Vi avevamo presentato Apocalisse Z al lancio e non sono mancati i vostri tempestivi commenti. Come negare quindi una recensione a questo Zombie book galiziano?!? Continuate a leggere...
In genere quando si pensa alle storie di Zombie la mente vola al Nord America, paese dove sono stati prodotti i primi film a tema o quelli migliori (anche grazie ai budget investiti); non possiamo però dimenticare che la cara vecchia Europa, non solo verrebbe colpita anch'essa da una pandemia non-morta, ma sarebbe pure un luogo ben più pericoloso a causa di uno stile di vita differente da quello statunitense (dove possedere armi è la consuetudine).
Apocalisse Z è una storia di sopravvivenza narrata in forma di diario (prima telematico, come blog, e poi cartaceo), protagonisti sono un giovane avvocato di Pontevedra (città della Galizia di cui è originario l'autore) ed il suo gatto Lucullo. Gli spostamenti annotati sul diario sono così minuziosi che i più curiosi di voi potranno osservare il movimento del protagonista su una qualsiasi cartina.
Non fatevi ingannare dai primi capitoli, in cui si ha l'impressione che la vita da sopravvissuto del protagonista sia troppo facile (così si è portati a pensare di chi ha pannelli fotovoltaici e batterie accumulatrici di energia), perché ben presto si scopre che quelle che all'inizio possono sembrare scelte azzeccate possono in breve trasformarsi in una trappola mortale!
Come si diceva il libro è una storia di sopravvivenza che, a parere di chi vi scrive, non ha nulla da invidiare ai testi di Max Brooks; non c'è campo che non venga trattato dal racconto del sopravvissuto: vestiario, attrezzature, cibo, salute, meccanica, etc. Lodevole anche l'abbattimento dei falsi miti inculcatici dalle pellicole hollywoodiane... scusate se non porto esempi ma non voglio rovinarvi assolutamente la lettura!!
Analizzando gli Zombie ci troviamo di fronte ai classici morti romeriani: lenti, ma implacabili ed eliminabili solo a patto di danneggiarne il cervello; attratti dal rumore (come quelli di Highschool of the Dead) ma dotati di un sesto senso in grado di fargli percepire una presenza umana in prossimità, senza dover utilizzare gli organi della vista (un po' come in Sopravvissuti anche se non se ne raggiungono i livelli estremi).
La trama è conivolgente (in molti casi vi stupirete di ritrovarvi in ansia anche solo per il micio Lucullo!!) e le descrizioni crude, come si addice ad un romanzo Zombie. Gli unici difetti del volume sono, forse, l'eccessiva abilità del protagonista (al posto suo mi sarei bloccato più di una volta) nonchè la poca cattiveria che trasuda dalle pagine del volume (non sono un maniaco sadico, ma, dopo la lettura del romanzo Sopravvissuti, non riesco a concepire un'apocalisse Zombie senza dei veri bastardi... che non sono certo assenti in questo libro).
Impossibile tacere dell'ottima traduzione di cui godono le oltre 400 pagine dell'edizione Italiana (a cura dell'Editrice Nord)... speriamo decidano quanto prima di commercializzare anche il seguito Apocalisse Z: i giorni oscuri.
Prima di lasciarvi alle conclusioni vi postiamo un'intervista, purtroppo in lingua spagnola, all'autore.
Giudizio finale: un capolavoro che non dovete lasciarvi scappare!! Il 2010, anno in cui è uscito anche Sopravvissuti, ha dimostrato come gli autori europei non sfigurino nel panorama horror mondiale portando non solo nuove idee, ma anche una buona dose di realismo (indispensabile per sopravvivere).
La cover italiana di Apocalisse Z
In genere quando si pensa alle storie di Zombie la mente vola al Nord America, paese dove sono stati prodotti i primi film a tema o quelli migliori (anche grazie ai budget investiti); non possiamo però dimenticare che la cara vecchia Europa, non solo verrebbe colpita anch'essa da una pandemia non-morta, ma sarebbe pure un luogo ben più pericoloso a causa di uno stile di vita differente da quello statunitense (dove possedere armi è la consuetudine).
Apocalisse Z è una storia di sopravvivenza narrata in forma di diario (prima telematico, come blog, e poi cartaceo), protagonisti sono un giovane avvocato di Pontevedra (città della Galizia di cui è originario l'autore) ed il suo gatto Lucullo. Gli spostamenti annotati sul diario sono così minuziosi che i più curiosi di voi potranno osservare il movimento del protagonista su una qualsiasi cartina.
Non fatevi ingannare dai primi capitoli, in cui si ha l'impressione che la vita da sopravvissuto del protagonista sia troppo facile (così si è portati a pensare di chi ha pannelli fotovoltaici e batterie accumulatrici di energia), perché ben presto si scopre che quelle che all'inizio possono sembrare scelte azzeccate possono in breve trasformarsi in una trappola mortale!
Come si diceva il libro è una storia di sopravvivenza che, a parere di chi vi scrive, non ha nulla da invidiare ai testi di Max Brooks; non c'è campo che non venga trattato dal racconto del sopravvissuto: vestiario, attrezzature, cibo, salute, meccanica, etc. Lodevole anche l'abbattimento dei falsi miti inculcatici dalle pellicole hollywoodiane... scusate se non porto esempi ma non voglio rovinarvi assolutamente la lettura!!
Analizzando gli Zombie ci troviamo di fronte ai classici morti romeriani: lenti, ma implacabili ed eliminabili solo a patto di danneggiarne il cervello; attratti dal rumore (come quelli di Highschool of the Dead) ma dotati di un sesto senso in grado di fargli percepire una presenza umana in prossimità, senza dover utilizzare gli organi della vista (un po' come in Sopravvissuti anche se non se ne raggiungono i livelli estremi).
L'autore, Manel Loureiro, zombificato
La trama è conivolgente (in molti casi vi stupirete di ritrovarvi in ansia anche solo per il micio Lucullo!!) e le descrizioni crude, come si addice ad un romanzo Zombie. Gli unici difetti del volume sono, forse, l'eccessiva abilità del protagonista (al posto suo mi sarei bloccato più di una volta) nonchè la poca cattiveria che trasuda dalle pagine del volume (non sono un maniaco sadico, ma, dopo la lettura del romanzo Sopravvissuti, non riesco a concepire un'apocalisse Zombie senza dei veri bastardi... che non sono certo assenti in questo libro).
Impossibile tacere dell'ottima traduzione di cui godono le oltre 400 pagine dell'edizione Italiana (a cura dell'Editrice Nord)... speriamo decidano quanto prima di commercializzare anche il seguito Apocalisse Z: i giorni oscuri.
Prima di lasciarvi alle conclusioni vi postiamo un'intervista, purtroppo in lingua spagnola, all'autore.
Intervista, in lingua spagnola, a Manel Loureiro
Giudizio finale: un capolavoro che non dovete lasciarvi scappare!! Il 2010, anno in cui è uscito anche Sopravvissuti, ha dimostrato come gli autori europei non sfigurino nel panorama horror mondiale portando non solo nuove idee, ma anche una buona dose di realismo (indispensabile per sopravvivere).