Dopo aver aperto le danze la scorsa settimana raccontando attraverso le parole di T-002 lo sviluppo di quella che nel tempo è una delle saghe più longeve di tutti i tempi, torniamo a parlare di Resident Evil, nella sua prossima incarnazione, Operation Raccoon City, sempre attraverso lo staff di ResidentEvil.it. Dopo il salto, i ricordi, le impressioni e le aspettative di neferseti.
La parola a "neferseti":
La parola a "neferseti":
Era il lontano 1996 quando un ragazzino tredicenne, inserì nel vano dischi della sua Play Station, un gioco chiamato Resident Evil. Quel bambino ero io. L'effetto del gioco sulla mia mente, fu peggiore di qualunque droga, causandomi un'assuefazione da Zombie talmente grande, da persistere tutt'oggi.
Se con il passare degli anni la passione è rimasta intatta, ci sono altre variabili che purtroppo (secondo il sottoscritto) o per fortuna (secondo altri), hanno influito sul percorso che ha portato il titolo Resident Evil fino ai giorni nostri. Le desolate strade dell'amata Raccoon City, sono state rimpiazzate da campagne spagnole prima e da campagne africane dopo. Gli amati Zombie, sono stati sostituiti da contadini con teste che sbocciano come fiori...sicuramente molto "horror", ma lontano dal fascino unico che può avere un morto che cammina.
Ai capitoli della saga usciti negli ultimi anni, va sicuramente riconosciuto il merito di aver attratto nuove schiere di giocatori, che in molti casi sono rimasti affascinati dalla storia alla base del gioco e mossi dalla voglia di saperne di più, hanno rispolverato vecchie console e hanno fatto di tutto per recuperare i primi capitoli della saga.
Da fan della saga “old gen” quale mi definisco, sono sempre rimasto molto legato alle ambientazioni della vecchia “Mansion”, delle stradine di Raccoon City e dell'amata stazione di polizia. Ambientazioni uniche, con un atmosfera talmente lugubre da non poter essere paragonate a nessuna campagna spagnola o africana che sia.
E si arriva ad oggi con l'annuncio di un nuovo capitolo della saga dal titolo Operation Raccon City. Il cuore non può che provare una forte stretta e una profonda nostalgia al pensiero di poter tornare a percorrere un luogo che avevamo ormai dato per spacciato.
Senza star troppo ad osservare il lato tecnico del gioco in se per se, ed avendo sempre considerato le atmosfere e la storia il punto di forza di ogni gioco che si rispetti, non posso che accogliere a braccia aperte questo nuovo capitolo con la speranza di ritrovare vecchi personaggi ai quali mi ero parecchio affezionato e perchè no, magari qualche bel enigma da risolvere in perfetto stile Resident Evil, come solo i primi capitoli sapevano fare. Personalmente reputo Operation Raccon City come un ritorno al passato in chiave moderna. O almeno è quello che mi auguro che sia.
Non ci resta che aspettare di averlo tra le mani per poter vedere se potremmo rivivere le nostre vecchie paure delle quali sentiamo tanto la mancanza.
Resident Evil: Operation Raccoon City (E3 Trailer)