastro e di bombe a mano!!!
La storia vede alcuni poliziotti assalire un condominio di una zona periferica malfamata per vendicarsi degli spacciatori (due fratelli nigeriani in combutta con degli slavi) che hanno ucciso uno di loro; manco a dirlo le cose vanno male, ma quando scoppia l’inferno viene raggiunta una tregua temporanea in nome della sopravvivenza. L’incontro con un ex-legionario ultra sessantenne, spassosissimo nella sua follia, sembra dare una possibilità in più al gruppo che deve però fare anche i conti con i numerosi problemi interni.
Si spara tanto, ma più per sfogo che per desiderio di abbattere i mostri antropofagi e solo un personaggio si è reso conto, senza mettere altri a conoscenza della scoperta per poi dimenticarsene egli stesso, che unicamente distruggendo il cervello si elimina l’avversario… ma non hanno mai visto un film di Zombie in Francia?!? Beh almeno hanno subito realizzato di essere di fronte a cadaveri assassini senza perdere tempo in inutili ragionamenti!
L’azione la fa da padrona, ma non solo con armi da fuoco, se si escludono armi bianche quali un’ascia ed un machete, molti sono gli scontri corpo a corpo; ma in questo caso non si tratta di arti orientali a cui ci hanno abituato i film americani, qui siamo di fronte a combattimenti reali e violenti, non tecniche raffinate, ma ignoranza pura da strada: testate, pugni e calci sono assolutamente credibili e forse per questo danno ancora più l’idea di essere efficaci, almeno per allontanare il pericolo quel tanto che basta da permettere la fuga.
Ma fuga verso cosa? Effettivamente non si capisce: i personaggi, dopo il primo attacco, dal tetto si rendono immediatamente conto che la situazione è drammatica in tutta la città e che le strade sono già invase da orde urlanti (sì, questi Zombie urlano come bestie) eppure, anziché asserragliarsi per resistere in attesa di un qualche aiuto, abbandonano quel posto sicuro per raggiungere una strada che equivale a morte certa.
Che tipologia di Zombie abbiamo davanti? Questi Zombie “nascono” da qualsiasi morto, anche in assenza di un morso (comunque letale) o di una fonte visibile di contagio, ma si tratta di un nuovo tipo di morti viventi, non sono quelli lenti alla Romero: questi sono veloci, quasi degli animali feroci dotati di una forza smisurata (il primo Zombie mi ha subito portato alla mente la potente furia di un gorilla). Ma hanno anche altre particolarità tipiche degli animali: abbiamo già accennato alle urla, ma non possiamo tacere la capacità di spostare le prede uccise in una zona di accumulo (l’interpretazione data da uno dei vivi nella pellicola è stata quella di una dispensa, ma a me è parso più un centro di raccolta per “futuri membri dell’orda”) e, forse, la fotofobia (almeno io ho interpretato così l’ultima scena del film, ma si tratta di pochi secondi alla luce dell'alba e, se mi passate il pessimo gioco di parole, potrei aver preso un abbaglio).
La pellicola è violenta e spietata, lo splatter non manca di certo e nemmeno i momenti di riflessione come la scena, certo poco credibile considerando il contesto, del violento pestaggio di gruppo su una femmina di Zombie che può portare alla mente sequenze viste in film di guerra come Platoon… ma da un film di Zombie forse è più giusto pretendere una credibilità nel comportamento dei personaggio piuttosto che occasioni per meditare sul mondo violento della delinquenza e della guerra.
Un’ultima osservazione va alla quantità di sangue usata per colorare gli ambienti, così da dare l'effetto "strage" alle varie location: è esagerata!! Ne hanno messo troppo e ovunque (i corrimano delle scale, ogni parete)... guardate ad esempio la seconda immagine di questa recensione, come ha fatto del sangue a finire sul blocco superiore della porta?!?
Giudizio finale: come ho detto all’inizio è difficile dare un giudizio sulla pellicola, le qualità ed i difetti quasi si equivalgono. Senza dubbio non ci sono tempi morti e, vuoi per un motivo vuoi per un altro, The Horde riesce sempre a catalizzare l’attenzione. Non siamo certamente di fronte ad un film di serie B e, come detto, il titolo già supera l’ultimo Resident Evil, ma da un confronto con il miglior Zombie movie del decennio (L’alba dei morti viventi di Zack Snyder) la pellicola francese risulta sconfitta. Se amate gli eccessi è il film che fa per voi (violento e a tratti divertente), altrimenti andate a vederlo in giorni/orari dove il prezzo del biglietto è ridotto, consci che non a tutti potrebbe piacere principalmente a causa della sua impronta da action movie (assolutamente fuori luogo).
Dite la vostra in merito al film commentando questa recensione!!
È difficile dare un giudizio su questo film, inizio quindi col dire che, nel gruppo di 4 persone con cui ho visto The Horde, io sono stato l’unico a non bocciarlo… del tutto. Intendiamoci: se confrontato con l’altro Zombie movie attualmente presente nelle sale (Resident Evil Afterlife) siamo in presenza di un capolavoro, ma è comunque una magra consolazione.
Il difetto più grande del film è senza dubbio quello di essere un prodotto europeo con ambizioni hollywoodiane (ATTENZIONE: da questo punto partono gli spoiler, quindi se siete intenzionati a vedere The Horde non proseguite oltre, ma limitatevi a leggere solo il commento finale): ci sono più armi nel condominio in cui si svolge la storia che in una qualsiasi location di un film statunitense… cavoli è la Francia!! Capisco che dei delinquenti dei sobborghi di una metropoli riescano a procurarsi delle pistole ed anche dei fucili, ma la scusa della mania delle armi di un condomino non è plausibile per il possesso di una mitragliatrice a nastro e di bombe a mano!!!
La storia vede alcuni poliziotti assalire un condominio di una zona periferica malfamata per vendicarsi degli spacciatori (due fratelli nigeriani in combutta con degli slavi) che hanno ucciso uno di loro; manco a dirlo le cose vanno male, ma quando scoppia l’inferno viene raggiunta una tregua temporanea in nome della sopravvivenza. L’incontro con un ex-legionario ultra sessantenne, spassosissimo nella sua follia, sembra dare una possibilità in più al gruppo che deve però fare anche i conti con i numerosi problemi interni.
Incredibilmente i vetri dell'ingresso si sono rotti solo verso la fine del film
Si spara tanto, ma più per sfogo che per desiderio di abbattere i mostri antropofagi e solo un personaggio si è reso conto, senza mettere altri a conoscenza della scoperta per poi dimenticarsene egli stesso, che unicamente distruggendo il cervello si elimina l’avversario… ma non hanno mai visto un film di Zombie in Francia?!? Beh almeno hanno subito realizzato di essere di fronte a cadaveri assassini senza perdere tempo in inutili ragionamenti!
L’azione la fa da padrona, ma non solo con armi da fuoco, se si escludono armi bianche quali un’ascia ed un machete, molti sono gli scontri corpo a corpo; ma in questo caso non si tratta di arti orientali a cui ci hanno abituato i film americani, qui siamo di fronte a combattimenti reali e violenti, non tecniche raffinate, ma ignoranza pura da strada: testate, pugni e calci sono assolutamente credibili e forse per questo danno ancora più l’idea di essere efficaci, almeno per allontanare il pericolo quel tanto che basta da permettere la fuga.
Ma fuga verso cosa? Effettivamente non si capisce: i personaggi, dopo il primo attacco, dal tetto si rendono immediatamente conto che la situazione è drammatica in tutta la città e che le strade sono già invase da orde urlanti (sì, questi Zombie urlano come bestie) eppure, anziché asserragliarsi per resistere in attesa di un qualche aiuto, abbandonano quel posto sicuro per raggiungere una strada che equivale a morte certa.
Il primo Zombie
Che tipologia di Zombie abbiamo davanti? Questi Zombie “nascono” da qualsiasi morto, anche in assenza di un morso (comunque letale) o di una fonte visibile di contagio, ma si tratta di un nuovo tipo di morti viventi, non sono quelli lenti alla Romero: questi sono veloci, quasi degli animali feroci dotati di una forza smisurata (il primo Zombie mi ha subito portato alla mente la potente furia di un gorilla). Ma hanno anche altre particolarità tipiche degli animali: abbiamo già accennato alle urla, ma non possiamo tacere la capacità di spostare le prede uccise in una zona di accumulo (l’interpretazione data da uno dei vivi nella pellicola è stata quella di una dispensa, ma a me è parso più un centro di raccolta per “futuri membri dell’orda”) e, forse, la fotofobia (almeno io ho interpretato così l’ultima scena del film, ma si tratta di pochi secondi alla luce dell'alba e, se mi passate il pessimo gioco di parole, potrei aver preso un abbaglio).
La pellicola è violenta e spietata, lo splatter non manca di certo e nemmeno i momenti di riflessione come la scena, certo poco credibile considerando il contesto, del violento pestaggio di gruppo su una femmina di Zombie che può portare alla mente sequenze viste in film di guerra come Platoon… ma da un film di Zombie forse è più giusto pretendere una credibilità nel comportamento dei personaggio piuttosto che occasioni per meditare sul mondo violento della delinquenza e della guerra.
Un’ultima osservazione va alla quantità di sangue usata per colorare gli ambienti, così da dare l'effetto "strage" alle varie location: è esagerata!! Ne hanno messo troppo e ovunque (i corrimano delle scale, ogni parete)... guardate ad esempio la seconda immagine di questa recensione, come ha fatto del sangue a finire sul blocco superiore della porta?!?
Un'immagine scattata durante le riprese.
Questa scena nel film m'ha portato alla mente il primo Dead Rising
Questa scena nel film m'ha portato alla mente il primo Dead Rising
Giudizio finale: come ho detto all’inizio è difficile dare un giudizio sulla pellicola, le qualità ed i difetti quasi si equivalgono. Senza dubbio non ci sono tempi morti e, vuoi per un motivo vuoi per un altro, The Horde riesce sempre a catalizzare l’attenzione. Non siamo certamente di fronte ad un film di serie B e, come detto, il titolo già supera l’ultimo Resident Evil, ma da un confronto con il miglior Zombie movie del decennio (L’alba dei morti viventi di Zack Snyder) la pellicola francese risulta sconfitta. Se amate gli eccessi è il film che fa per voi (violento e a tratti divertente), altrimenti andate a vederlo in giorni/orari dove il prezzo del biglietto è ridotto, consci che non a tutti potrebbe piacere principalmente a causa della sua impronta da action movie (assolutamente fuori luogo).
Dite la vostra in merito al film commentando questa recensione!!
Titolo originale: La Horde Paese: Francia Anno: 2009 Regia: Yannick Dahan, Benjamin Rocher Produttore: Capture The Flag Films, Le Pacte, Coficup Sceneggiatura: Arnaud Bordas, Arnaud Bordas Cast principale: Claude Perron, Jean-Pierre Martins and Eriq Ebouaney Durata: 90 minuti Voto: 6/10 Classificazione Zombie: Tipologia: non-morto |