Qualche settimana fa avevamo pubblicato la recensione di Monster Island. Ora è il turno del secondo volume della serie: Monster Nation. Un prequel che narra gli eventi che segnarono l'inizio dell'epidemia e l'annientamento degli Stati Uniti. Seguiteci dopo il salto.
Monster Nation racconta il diffondersi dell'epidemia attraverso le storie di 3 protagonisti: Nilla, una non-morta senziente che non riesce a capire quale sia la sua strada (il bene, il male o l'indifferenza), Dick Walters, un tempo ispettore veterinario dell'Istituto Nazionale per la Salute ora un terribile, anche nell'aspetto, Zombie marionetta/soldato con un compito da svolgere, ed infine il Capitano Bannermann Clark della Guardia Nazionale del Colorado un uomo d'arme tutto d'un pezzo, tanto idealista da rasentare l'ottusità.
Le storie di questi tre si alternano, incrociandosi più volte, in una storia che non finisce mai di stupire; in fondo David Wellington, con questo volume, non fa altro che inserire un nuovo tassello nella sua trilogia horror-fantasy! Ritroviamo infatti la nostra vecchia (antica) conoscenza Mael Mag Och con le sue credenze, ma questa volta ci verrà rivelata anche l'origine dell'epidemia che, per quanto distante dalle teorie che finora cinema e letteratura hanno presentato, riesce ad incuriosire fino ad apparire tutto sommato credibile. Da segnalare anche alcuni indizi sui protagonisti del libro conclusivo della trilogia.
Molte sono poi le figure che incontreremo: militari, scienziati, sopravvissuti; così come tante sono le scene di Zombie outbreak che verranno raccontate, anche grazie a dei brevi trafiletti che, all'inizio di ogni capitolo, narreranno le avvisaglie della pandemia (attraverso stralci di giornale, notizie radio, post da forum, diari, sms/telefonate o anche solo semplici scritte trovate nei posti più disparati).
Incredibile la figura del capt.Bannerman: che si inizia con il disprezzare, vista la sua iniziale convinzione che i mostri non siano Zombie bensì cittadini americani da tutelare nonostante infettati da qualche morbo sconosciuto (!!), ma si prosegue stimandolo dato il suo encomiabile senso del dovere che lo porterà a divenire "l'eroe di Denver".
Conclusione: un libro interessante, forse un po' caotico nei capitoli iniziali durante il risveglio di Nilla, ma senza dubbio un'ottima lettura. I puristi del genere potranno storcere un po' il naso di fronte a certe scelte narrative, ma consigliamo di dare al titolo un'occasione... in fondo il mondo è nato ben prima di George A. Romero!!
ATTENZIONE: a storia finita il volume ci riserva una bella sorpresa: il racconto Zombi Town di Simone Tordi. Probabilmente Monster Nation, nella pubblicazione del formato Urania, avrebbe lasciato troppe pagine bianche così ecco un bel racconto riempitivo made in Italy: una visione alternativa dello Zombie, un morto vivente che in vita era un poco di buono ma che cambia nella non-morte. La violenza c'è ed a volte è gratuita, ma è principalmente la vendetta, e non la fame, a guidare i movimenti dello Zombie senziente privato di tutto. Un racconto di 30 pagine che si lascia leggere volentieri (errori di battitura a parte, per fortuna assenti nel romanzo di Wellington).
La cover italiana di Monster Nation
Monster Nation racconta il diffondersi dell'epidemia attraverso le storie di 3 protagonisti: Nilla, una non-morta senziente che non riesce a capire quale sia la sua strada (il bene, il male o l'indifferenza), Dick Walters, un tempo ispettore veterinario dell'Istituto Nazionale per la Salute ora un terribile, anche nell'aspetto, Zombie marionetta/soldato con un compito da svolgere, ed infine il Capitano Bannermann Clark della Guardia Nazionale del Colorado un uomo d'arme tutto d'un pezzo, tanto idealista da rasentare l'ottusità.
Le storie di questi tre si alternano, incrociandosi più volte, in una storia che non finisce mai di stupire; in fondo David Wellington, con questo volume, non fa altro che inserire un nuovo tassello nella sua trilogia horror-fantasy! Ritroviamo infatti la nostra vecchia (antica) conoscenza Mael Mag Och con le sue credenze, ma questa volta ci verrà rivelata anche l'origine dell'epidemia che, per quanto distante dalle teorie che finora cinema e letteratura hanno presentato, riesce ad incuriosire fino ad apparire tutto sommato credibile. Da segnalare anche alcuni indizi sui protagonisti del libro conclusivo della trilogia.
Molte sono poi le figure che incontreremo: militari, scienziati, sopravvissuti; così come tante sono le scene di Zombie outbreak che verranno raccontate, anche grazie a dei brevi trafiletti che, all'inizio di ogni capitolo, narreranno le avvisaglie della pandemia (attraverso stralci di giornale, notizie radio, post da forum, diari, sms/telefonate o anche solo semplici scritte trovate nei posti più disparati).
Incredibile la figura del capt.Bannerman: che si inizia con il disprezzare, vista la sua iniziale convinzione che i mostri non siano Zombie bensì cittadini americani da tutelare nonostante infettati da qualche morbo sconosciuto (!!), ma si prosegue stimandolo dato il suo encomiabile senso del dovere che lo porterà a divenire "l'eroe di Denver".
Conclusione: un libro interessante, forse un po' caotico nei capitoli iniziali durante il risveglio di Nilla, ma senza dubbio un'ottima lettura. I puristi del genere potranno storcere un po' il naso di fronte a certe scelte narrative, ma consigliamo di dare al titolo un'occasione... in fondo il mondo è nato ben prima di George A. Romero!!
ATTENZIONE: a storia finita il volume ci riserva una bella sorpresa: il racconto Zombi Town di Simone Tordi. Probabilmente Monster Nation, nella pubblicazione del formato Urania, avrebbe lasciato troppe pagine bianche così ecco un bel racconto riempitivo made in Italy: una visione alternativa dello Zombie, un morto vivente che in vita era un poco di buono ma che cambia nella non-morte. La violenza c'è ed a volte è gratuita, ma è principalmente la vendetta, e non la fame, a guidare i movimenti dello Zombie senziente privato di tutto. Un racconto di 30 pagine che si lascia leggere volentieri (errori di battitura a parte, per fortuna assenti nel romanzo di Wellington).