Da quando Capcom ha annunciato questo nuovo titolo della serie Dead Rising ho iniziato a scalpitare nell’attesa di poter tornare nei panni del vecchio Frank West e verificare se tutta una serie di componenti mancanti in Dead Rising 2 fossero state finalmente reintegrate in questo nuovo capitolo Off The Records. Ma adiamo con ordine... la recensione ovviamente dopo il salto...
CONCEPT:
Iniziamo con il dire che questo Dead Rising 2: Off The Records non è quello che una parte degli utenti si aspettava. Infatti il gioco non segue le vicende parallele di Frank West fino all’incontro con Frank West in Dead Rising 2: Case West (qui al recensione) ma segue la stessa storia di Dead Rising 2 cambiandone semplicemente il protagonista e modificando alcuni elementi della trama. Questo dettaglio (e chiamarlo dettaglio e fin riduttivo) mi ha fatto storcere non poco il naso.
E’ una cosa che non riesco a capire, soprattutto perché la storia di Dead Rising 2, e dei relativi prequel e sequel esclusivi per XBOX 360, aveva lasciato le porte aperte (con qualche piccolo errore narrativo che non staremo a elencare qua) per un probabile terzo capitolo della serie, quindi una visione di ciò che aveva passato Frank West durante l’avventura di Frank West sarebbe stata una scelta forse più azzeccata ed interessante di quella intrapresa dalla Capcom in questo “What if” videoludico.
Dopo questa piccola introduzione andiamo a vedere nel dettaglio cosa ci offre questa nuova avventura di Frank West.
DIFFICOLTÀ:
Una piacevolissima sorpresa di Off The Records è stato un aumento del livello di difficoltà rispetto al precedente capitolo. Dead Rising 2 è stato un bellissimo gioco, ma uno dei punti di maggior perplessità era dato proprio dal livello di difficoltà irrisorio. Un “Hardcore Gamer” poteva finire il gioco con tranquillità ed era completamente svanito quel senso di appagamento nel riuscire a battere gli psicopatici che solo il primo, intramontabile, capitolo della saga riusciva a regalare.
nuova avventura di Frank West compie un netto dietro front da questo punto di vista aumentando il numero di Zombie presenti su schermo (6000!!!!!), rendendo più complessi gli scontri con gli psicopatici ed aumentando la difficoltà nel salvare i superstiti (facendo diventare un pò più stupidi e vulnerabili questi ultimi).
tutte queste si aggiunge un nuovo sistema di Checkpoint (tanto richiesto dagli utenti) che rende un pò meno snervante morire (in quanto si riparte dall’ultimo caricamento superato) ma lascia inalterato il sistema di salvataggio all’interno dei bagni.
LATO TECNICO:
Il motore grafico è rimasto pressoché invariato sono state fatte solo alcune modifiche per quanto riguarda il movimento dei modelli poligonali. Come dicevo prima, in Off The Records vedremo muoversi su schermo fino a 6000 Zombie ben differenziati (sono stati creati oltre 800 modelli di Zombie diversi) e i cali di frame-rate dei precedenti capitoli sono praticamente spariti. Dal lato visivo, invece, nulla di nuovo.
In effetti il motore grafico inizia ad accusare un po' i segni dell’età. I modelli poligonali dei personaggi rimangono sempre ben definiti ma si inizia a notare un look lievemente spartano nei paesaggi (privi di dettagli e un po' cubettosi) se si paragona il titolo ad altri giochi free-roaming usciti nel corso dell’ultimo anno.
Dal lato del gameplay nulla di nuovo. I comandi, già pratici e funzionali, di Dead Rising 2 sono stati riproposti in maniera pressoché identica in questo nuovo capitolo. Le particolarità che differenziavano i due protagonisti della saga sono state unite e quindi ora Frank West oltre che re-imbracciare la sua amata macchina fotografica, può anche avvalersi delle “Carte Combo” di Frank West per costruire armi di ogni tipologia (alcune davvero fin troppo demenziali) per spappolare quanti più Zombie possibile e fare incetta di punti esperienza.
scelta, anche se va ulteriormente a snaturare quanto creato fino ad ora nella serie, rende davvero divertente il gameplay dando una serie quasi infinita di possibilità per guadagnare punti esperienza durante l’avventura.
INNOVAZIONI:
Giunti a questo punto non ci resta che parlare delle reali innovazioni presenti in questo Dead Rising 2: Off The Records.
La prima e più importante novità è la modalità Sandbox. Finalmente dopo tanti anni di richieste Capcom ha accontentato i suoi utenti dandogli la possibilità di massacrare Zombie su Zombie, con ogni mezzo lecito e non, senza limiti di tempo o di storia. La modalità Sandbox però non si ferma solo a questo, infatti sarà possibile dedicarsi a tutta una serie di attività (sotto forma di simboliche quest) che variano dall’eliminazione di un dato numero di Zombie all’affrontare determinate sfide in multiplayer (permettendo ad un altro giocatore di impersonare Frank West).
Un altra novità, seppur minore, è l’inserimento di una zona tutta nuova all’interno di Fortune City. L’Uranus Zone (questo il nome della nuova area) ci metterà a disposizione un intero parco divertimenti dove sbizzarrirci per trovare il modo più demenziale e divertente per fare a pezzi i nostri amati Zombie.
Infine l’intero gioco è costellato di piccole modifiche (nuove armi combo, oggetti nuovi, qualche psicopatico “aggiunto” e qualche lieve modifica alla trama) rispetto al sequel originale per evitare di annoiare troppo tutti quei giocatori che hanno già giocato e portato a termine in ogni maniera Dead Rising 2.
CONCLUSIONE:
Quindi come dobbiamo giudicare Dead Rising 2: Off The Records?
Escludendo i fan della serie e i fan degli Zombie game che sicuramente avranno già acquistato o preso in considerazione questo gioco, tutti gli altri utenti dovrebbero valutare i pro e i contro di questo progetto della Capcom prima di comprarlo. Le migliorie fatte all’originale Dead Rising 2, seppur notevoli, potevano essere tranquillamente aggiunte sotto forma di patch al titolo originale.
Il ritorno di Frank West poteva essere sfruttato meglio in un ipotetico terzo capitolo in modo da evitare a tutti gli utenti che più saranno estasiati da questa cosa (che per molti ha già fatto consacrare Off The Records a seguito spirituale del primo Dead Rising) di avere un costante senso di “già visto” durante tutto il corso dell’avventura in singolo. La modalità Sandbox, vero fiore all’occhiello di questo prodotto, da sola non varrebbe l’acquisto del gioco e poteva essere tranquillamente aggiunta come espansione di Dead Rising 2.
Allora qual’è Il fattore che lo rende un acquisto obbligatorio anche per chi non ha mai giocato a Dead Rising o per quelli che non hanno apprezzato il secondo capitolo a causa del cambio di protagonista? Il prezzo budget a cui viene proposto.
Capcom propone abilmente il gioco a 39,99€ sul suolo europeo (quindi fate attenzione alle varie catene di negozi che furbamente lo vendono a prezzo maggiore) e per questa cifra il gioco vale ogni centesimo speso in quanto si rivela un titolo solido e divertente, discretamente impegnativo e capace di intrattenere il giocatore per molto tempo.
Dargli un voto è praticamente impossibile e giudicarlo ulteriormente anche. Dead Rising 2: Off The Records va preso per quello che è: un ottimo titolo ad un ottimo prezzo.
CONCEPT:
Iniziamo con il dire che questo Dead Rising 2: Off The Records non è quello che una parte degli utenti si aspettava. Infatti il gioco non segue le vicende parallele di Frank West fino all’incontro con Frank West in Dead Rising 2: Case West (qui al recensione) ma segue la stessa storia di Dead Rising 2 cambiandone semplicemente il protagonista e modificando alcuni elementi della trama. Questo dettaglio (e chiamarlo dettaglio e fin riduttivo) mi ha fatto storcere non poco il naso.
E’ una cosa che non riesco a capire, soprattutto perché la storia di Dead Rising 2, e dei relativi prequel e sequel esclusivi per XBOX 360, aveva lasciato le porte aperte (con qualche piccolo errore narrativo che non staremo a elencare qua) per un probabile terzo capitolo della serie, quindi una visione di ciò che aveva passato Frank West durante l’avventura di Frank West sarebbe stata una scelta forse più azzeccata ed interessante di quella intrapresa dalla Capcom in questo “What if” videoludico.
Dopo questa piccola introduzione andiamo a vedere nel dettaglio cosa ci offre questa nuova avventura di Frank West.
DIFFICOLTÀ:
Una piacevolissima sorpresa di Off The Records è stato un aumento del livello di difficoltà rispetto al precedente capitolo. Dead Rising 2 è stato un bellissimo gioco, ma uno dei punti di maggior perplessità era dato proprio dal livello di difficoltà irrisorio. Un “Hardcore Gamer” poteva finire il gioco con tranquillità ed era completamente svanito quel senso di appagamento nel riuscire a battere gli psicopatici che solo il primo, intramontabile, capitolo della saga riusciva a regalare.
nuova avventura di Frank West compie un netto dietro front da questo punto di vista aumentando il numero di Zombie presenti su schermo (6000!!!!!), rendendo più complessi gli scontri con gli psicopatici ed aumentando la difficoltà nel salvare i superstiti (facendo diventare un pò più stupidi e vulnerabili questi ultimi).
tutte queste si aggiunge un nuovo sistema di Checkpoint (tanto richiesto dagli utenti) che rende un pò meno snervante morire (in quanto si riparte dall’ultimo caricamento superato) ma lascia inalterato il sistema di salvataggio all’interno dei bagni.
LATO TECNICO:
Il motore grafico è rimasto pressoché invariato sono state fatte solo alcune modifiche per quanto riguarda il movimento dei modelli poligonali. Come dicevo prima, in Off The Records vedremo muoversi su schermo fino a 6000 Zombie ben differenziati (sono stati creati oltre 800 modelli di Zombie diversi) e i cali di frame-rate dei precedenti capitoli sono praticamente spariti. Dal lato visivo, invece, nulla di nuovo.
In effetti il motore grafico inizia ad accusare un po' i segni dell’età. I modelli poligonali dei personaggi rimangono sempre ben definiti ma si inizia a notare un look lievemente spartano nei paesaggi (privi di dettagli e un po' cubettosi) se si paragona il titolo ad altri giochi free-roaming usciti nel corso dell’ultimo anno.
Dal lato del gameplay nulla di nuovo. I comandi, già pratici e funzionali, di Dead Rising 2 sono stati riproposti in maniera pressoché identica in questo nuovo capitolo. Le particolarità che differenziavano i due protagonisti della saga sono state unite e quindi ora Frank West oltre che re-imbracciare la sua amata macchina fotografica, può anche avvalersi delle “Carte Combo” di Frank West per costruire armi di ogni tipologia (alcune davvero fin troppo demenziali) per spappolare quanti più Zombie possibile e fare incetta di punti esperienza.
scelta, anche se va ulteriormente a snaturare quanto creato fino ad ora nella serie, rende davvero divertente il gameplay dando una serie quasi infinita di possibilità per guadagnare punti esperienza durante l’avventura.
INNOVAZIONI:
Giunti a questo punto non ci resta che parlare delle reali innovazioni presenti in questo Dead Rising 2: Off The Records.
La prima e più importante novità è la modalità Sandbox. Finalmente dopo tanti anni di richieste Capcom ha accontentato i suoi utenti dandogli la possibilità di massacrare Zombie su Zombie, con ogni mezzo lecito e non, senza limiti di tempo o di storia. La modalità Sandbox però non si ferma solo a questo, infatti sarà possibile dedicarsi a tutta una serie di attività (sotto forma di simboliche quest) che variano dall’eliminazione di un dato numero di Zombie all’affrontare determinate sfide in multiplayer (permettendo ad un altro giocatore di impersonare Frank West).
Un altra novità, seppur minore, è l’inserimento di una zona tutta nuova all’interno di Fortune City. L’Uranus Zone (questo il nome della nuova area) ci metterà a disposizione un intero parco divertimenti dove sbizzarrirci per trovare il modo più demenziale e divertente per fare a pezzi i nostri amati Zombie.
Infine l’intero gioco è costellato di piccole modifiche (nuove armi combo, oggetti nuovi, qualche psicopatico “aggiunto” e qualche lieve modifica alla trama) rispetto al sequel originale per evitare di annoiare troppo tutti quei giocatori che hanno già giocato e portato a termine in ogni maniera Dead Rising 2.
CONCLUSIONE:
Quindi come dobbiamo giudicare Dead Rising 2: Off The Records?
Escludendo i fan della serie e i fan degli Zombie game che sicuramente avranno già acquistato o preso in considerazione questo gioco, tutti gli altri utenti dovrebbero valutare i pro e i contro di questo progetto della Capcom prima di comprarlo. Le migliorie fatte all’originale Dead Rising 2, seppur notevoli, potevano essere tranquillamente aggiunte sotto forma di patch al titolo originale.
Il ritorno di Frank West poteva essere sfruttato meglio in un ipotetico terzo capitolo in modo da evitare a tutti gli utenti che più saranno estasiati da questa cosa (che per molti ha già fatto consacrare Off The Records a seguito spirituale del primo Dead Rising) di avere un costante senso di “già visto” durante tutto il corso dell’avventura in singolo. La modalità Sandbox, vero fiore all’occhiello di questo prodotto, da sola non varrebbe l’acquisto del gioco e poteva essere tranquillamente aggiunta come espansione di Dead Rising 2.
Allora qual’è Il fattore che lo rende un acquisto obbligatorio anche per chi non ha mai giocato a Dead Rising o per quelli che non hanno apprezzato il secondo capitolo a causa del cambio di protagonista? Il prezzo budget a cui viene proposto.
Capcom propone abilmente il gioco a 39,99€ sul suolo europeo (quindi fate attenzione alle varie catene di negozi che furbamente lo vendono a prezzo maggiore) e per questa cifra il gioco vale ogni centesimo speso in quanto si rivela un titolo solido e divertente, discretamente impegnativo e capace di intrattenere il giocatore per molto tempo.
Dargli un voto è praticamente impossibile e giudicarlo ulteriormente anche. Dead Rising 2: Off The Records va preso per quello che è: un ottimo titolo ad un ottimo prezzo.