Torniamo a parlare con voi di un argomento che ultimamente sta facendo dibattere molto i fan di The Walking Dead di tutto il mondo, ovvero la direzione presa dalla seconda stagione.
In questo articolo troverete il mio personale punto di vista a riguardo e vi spiegherò il motivo per cui ho deciso di parlarne adesso, ovvero dopo il settimo episodio della seconda stagione, inoltre vi dirò come mai non mi sento di accusare la serie di eccessivi "punti morti", ne tantomeno di un calo di qualità.
Vi invito quindi a proseguire dopo il salto per discuterne tutti assieme (quindi sbizzarritevi nella bacheca dei commenti).
The Walking Dead ha avuto una genesi decisamente particolare.
Un brand vincente (specialmente in un periodo dove gli Zombie vanno particolarmente di moda), una prima stagione confinata a soli 6 episodi e con un budget stratosferico in modo da non dover lesinare sugli effetti speciali, continui cambi di regia e di sceneggiatori, una seconda stagione confermata (e parzialmente scritta) prima ancora della première dell'episodio pilota, un taglio "mostruoso" del budget per le riprese della seconda stagione...insomma una serie decisamente complicata dal punto di vista gestionale.
Questo ha comportato che nei primi sei episodi della serie fosse messa moltissima carne al fuoco, in modo tale da far appassionare anche quei telespettatori che poco tollerano gli horror o comunque gli Zombie Movie. Mischiando sapientemente Zombie degni delle migliori produzioni Hollywoodiane, una trama granitica (seppur modificata rispetto a quella del fumetto) e continui colpi di scena, la serie ha centrato pienamente il bersaglio.
Dopo una prima stagione così particolare, con una conclusione decisamente sotto la media rispetto al classico "Season Finale" Americano e che non da' praticamente nessuna risposta alle varie situazioni aperte durante i diversi episodi, cosa dovevamo aspettarci dalla seconda stagione?
Prima di parlarne vi chiedo di prendere in considerazione i seguenti punti:
La durata di una stagione di un qualsiasi telefilm americano e come in media viene strutturata la prima di esse.
Gli sceneggiatori di The Walking Dead, nei primi sette episodi della seconda stagione, approfittano di un momento di "calma apparente" nella fuga per la sopravvivenza per iniziare a delineare le varie personalità dei personaggi, mostrandone pregi e difetti. Fattore quasi del tutto ignorato nella prima stagione.
Questa scelta, che ha molti fan ha fatto storcere il naso, si può definire vincente per due aspetti ben precisi.
Innanzitutto ha permesso, proprio a causa di un budget ridotto a 650 mila dollari ad episodio, di lasciare "spettacolarità" agli Zombie. Riducendo le apparizioni degli erranti per dare spazio alla caratterizzazione dei personaggi, gli Zombie di questa seconda stagione non sono quasi mai inferiori a quelli che abbiamo visto nei primi sei episodi della serie. Inoltre esplorando i drammi personali dei personaggi, gli sceneggiatori hanno mantenuto alto l'interesse anche di quei telespettatori di cui parlavo prima...si proprio quelli a cui degli Zombie interessa ben poco.
Tenuta in considerazione l'introduzione e i due punti qui sopra arriviamo al punto della situazione su questa seconda stagione:
Considerando che una stagione di un telefilm dura in media 12/13 episodi (in alcuni casi più unici che rari si arriva a 22/23) e che di solito la prima stagione si occupa proprio di definire i personaggi che ci accompagneranno lungo le varie puntate (fra un Pilot ed un Finale ricchi di emozioni e di colpi di scena) vorrei che, adesso che siamo arrivati alla fine del tredicesimo episodio di The Walking Dead, guardaste tutte le puntate uscite finora come un unica stagione. Provateci e vi renderete conto che segue esattamente gli "standard".
Dopo un inizio emozionante e pieno di colpi di scena si passa ad un periodo più calmo dove i vari personaggi vengono disegnati e caratterizzati per quello che sono per finire con un colpo di scena che oltre a concludere un ciclo narrativo lascia lo spettatore spiazzato e bramoso di sapere come proseguirà la storia (cosa che con il sesto episodio non succedeva ma che con il tredicesimo succede perfettamente).
Adesso non voglio stare qui ad ipotizzare chissà quali teorie ma se provate a guardare con questa continuità le 13 puntate trasmesse finora vi renderete conto che di punti deboli o di episodi "floppi" ce ne sono ben pochi (a mio parere giusto La Rosa Cherokee dove non succede assolutamente nulla e TS-19 in quanto non riesco proprio a definirlo un finale di stagione) e che le ultime due puntate chiudono immancabilmente diversi cerchi narrativi che ci hanno accompagnati lungo la serie.
Cosa aspettarsi dalle ultime puntate di questa seconda stagione in programma da Febbraio?
Bè si possono solo ipotizzare le varie strade che la trama prenderà da adesso in poi ma presumo che ci sarà sicuramente un cambio di location in vista della terza stagione e qualche defezione e/o aggiunta nel gruppo dei sopravvissuti. Chi ha già letto il fumetto può tirare ad indovinare con maggior facilità poiché alcuni dettagli chiave non sono stati stravolti più di tanto ma sicuramente i drammi personali e le puntate di transizione continueranno ad essere presenti proprio per accontentare tutti i telespettatori e permettere a The Walking Dead di proseguire ancora per un po' di tempo.
Direi che è un prezzo accettabile per continuare a godere di questo meraviglioso Zombie Serial.
In questo articolo troverete il mio personale punto di vista a riguardo e vi spiegherò il motivo per cui ho deciso di parlarne adesso, ovvero dopo il settimo episodio della seconda stagione, inoltre vi dirò come mai non mi sento di accusare la serie di eccessivi "punti morti", ne tantomeno di un calo di qualità.
Vi invito quindi a proseguire dopo il salto per discuterne tutti assieme (quindi sbizzarritevi nella bacheca dei commenti).
The Walking Dead ha avuto una genesi decisamente particolare.
Un brand vincente (specialmente in un periodo dove gli Zombie vanno particolarmente di moda), una prima stagione confinata a soli 6 episodi e con un budget stratosferico in modo da non dover lesinare sugli effetti speciali, continui cambi di regia e di sceneggiatori, una seconda stagione confermata (e parzialmente scritta) prima ancora della première dell'episodio pilota, un taglio "mostruoso" del budget per le riprese della seconda stagione...insomma una serie decisamente complicata dal punto di vista gestionale.
Questo ha comportato che nei primi sei episodi della serie fosse messa moltissima carne al fuoco, in modo tale da far appassionare anche quei telespettatori che poco tollerano gli horror o comunque gli Zombie Movie. Mischiando sapientemente Zombie degni delle migliori produzioni Hollywoodiane, una trama granitica (seppur modificata rispetto a quella del fumetto) e continui colpi di scena, la serie ha centrato pienamente il bersaglio.
Dopo una prima stagione così particolare, con una conclusione decisamente sotto la media rispetto al classico "Season Finale" Americano e che non da' praticamente nessuna risposta alle varie situazioni aperte durante i diversi episodi, cosa dovevamo aspettarci dalla seconda stagione?
Prima di parlarne vi chiedo di prendere in considerazione i seguenti punti:
La durata di una stagione di un qualsiasi telefilm americano e come in media viene strutturata la prima di esse.
Gli sceneggiatori di The Walking Dead, nei primi sette episodi della seconda stagione, approfittano di un momento di "calma apparente" nella fuga per la sopravvivenza per iniziare a delineare le varie personalità dei personaggi, mostrandone pregi e difetti. Fattore quasi del tutto ignorato nella prima stagione.
Questa scelta, che ha molti fan ha fatto storcere il naso, si può definire vincente per due aspetti ben precisi.
Innanzitutto ha permesso, proprio a causa di un budget ridotto a 650 mila dollari ad episodio, di lasciare "spettacolarità" agli Zombie. Riducendo le apparizioni degli erranti per dare spazio alla caratterizzazione dei personaggi, gli Zombie di questa seconda stagione non sono quasi mai inferiori a quelli che abbiamo visto nei primi sei episodi della serie. Inoltre esplorando i drammi personali dei personaggi, gli sceneggiatori hanno mantenuto alto l'interesse anche di quei telespettatori di cui parlavo prima...si proprio quelli a cui degli Zombie interessa ben poco.
Tenuta in considerazione l'introduzione e i due punti qui sopra arriviamo al punto della situazione su questa seconda stagione:
Considerando che una stagione di un telefilm dura in media 12/13 episodi (in alcuni casi più unici che rari si arriva a 22/23) e che di solito la prima stagione si occupa proprio di definire i personaggi che ci accompagneranno lungo le varie puntate (fra un Pilot ed un Finale ricchi di emozioni e di colpi di scena) vorrei che, adesso che siamo arrivati alla fine del tredicesimo episodio di The Walking Dead, guardaste tutte le puntate uscite finora come un unica stagione. Provateci e vi renderete conto che segue esattamente gli "standard".
Dopo un inizio emozionante e pieno di colpi di scena si passa ad un periodo più calmo dove i vari personaggi vengono disegnati e caratterizzati per quello che sono per finire con un colpo di scena che oltre a concludere un ciclo narrativo lascia lo spettatore spiazzato e bramoso di sapere come proseguirà la storia (cosa che con il sesto episodio non succedeva ma che con il tredicesimo succede perfettamente).
Adesso non voglio stare qui ad ipotizzare chissà quali teorie ma se provate a guardare con questa continuità le 13 puntate trasmesse finora vi renderete conto che di punti deboli o di episodi "floppi" ce ne sono ben pochi (a mio parere giusto La Rosa Cherokee dove non succede assolutamente nulla e TS-19 in quanto non riesco proprio a definirlo un finale di stagione) e che le ultime due puntate chiudono immancabilmente diversi cerchi narrativi che ci hanno accompagnati lungo la serie.
Cosa aspettarsi dalle ultime puntate di questa seconda stagione in programma da Febbraio?
Bè si possono solo ipotizzare le varie strade che la trama prenderà da adesso in poi ma presumo che ci sarà sicuramente un cambio di location in vista della terza stagione e qualche defezione e/o aggiunta nel gruppo dei sopravvissuti. Chi ha già letto il fumetto può tirare ad indovinare con maggior facilità poiché alcuni dettagli chiave non sono stati stravolti più di tanto ma sicuramente i drammi personali e le puntate di transizione continueranno ad essere presenti proprio per accontentare tutti i telespettatori e permettere a The Walking Dead di proseguire ancora per un po' di tempo.
Direi che è un prezzo accettabile per continuare a godere di questo meraviglioso Zombie Serial.