Divorato il volume in meno di una settimana siamo pronti a dirvi la nostra su Rot&Ruin... seguiteci dopo il salto!
Rot&Ruin è il nome che gli abitanti di questa America parallela hanno dato a tutto il continente, con l'eccezione delle poche aree fortificate dove la vita continua; questo regno della deconposizione e della rovina è un territorio senza legge dove pochi si avventurano, un mondo dove gli Zombie (comunemente appellati "zom") rimangono in attesa di un pasto caldo!!
Si narrano le vicende dei due fratellastri Imura e di come il loro mondo venga stravolto nel giro di pochi giorni: Tom, il maggiore, è un "cacciatore" (di Zombi) rispettato per l'abilità ed ammirato per la sua etica professionale, mentre il neo-quindicenne Benny è un ragazzo che ha raggiunto l'età in cui, in questo nuovo mondo, si è obbligati a trovarsi un lavoro se non si vuole morire di fame. Come molti fratelli non vanno per nulla d'accordo, ma in questo caso le origini della disarmonia fraterna sono da ricercarsi nei tragici eventi della Prima Notte: la sera in cui i morti iniziarono a risvegliarsi ed a banchettare con i viventi che, impreparati ad una simile eventualità, vennero decimati alla stessa velocità con cui scomparve la loro società.
Come al solito non vi racconteremo molto della trama per evitare di rovinarvi la lettura! I primi capitoli di Rot&Ruin descrivono, seguendo Benny, la nuova civiltà umana con tutte le sue regole (anche per sfuggire agli Zombie!), ma anche con le sue fobie e le sue nuove religiosità. Siamo ben lontani dai canoni a cui ci ha abituati babbo Romero: in questo mondo la gente vive tentando di dimenticare cosa ci sia fuori dalle recinzioni (per certi versi la situazione ricorda lontanamente la pellicola Fido) ed agisce in maniera abbastanza incomprensibile per chi è cresciuto con le pellicole del "papà dei morti viventi", perchè molti credono ancora che si debba rispettare la morte (andate a cercarvi questa citazione nella pellicola Zombi!).
Quello che colpisce in Rot&Ruin è proprio il "lato umano" che emerge quando si parla delle possibili interazioni con i non-morti e, non ci crederete... ma la cosa funziona parecchio!! Non pensiate però che tutto si limiti ad un atteggiamento buonista: non mancano infatti le violenze (come da buona tradizione spesso provocate dagli stessi uomini piuttosto che dagli Zombie) o le scene di assalto da parte dei non-morti (stranamente la maggior parte degli episodi non vengono vissuti in diretta, ma tramite flashback).
Giudizio finale: un libro appassionante, un mondo nuovo per i fan del genere. Pur non essendo il classico volume sulla sopravvivenza disperata in un'apocalisse Zombie, Jonathan Maberry ha scritto un ottimo titolo adatto ad ogni età. Un difetto? E' solo il primo di una tetralogia e non resistiamo dal conoscere gli sviluppi della storia!! Decisamente un ottimo inizio per la neonata collana Odissea Zombi, di cui Rot&Ruin è l'apripista.
Le cover di Rot&Ruin: americana a sinistra ed italiana a destra
Rot&Ruin è il nome che gli abitanti di questa America parallela hanno dato a tutto il continente, con l'eccezione delle poche aree fortificate dove la vita continua; questo regno della deconposizione e della rovina è un territorio senza legge dove pochi si avventurano, un mondo dove gli Zombie (comunemente appellati "zom") rimangono in attesa di un pasto caldo!!
Si narrano le vicende dei due fratellastri Imura e di come il loro mondo venga stravolto nel giro di pochi giorni: Tom, il maggiore, è un "cacciatore" (di Zombi) rispettato per l'abilità ed ammirato per la sua etica professionale, mentre il neo-quindicenne Benny è un ragazzo che ha raggiunto l'età in cui, in questo nuovo mondo, si è obbligati a trovarsi un lavoro se non si vuole morire di fame. Come molti fratelli non vanno per nulla d'accordo, ma in questo caso le origini della disarmonia fraterna sono da ricercarsi nei tragici eventi della Prima Notte: la sera in cui i morti iniziarono a risvegliarsi ed a banchettare con i viventi che, impreparati ad una simile eventualità, vennero decimati alla stessa velocità con cui scomparve la loro società.
Come al solito non vi racconteremo molto della trama per evitare di rovinarvi la lettura! I primi capitoli di Rot&Ruin descrivono, seguendo Benny, la nuova civiltà umana con tutte le sue regole (anche per sfuggire agli Zombie!), ma anche con le sue fobie e le sue nuove religiosità. Siamo ben lontani dai canoni a cui ci ha abituati babbo Romero: in questo mondo la gente vive tentando di dimenticare cosa ci sia fuori dalle recinzioni (per certi versi la situazione ricorda lontanamente la pellicola Fido) ed agisce in maniera abbastanza incomprensibile per chi è cresciuto con le pellicole del "papà dei morti viventi", perchè molti credono ancora che si debba rispettare la morte (andate a cercarvi questa citazione nella pellicola Zombi!).
Quello che colpisce in Rot&Ruin è proprio il "lato umano" che emerge quando si parla delle possibili interazioni con i non-morti e, non ci crederete... ma la cosa funziona parecchio!! Non pensiate però che tutto si limiti ad un atteggiamento buonista: non mancano infatti le violenze (come da buona tradizione spesso provocate dagli stessi uomini piuttosto che dagli Zombie) o le scene di assalto da parte dei non-morti (stranamente la maggior parte degli episodi non vengono vissuti in diretta, ma tramite flashback).
Giudizio finale: un libro appassionante, un mondo nuovo per i fan del genere. Pur non essendo il classico volume sulla sopravvivenza disperata in un'apocalisse Zombie, Jonathan Maberry ha scritto un ottimo titolo adatto ad ogni età. Un difetto? E' solo il primo di una tetralogia e non resistiamo dal conoscere gli sviluppi della storia!! Decisamente un ottimo inizio per la neonata collana Odissea Zombi, di cui Rot&Ruin è l'apripista.