A prescindere dall'importanza di un titolo, per il sottoscritto un film giapponese è film che merita doppia attenzione. Se, in aggiunta, si tratta di un film giapponese sugli Zombie allora l'attenzione riservatagli è doppiamente doppia vista l'attinenza non-morta.
Dal momento in cui ho posato gli occhi sull'agrissimo trailer di Big Tits Zombie ho subito avvertito quell'irrefrenabile pulsione/repulsione che ti spinge a procurarti quel film ad ogni costo pur sapendo che sarebbe stata una cagata pazzesca....la recensione dopo il salto !!!
Prima di avviarvi alla visione di Big Tits Zombie è necessario riempirsi di sushi e sake, una volta che inizierete a sentirvi scoppiare la pancia e la testa inizierà a dondolare allora sarete pronti e potrete premere il tasto Play. Questa procedura è necessaria affinché il sake separi i vostri emisferi del cervello e possiate così guardare il film con due differenti prospettive, quella dell'inorridito italiano romeriano e l'altra del grasso giapponese calvo che ride, sbava e gode nel vedere un film del maestro Takao Nakano. Possiamo quindi cominciare...
Saori Andô, forse l'unica a non avere un passato da attrice hard tra le presenti
A dispetto del titolo, in questo film non sarete sopraffatti da orde di Zombie Girls dalle sconsiderate misure toraciche che si apprestano a sbranare i malcapitati che gli capitano a tiro, in effetti il titolo originale Kyonyû doragon: Onsen zonbi vs sutorippâ 5 forse era meno ingannevole. Come però suggerisce la cover il richiamo che Big Tits Zombie fa ad un'altra pellicola ben più blasonata e conosciuta è palese, ovvero Zombie Strippers film americano con la partecipazione di Robert Englund e Jenna Jameson, l'ex porno star.
Da Zombie Strippers, il film giapponese eredita anche parte dell'ambientazione che vede le protagoniste lavorare in uno squallido strip club di periferia, ma rispetto alla controparte americana Big Tits Zombie raddoppia la presenza di attrici provenienti dal mondo dell'hard, sbattendoci in faccia ad ogni propizia occasione le forme di Io Aikawa e Sola Aoi, accompagnate da Saori Andô forse l'unica a non avere un passato da attrice porno tra le presenti (meglio usare il condizionale).
Il film di chiaro stampo trash è arricchito con uno stile grindhouse volutamente ispirato a Planet Terror di Rodriguez e i richiami allo stile di Tarantino sono molteplici (titoli di testa, colonna sonora ed effetti sulla pellicola volti a peggiorarne la qualità). Per la prima mezz'ora sarete passivi spettatori di una totale epifania di zoomate e inquadrature improbabili volte a consacrare le forme delle protagoniste, cosa che provocherà in voi un certo disagio indotto dalle reazioni contrastanti dei due emisferi e sarete spinti a premere il tasto FFW in cerca della scena successiva, cosa che infine non farete.
Proprio quando la noia si sarà impossessata di uno dei due emisferi la trama giunge ad una svolta che porterà a scoprire la presenza di una porta (celata da un foulard) proprio nello stanzino dove le spogliarelliste trascorrevano la maggior parte del loro tempo in attesa di andare in scena.
La curiosità delle procaci ragazze le condurrà in sotterraneo che termina in una grande stanza la cui illuminazione dai toni blu e rossi ricorda molto il film Inferno di Dario Argento. Nel curiosare tra i vari oggetti una di loro trova uno strano libro che forse non andava aperto, ma sopratutto non andava letto. E' così che le parole pronunciate dalla più emo e dark delle ragazze daranno il via alle danze, ovvero l'attesa ascesa dei non-morti sulla terra (ma non l'avevamo già vista questa scena?).
Fin dai primi momenti successivi alla lettura del libro è chiaro che qualcosa non va. Il sushi comincia a prendere vita e pulsare, il vulcano Fujiyama torna in attività e dai cimiteri escono i rappresentati sindacali di ogni categoria di non-morti. Samurai, geishe, ninja, infermiere e papponi si riversano nello strip club delle ragazze che una volta presa coscienza della gravità della situazione imbracciano motosega e katana per poi buttarsi in improbabile battaglia senza esclusione di colpi con gli Zombie.
Finalmente alle tette e alle cosce si uniscono litri di sangue e chilometri di budella. Lo spettacolo per il vostro emisfero destro (quello filo-giapponese) sarà decisamente appagante ma per quello il vostro emisfero sinistro (il filo-romeriano) sarà un'inguardabile sequenza di raccapriccianti acrobazie accompagnate da strazianti gemiti.
Non si può certo dire che Big Tits Zombie sia un film da tenere accanto ai classici di Romero e ispirati sequel, infatti di motivi per non guardare questo film ce ne sono veramente tanti. Ma se volete trascorrere una serata tra amici e rafforzare i vostri addominali dalle incalzanti risate questo è il film che farà per voi.
E' vero, in alternativa potete anche puntare su qualcosa di decisamente più decente e risparmiare le risate per altre occasioni, ma dubito che resisterete alla spettacolare scena della vagina dentata sputa fiamme !!!
Il trailer di Big Tits Zombie
Scheda del film:
[Segnalato da: DarkSchneider]
Dal momento in cui ho posato gli occhi sull'agrissimo trailer di Big Tits Zombie ho subito avvertito quell'irrefrenabile pulsione/repulsione che ti spinge a procurarti quel film ad ogni costo pur sapendo che sarebbe stata una cagata pazzesca....la recensione dopo il salto !!!
La cover per il mercato anglosassone di Big Tits Zombie
Prima di avviarvi alla visione di Big Tits Zombie è necessario riempirsi di sushi e sake, una volta che inizierete a sentirvi scoppiare la pancia e la testa inizierà a dondolare allora sarete pronti e potrete premere il tasto Play. Questa procedura è necessaria affinché il sake separi i vostri emisferi del cervello e possiate così guardare il film con due differenti prospettive, quella dell'inorridito italiano romeriano e l'altra del grasso giapponese calvo che ride, sbava e gode nel vedere un film del maestro Takao Nakano. Possiamo quindi cominciare...
Saori Andô, forse l'unica a non avere un passato da attrice hard tra le presenti
A dispetto del titolo, in questo film non sarete sopraffatti da orde di Zombie Girls dalle sconsiderate misure toraciche che si apprestano a sbranare i malcapitati che gli capitano a tiro, in effetti il titolo originale Kyonyû doragon: Onsen zonbi vs sutorippâ 5 forse era meno ingannevole. Come però suggerisce la cover il richiamo che Big Tits Zombie fa ad un'altra pellicola ben più blasonata e conosciuta è palese, ovvero Zombie Strippers film americano con la partecipazione di Robert Englund e Jenna Jameson, l'ex porno star.
Da Zombie Strippers, il film giapponese eredita anche parte dell'ambientazione che vede le protagoniste lavorare in uno squallido strip club di periferia, ma rispetto alla controparte americana Big Tits Zombie raddoppia la presenza di attrici provenienti dal mondo dell'hard, sbattendoci in faccia ad ogni propizia occasione le forme di Io Aikawa e Sola Aoi, accompagnate da Saori Andô forse l'unica a non avere un passato da attrice porno tra le presenti (meglio usare il condizionale).
Il comitato di ben venuto è arrivato
Il film di chiaro stampo trash è arricchito con uno stile grindhouse volutamente ispirato a Planet Terror di Rodriguez e i richiami allo stile di Tarantino sono molteplici (titoli di testa, colonna sonora ed effetti sulla pellicola volti a peggiorarne la qualità). Per la prima mezz'ora sarete passivi spettatori di una totale epifania di zoomate e inquadrature improbabili volte a consacrare le forme delle protagoniste, cosa che provocherà in voi un certo disagio indotto dalle reazioni contrastanti dei due emisferi e sarete spinti a premere il tasto FFW in cerca della scena successiva, cosa che infine non farete.
L'immancabile banchetto è servito
Proprio quando la noia si sarà impossessata di uno dei due emisferi la trama giunge ad una svolta che porterà a scoprire la presenza di una porta (celata da un foulard) proprio nello stanzino dove le spogliarelliste trascorrevano la maggior parte del loro tempo in attesa di andare in scena.
La curiosità delle procaci ragazze le condurrà in sotterraneo che termina in una grande stanza la cui illuminazione dai toni blu e rossi ricorda molto il film Inferno di Dario Argento. Nel curiosare tra i vari oggetti una di loro trova uno strano libro che forse non andava aperto, ma sopratutto non andava letto. E' così che le parole pronunciate dalla più emo e dark delle ragazze daranno il via alle danze, ovvero l'attesa ascesa dei non-morti sulla terra (ma non l'avevamo già vista questa scena?).
Fin dai primi momenti successivi alla lettura del libro è chiaro che qualcosa non va. Il sushi comincia a prendere vita e pulsare, il vulcano Fujiyama torna in attività e dai cimiteri escono i rappresentati sindacali di ogni categoria di non-morti. Samurai, geishe, ninja, infermiere e papponi si riversano nello strip club delle ragazze che una volta presa coscienza della gravità della situazione imbracciano motosega e katana per poi buttarsi in improbabile battaglia senza esclusione di colpi con gli Zombie.
Finalmente alle tette e alle cosce si uniscono litri di sangue e chilometri di budella. Lo spettacolo per il vostro emisfero destro (quello filo-giapponese) sarà decisamente appagante ma per quello il vostro emisfero sinistro (il filo-romeriano) sarà un'inguardabile sequenza di raccapriccianti acrobazie accompagnate da strazianti gemiti.
La spettacolare scena della vagina dentata sputa fiamme
Non si può certo dire che Big Tits Zombie sia un film da tenere accanto ai classici di Romero e ispirati sequel, infatti di motivi per non guardare questo film ce ne sono veramente tanti. Ma se volete trascorrere una serata tra amici e rafforzare i vostri addominali dalle incalzanti risate questo è il film che farà per voi.
E' vero, in alternativa potete anche puntare su qualcosa di decisamente più decente e risparmiare le risate per altre occasioni, ma dubito che resisterete alla spettacolare scena della vagina dentata sputa fiamme !!!
Il trailer di Big Tits Zombie
Scheda del film:
Titolo originale: Kyonyû doragon: Onsen zonbi vs sutorippâ 5 Paese: Giappone Anno: 2010 Regia: Takao Nakano Produttore: The Big Tits Dragon Production Committee Sceneggiatura: Takao Nakano, Rei Mikamoto Cast principale: Io Aikawa, Saori Andô, Sola Aoi, Mari Sakurai Durata: 73 minuti Voto: 3/10 Voto in Giappone: 7/10 Classificazione Zombie: Tipologia: posseduti |
[Segnalato da: DarkSchneider]