Resident Evil è cambiato. E' con questa frase che Michele Giannone, meglio conosciuto come T-002, introduce la sua visione su questo argomento. Quando si parla di Resident Evil, è bene tenerlo a mente, si apre un vaso di pandora un po' come quando si nomina un certo George A. Romero. Il titolo come l'abbiamo conosciuto al suo esordio su Playstation One è cambiato molto tra un episodio e l'altro nel corso degli anni e con il prossimo Resident Evil 6 si appresta a cambiare ancora.
Ci siamo quindi rivolti a chi dalla mattina alla sera mastica solo le due sigle di questa importante saga: gli esperti di ResidentEvil.it. Ogni dettaglio dopo il salto...
Michele "T-002" Giannone:
Ci siamo quindi rivolti a chi dalla mattina alla sera mastica solo le due sigle di questa importante saga: gli esperti di ResidentEvil.it. Ogni dettaglio dopo il salto...
Il logo di Resident Evil 6 "rubato" durante il Comic Con di San Diego
Michele "T-002" Giannone:
Resident Evil è cambiato. Il survival horror di un tempo ha lasciato spazio, negli anni, a un compromesso tra tensione e azione pura che diverte ma non terrorizza. A giudicare dalle ultime parole di Capcom le cose stanno per cambiare, con un vero e proprio ritorno al passato grazie al reboot con Resident Evil 6.Ecco come T-002 ci riassume ben 15 anni di Resident Evil. Tutto qui? Affatto ragazzi, perché a breve su queste pagine arriveranno le voci di CHRIS REDFIELD 86, Neferseti e Nady Redfield, altri tre guru di ResidentEvil.it. Restate sintonizzati su ZOMBIE Knowledge Base !!!
In attesa di un capitolo chissà quanto lontano, non possiamo che aprire gli occhi e guardare al passato ed al presente di una serie che di è evoluta negli anni. Partita da un survival horror in terza persona (con le classiche varianti e sperimentazioni del FPS di turno) la saga ha conosciuto una nuova dimensione del gameplay grazie al quarto capitolo, tecnicamente straordinario ma povero dal punto di vista della trama.
Con RE 5 Capcom ha provato ad aggiustare il tiro, accoppiando al nuovo gameplay un comparto grafico ancor più da urlo e una trama a metà tra la saga di un tempo e quello che è il Resident Evil amato dai nuovi fan. Purtroppo privo di una trama vera e agghiacciante ma simile a uno sbalorditivo kolossal hollywoodiano; tecnicamente spaventoso ma non completamente soddisfacente dal punto di vista del canovaccio narrativo e delle meccaniche da action puro.
Oggi, nel 2011, ci ritroviamo con ben 3 capitoli di RE alle porte: il Mercenaries 3D, capitolo puramente action che fa da trampolino per il vero capitolo della serie su 3DS; il Revelations appunto, capitolo ufficiale che fa da collagene tra RE4 e RE5 dalle spiccate caratteristiche horror vecchio stile, e RE: Operation Raccoon City, che va a piazzarsi in una posizione mai affrontata prima dalla serie.
E' vero, gli outbreak possono ricordare non poco il gioco dinamico e aggregante di Operation, eppure Slant Six (la software house che ne sta curando lo sviluppo) sembra che stia facendo di tutto regalare ai fan della serie un'esperienza senza precedenti. E' indubbio che camminare ancora una volta le strade di Raccoon City sparando a Zombie, Hunter e mostri vari - con l'opportunità di scontrarsi nel frattempo con le truppe governative - è un'idea che ci sollazza non poco, quindi non vediamo l'ora di tornare per le affollate strade di Raccoon (da soli o in compagnia) e sfruttare le decine di favolose skills dei quattro protagonisti dei servizi segreti Umbrella, fino chissà a uccidere il nostro tanto amato Leon S. Kennedy.
Godendoci quello che sembra uno dei capitoli più divertenti della saga, non possiamo che attendere fiduciosi che Resident Evil torni a rappresentare quello che era ai suoi fasti:
un'esperienza di gioco agghiacciante, solitaria e realmente paurosa!