Vi ricordate il finale di Zombie 2, il magnifico film di Lucio Fulci? Gli Zombie in marcia sul ponte di Brooklyn. Che fine hanno fatto? La risposta la trovate in questo Speciale dedicato alla città che non dorme mai, New York City. Dopo il salto...
Immagina di essere a New York e di scoprire che la città è completamente invasa dagli Zombie. Evidentemente dal 1978 ad oggi l’orda di morti viventi in marcia sul ponte di Brooklyn, e mostrata nel magnifico Zombi 2 di Lucio Fulci, a mozzichi e bocconi, si è fatta strada.
E’ da poco passato Halloween che qui in Italia - si sa - è più sacro del Natale. Ma quest’anno qualcosa di diverso era nell’aria. Nei negozi di costumi, la Zombie Mania è esplosa rubando la scena delle vetrine ai vari Ghostface e Freddie Krueger. Fantasmi e Streghe, nei negozi, sono stati relegati in posizione subalterna. Lo slogan che l’ha fatta da padrone per tutto il mese di ottobre per pubblicizzare costumi, maschere, pezzi di corpi decomposti e gli immancabili trucchi è: LOOKING DEAD. FEELING GOOD.
E’ stata lanciata anche una linea di Zombie Babies, tenerissimi bambolotti. Il tuo preferito si mangia un piede, mentre un altro - con la gola squarciata - si gusta un cervello umano fresco di giornata. Lasceresti mai il tuo pargolo senza un Ciccio Zombie?
Il segno dei tempi ti è dato da alcune bande di studenti universitari che la fatidica sera del 31 ottobre, con un maquillage che ne evidenzia la fase avanzata di decomposizione, si spiaccicano rumorosamente contro le vetrine dei negozi, grattando i vetri e chiedendo ai negozianti ed ai passanti “Mozzichino o Soldino?” C’è la crisi e il famoso “Dolcetto o Scherzetto” è un retaggio dei tempi delle vacche grasse.
Per non sembrare monomaniaco decidi di fare un salto a Times Square. Prendi la metro e sul vagone su cui sali un manifesto pubblicitario ti invita a scegliere tra una cigolante sexy Fembot ed una Zombettina very glamour.
Finalmente scendi dal vagone, risali in superficie e vieni accecato dalle mille insegne luminose di Times Square. Appena riesci a mettere a fuoco, ti accorgi che l’insegna più grande pubblicizza la seconda serie di TWD.
Risali in metro e per sfida ti dirigi verso Wall Street. Lì – pensi - saranno troppo incasinati di questi tempi per pensare agli Zombie. All’ingresso della zona finanziaria trovi accampati gli Indignados di Occupy Wall Street e, indovina come si presentano alle loro manifestazioni?
Video degli Indignados di Occupy Wall Street
E’ sera e decidi di fare un giro all’East Village. Entrando in un negozietto di abbigliamento vintage, ti accorgi che qui i manichini li hanno sostituiti con degli Zombie. Uno (anzi, una) di questi è addirittura semovente e fa la sua porca figura con tanto di liquido nero che le cola dalla bocca.
C’è ancora un po’ di tempo per un salto in libreria. Vai da Barnes and Nobles e noti che al tuo argomento preferito hanno dedicato un intero espositore in bella vista. Non ti soffermi su ciò che conosci perché tradotto in italiano (Max Brooks, David Wellington, ecc…). L’occhio viene invece catturato da due titoli:
- Everything you ever wanted to know about zombies di Matt Mock, “il libro per te se - come dice Max Brooks nella prefazione - non sai niente di Zombie e vuoi imparare”.
- Zombie in love scritto da Kelly DiPucchio e illustrato da Scott Campbell è un fantastico libro illustrato per bambini, che racconta le peripezie di Mortimer, Zombie che soffre di solitudine alla ricerca dell’anima gemella.
Torni in strada e ti domandi come mai a Manhattan l’asfalto sia così dissestato. Pensi al recente terremoto, al tifone Irene, o al fatto che qui tutto ciò che è pubblico è poco curato. Poi elabori una tua teoria, l’amministrazione ha deciso di lanciare attraverso buche, dossi e asfalto sconnesso quello che sarà l’ultimo grido in fatto di Urban Style of Life: “Walk like a Zombie!”
Volete vedere altre manifestazioni della Zombie-mania in giro per il mondo? Andate al nostro speciale dello scorso anno Zombie londinesi!!
Immagina di essere a New York e di scoprire che la città è completamente invasa dagli Zombie. Evidentemente dal 1978 ad oggi l’orda di morti viventi in marcia sul ponte di Brooklyn, e mostrata nel magnifico Zombi 2 di Lucio Fulci, a mozzichi e bocconi, si è fatta strada.
E’ da poco passato Halloween che qui in Italia - si sa - è più sacro del Natale. Ma quest’anno qualcosa di diverso era nell’aria. Nei negozi di costumi, la Zombie Mania è esplosa rubando la scena delle vetrine ai vari Ghostface e Freddie Krueger. Fantasmi e Streghe, nei negozi, sono stati relegati in posizione subalterna. Lo slogan che l’ha fatta da padrone per tutto il mese di ottobre per pubblicizzare costumi, maschere, pezzi di corpi decomposti e gli immancabili trucchi è: LOOKING DEAD. FEELING GOOD.
E’ stata lanciata anche una linea di Zombie Babies, tenerissimi bambolotti. Il tuo preferito si mangia un piede, mentre un altro - con la gola squarciata - si gusta un cervello umano fresco di giornata. Lasceresti mai il tuo pargolo senza un Ciccio Zombie?
Il segno dei tempi ti è dato da alcune bande di studenti universitari che la fatidica sera del 31 ottobre, con un maquillage che ne evidenzia la fase avanzata di decomposizione, si spiaccicano rumorosamente contro le vetrine dei negozi, grattando i vetri e chiedendo ai negozianti ed ai passanti “Mozzichino o Soldino?” C’è la crisi e il famoso “Dolcetto o Scherzetto” è un retaggio dei tempi delle vacche grasse.
Per non sembrare monomaniaco decidi di fare un salto a Times Square. Prendi la metro e sul vagone su cui sali un manifesto pubblicitario ti invita a scegliere tra una cigolante sexy Fembot ed una Zombettina very glamour.
Finalmente scendi dal vagone, risali in superficie e vieni accecato dalle mille insegne luminose di Times Square. Appena riesci a mettere a fuoco, ti accorgi che l’insegna più grande pubblicizza la seconda serie di TWD.
Risali in metro e per sfida ti dirigi verso Wall Street. Lì – pensi - saranno troppo incasinati di questi tempi per pensare agli Zombie. All’ingresso della zona finanziaria trovi accampati gli Indignados di Occupy Wall Street e, indovina come si presentano alle loro manifestazioni?
Video degli Indignados di Occupy Wall Street
E’ sera e decidi di fare un giro all’East Village. Entrando in un negozietto di abbigliamento vintage, ti accorgi che qui i manichini li hanno sostituiti con degli Zombie. Uno (anzi, una) di questi è addirittura semovente e fa la sua porca figura con tanto di liquido nero che le cola dalla bocca.
C’è ancora un po’ di tempo per un salto in libreria. Vai da Barnes and Nobles e noti che al tuo argomento preferito hanno dedicato un intero espositore in bella vista. Non ti soffermi su ciò che conosci perché tradotto in italiano (Max Brooks, David Wellington, ecc…). L’occhio viene invece catturato da due titoli:
- Everything you ever wanted to know about zombies di Matt Mock, “il libro per te se - come dice Max Brooks nella prefazione - non sai niente di Zombie e vuoi imparare”.
- Zombie in love scritto da Kelly DiPucchio e illustrato da Scott Campbell è un fantastico libro illustrato per bambini, che racconta le peripezie di Mortimer, Zombie che soffre di solitudine alla ricerca dell’anima gemella.
Torni in strada e ti domandi come mai a Manhattan l’asfalto sia così dissestato. Pensi al recente terremoto, al tifone Irene, o al fatto che qui tutto ciò che è pubblico è poco curato. Poi elabori una tua teoria, l’amministrazione ha deciso di lanciare attraverso buche, dossi e asfalto sconnesso quello che sarà l’ultimo grido in fatto di Urban Style of Life: “Walk like a Zombie!”
Volete vedere altre manifestazioni della Zombie-mania in giro per il mondo? Andate al nostro speciale dello scorso anno Zombie londinesi!!