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16 gennaio 2012

Recensione: Bong Of The Dead

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Di quanti film potete dire è una cazzata ed è un capolavoro al tempo stesso? Ok, sto esagerando, lo so, ma cercavo un incipit iperbolico e questo mi sembrava potesse andare.

Quello che ci propone Thomas Newman, sceneggiatore, produttore, regista e mi chiedo perché non attore a questo punto, è un film che non ha la minima pretesa di venir preso sul serio. Ma chi ha detto che questo dev'essere per forza un difetto?

Per la recensione di Bong Of The Dead, seguiteci dopo il salto...

Recensione: Bong Of The Dead
La locandina di Bong Of The Dead

In sostanza Bong Of The Dead è un film indipendente, trash e idiota all'ennesima potenza. E mica per caso. Effetti speciali volutamente ridicoli e scene splatter da osteria, caratterizzazione dei personaggi pressochè nulla, dialoghi pigri, effetti sonori da cartoon anni '60 e una trama praticamente inesistente, descrivibile in due righe: il paese è invaso dagli Zombie e due amici hanno scoperto che concimare l'erba coi cervelli putrefatti di quelli la rende una "killer weed", così quando finiscono le piantine di ganja si dirigono verso la zona off-limits decisi a catturare qualche non-morto per la prossima semina...

Il risultato è un film demenziale che non brilla per originalità e al massimo strappa qualche sorriso senza esagerare, ma si sa che è più facile far piangere che far ridere. Infatti credo si sia divertito di più il buon Thomas a girarlo che il suo pubblico a vederlo, e spero per lui (ma ne sono abbastanza sicuro) che non gli interessi molto il giudizio della critica e dei feticisti del genere.


Il trailer di Bong Of The Dead

Personalmente mi hanno divertito alcune citazioni, dal modo poco ortodosso di coltivare l'erba ("Due Sballati Al College"), allo Zombie coi bubboni sbrodoloni seduto a tavola per cena (Braindead), passando per la nascita dello Zom-bebè (L'Alba Dei Morti Viventi del 2004 di Zack Sneider e Braindead di nuovo!) e l'uccisione "dita negli occhi" ( alla 28 Giorni Dopo) fino ad arrivare allo Zombie in catene utile agli umani (Fido e L'Alba Dei Morti Dementi) o al Nazi-Zombie parlante (Dead Snow), ma chissà quante me ne sono sfuggite.

Quello che mi sembra ovvio è che, se siete tra i puristi del genere e vi aspettate un film impegnato, con il giusto mix di azione, horror e critica sociale, bhè, siete più fuori strada di una vongola in montagna. Se invece vi aspettate un cult demenziale, con battute esilaranti e politically incorrect, bhè, mi spiace ma siete fuori strada anche voi. Più che demenziale Bong Of The Dead, sembra in bilico tra assurdo e nonsense, senza decidere di preciso (e volutamente) da che parte stare.

Recensione: Bong Of The Dead
Un Bong di troppo e sei Dead

Una produzione low-budget che alterna momenti più o meno creativi ed apprezzabili ad altri un po' più inflazionati, anche se, alla fine, Thomas con 5'000 dollari (e credo un bel po' d'erba) ha confezionato un prodotto meno stupido di quello che vuole far sembrare, e mi ha fatto passare un'oretta senza problemi; qualcosa dentro di me mi dice che chi lo stronca senza pietà sbaglia, ma fate vobis!

Scheda del film:

Titolo originale: Bong Of The Dead
Paese: Canada
Anno: 2011
Regia: Thomas Newman
Produttore: Thomas Newman
Sceneggiatura: Thomas Newman
Cast principale: Simone Bailly, Mark Wynn e Jy Harris
Durata: 98 minuti

Voto: 6/10

Classificazione Zombie:
Tipologia: non-morti
Intelligenza: stupidi (minus habens)
Andatura: lenta

SpleenLady

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Richard_Targaryen

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DarkSchneider

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Zombie Hunter

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Grimwolf

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jackson1966

name[jackson1966] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMtj7u0pmrH2NF8PeNoAhfXCynPciLFsVy8_Xm6m0CI8zY4vHOXEy6SDSaV4D0Wxr-oqGb5DPNCv2-P_YQRYKx0VNX9mzwv2lyQWND5SZWaRFv22wG_OgzZ5APptafmmHoCzuzp201B_o/s1600/zombiekb_the-walking-dead-season-4-norman-reedus.jpg] description[E' una vecchietta nata a Milano nel 1966 che ha studiato medicina e ama, da praticamente quando ha avuto la capacità di pensare e comprendere il mondo esterno, il mondo horror ed in particolare gli Zombie. Cresciuta nel mito di Romero ascoltando i ragazzi più grandi di lei che parlavano con orrore e soggezione della “Notte dei morti viventi”.]

Alessia Gasparella

name[Alessia Gasparella] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga4q94pFjepkWZdKSCP7H_8uGELs3M2bYllDuaD0oUpEyY2Cn3flGvqOAewllLI8n1MxKiY5YmeJcEqJ3maY8juoOqgUroGOrz0kicQzm_BAgLPWkWZpTSSBRFvrv9L_5WGc_xfKooCcJg/s151/bbd.jpg] description[Ha iniziato a collaborare con Zombie KB per continuare a nutrire il suo smisurato amore per i cari, vecchi, morti viventi e diffondere il verbo a più persone possibili. La sua missione principale è quella di far conoscere i film Zombie che più ha amato, raccolti nella rubrica Zombie D'Essai, e convincere il mondo che sono delle perle! Oltre ai lungometraggi, ama parlare dei corti che spesso hanno bisogno di una mano per essere diffusi.]

ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYY9T4xMZe98rBdNfusZhjs3gw-TNMSQAHJoecFXJwrZZX7shHcbECfVXr7MeaSRkLlisIZBey_mgK2Tx2LXo3LzWs19se9fQ_PLOWCsbXBOoUBm2HqkF1cEFFoEpVPVavtVblz-Ip7KU/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]