Sono passati quasi 6 mesi dall'uscita del primo volume di Rotten, il Western Zombie investigativo pubblicato dalla Allagalla (piccola casa editrice che annovera, tra il proprio staff, il grande Manfredi "MANf" Toraldo, il papà del mitico "2700"). Scoprite cosa pensiamo di questo volume "invernale" seguendoci dopo il salto!
Uscito nelle sole fumetterie Giovedì 23 Dicembre, al costo di 11€, questo volume prosegue la storia dei 2 agenti governativi Wade e Flynn, ora nelle vesti di 2 ufficiali dell'esercito, che raggiungono un piccolo forte a guardia di un passo innevato. Recitano, in apertutra, alcune delle poche didascalie del volume:
La trama è quindi solida e non mancano riflessioni sull'attualità dell'Occidente (e degli USA in particolar modo), ma non è tutto oro: il tratto è essenziale (i personaggi appaiono un po' troppo rigidi e, a volte, le prospettive lasciano a desiderare) ed i dialoghi spesso sfuggono alla comprensione (scelta voluta dagli autori intenzionati a rendere il fumetto simile alla realtà, o ad un film, anzichè a un'opera teatrale non presentando quindi i pensieri dei personaggi o didascalie esplicative... una scelta stilistica che però crea confusione nel lettore, oltre a creare personaggi dalla caratterizzazione altalenante). A questi difetti si aggiunge la monocromia dell'edizione italiana; il parere di chi vi scrive è che, se è sbagliato snaturare un albo nato in bianco e nero con l'apposizione artificiale di colori, alla stessa maniera privando un albo a colori della gamma cromatica si elimina una componente fondamentale dell'opera.
Conclusione: i difetti sopra elencati erano presenti già nel primo volume, quindi è presumibile che accompagnino il lettore per tutto il ciclo vitale della serie; se per voi si tratta solo di cose marginali non esitate a comprare questo albo perchè la trama e la "classicità" degli Zombie sono merce rara di questi tempi.
La prima e la quarta di copertina del secondo volume di Rotten
Uscito nelle sole fumetterie Giovedì 23 Dicembre, al costo di 11€, questo volume prosegue la storia dei 2 agenti governativi Wade e Flynn, ora nelle vesti di 2 ufficiali dell'esercito, che raggiungono un piccolo forte a guardia di un passo innevato. Recitano, in apertutra, alcune delle poche didascalie del volume:
Rapporto dell'agente John J. Flynn per il Presidente Hayes. Come da ordini, l'agente Wade e io ci stiamo dirigendo a Fort Valhalla sotto copertura, come un capitano dell'esercito degli Stati Uniti e il suo aiutante. Il Barton Trail sorvegliato dall'avamposto si estende attraverso la riserva di caccia indiana, ma poichè questo è il culmine di un inverno particolarmente rigido, ci aspettiamo poche interferenze. Wade sostituirà il comandante disperso mentre manteniamo il sentiero aperto per i rappresentanti delle industrie Hep, e indagheremo sulle notizie di creature analoghe a quelle che abbiamo incontrato nelle ultime settimane.Le premesse ci sono tutte: un forte disperso in un paesaggio innevato, una guarnigione allo sbando a causa dell'isolamento e dell'orrore che li circonda (tutte cose che ricordano molto la pellicola horror de L'insaziabile, di cui vi abbiamo parlato nello speciale Western Zombie: il mondo della celluloide), un antico dramma che lentamente si svela ed i sempre presenti complotti dei facoltosi industriali politicizzati.
Una tavola a colori dell'edizione originale
(ricordiamo che l'edizione italiana è in monocromia)
(ricordiamo che l'edizione italiana è in monocromia)
La trama è quindi solida e non mancano riflessioni sull'attualità dell'Occidente (e degli USA in particolar modo), ma non è tutto oro: il tratto è essenziale (i personaggi appaiono un po' troppo rigidi e, a volte, le prospettive lasciano a desiderare) ed i dialoghi spesso sfuggono alla comprensione (scelta voluta dagli autori intenzionati a rendere il fumetto simile alla realtà, o ad un film, anzichè a un'opera teatrale non presentando quindi i pensieri dei personaggi o didascalie esplicative... una scelta stilistica che però crea confusione nel lettore, oltre a creare personaggi dalla caratterizzazione altalenante). A questi difetti si aggiunge la monocromia dell'edizione italiana; il parere di chi vi scrive è che, se è sbagliato snaturare un albo nato in bianco e nero con l'apposizione artificiale di colori, alla stessa maniera privando un albo a colori della gamma cromatica si elimina una componente fondamentale dell'opera.
Conclusione: i difetti sopra elencati erano presenti già nel primo volume, quindi è presumibile che accompagnino il lettore per tutto il ciclo vitale della serie; se per voi si tratta solo di cose marginali non esitate a comprare questo albo perchè la trama e la "classicità" degli Zombie sono merce rara di questi tempi.