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26 gennaio 2012

Recensione: Devil's Playground

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Cosa succede quando il senso della misura, tipicamente british, sposa un film di Zombie? Succede quello che succede in Devil's Playground, produzione made in UK del 2010 caratterizzata da una certa aurea mediocritas: si sta esattamente a metà tra l'ottimo e il pessimo lavoro.
La recensione dopo il salto.

Recensione: Devil's Playground
Devil's Playground, la locandina

Partendo da un budget più che contenuto, la matricola alla regia Mark McQueen ha confezionato un prodotto che richiama il connazionale 28 giorni dopo, oltre i vari Resident Evil.
Scelta coraggiosa, ma forse non così saggia, perché non è mai facile confrontarsi con i veterani. E infatti Devil's Playground non brilla certo per inventiva o finezza, ma considerando il fatto che si tratta di un'opera prima non si può neanche parlare di "epic fail".

Devil's Playground, uno dei trailer. Feeling stressed?

In Devil's Playground vediamo una Londra scossa dalla piaga Zombie, tutta colpa di una mega casa farmaceutica che sperimenta su 30'000 volontari un nuovo ricostituente, indovinate quale sarà il risultato... di questi 30'000 solo una ragazza non manifesta gli effetti collaterali, e dato che i suoi anticorpi potrebbero essere il segreto per la cura, un gruppo di survivor (tra cui il suo ex e l'addetto alla security della casa farmaceutica) capisce di dover salvare lei per salvare anche il proprio futuro. Se la speranza è l'ultima a morire, con umani ed ex tali bisognerà combattere all'ultimo sangue per vedere il domani.

Recensione: Devil's Playground
Un polizzombie da Devil's Playground

Se già la trama non aggiunge né toglie niente di nuovo al genere, anche la caratterizzazione dei personaggi (tra cui l'inglesissimo Danny Dyer, che avrete già visto forse in Human Traffic e The Football Factory), gli scenari, i dialoghi, il trucco e gli effetti speciali in generale non si fanno notare per originalità e stile. Ok, ci può stare un minimo di critica nell'attribuire la responsabilità dell'infezione alla multinazionale che voleva creare una sorta di energy drink miracoloso. E grazie ai sopravvissuti in fuga fanno capolino valori come amicizia, amore, lealtà e pure i loro contrari, ma tutto rimane un po', come dire, nella media. Senza infamia e senza lode.

Recensione: Devil's Playground
Infetto, afflitto e trafitto

Lo stesso discorso vale per il fattore gore, né gli Zombie in sé né le killing-scene sono memorabili, gli infetti non sono proprio curatissimi nei dettagli (però sono super agili, fanno certi salti, che sia a causa del farmaco energy?!) ma tutto sommato il film non ne risente più di tanto. Non vi dico niente del finale, anche qui idem con patate.
Concludendo, non lo consiglierei a chi volesse avvicinarsi per la prima volta a uno Zombie-movie, ma considerando tutte le boiate recenti, molte delle quali prodotte con budget da molti più zeri di quello di Devil's Playground, ad un fan del genere non lo sconsiglierei affatto.
Di certo abbiamo tutti visto di meglio, ma sono ancora più certo che abbiamo visto tutti di peggio.

Scheda del film:

Titolo originale: Devil's Playground
Paese: Inghilterra
Anno: 2010
Regia: Mark McQueen
Produttore: Intandem, Black Blue, HMR Films
Sceneggiatura: Bart Ruspoli
Cast principale: Danny Dyer, Jaime Murray, MyAnna Buring,
     Craig Fairbrass
Durata: 90 minuti

Voto: 6/10

Classificazione Zombie:
Tipologia: infetti
Intelligenza: elementare
Andatura: veloce

SpleenLady

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Richard_Targaryen

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DarkSchneider

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Zombie Hunter

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Grimwolf

name[Grimwolf] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQSoZ5MylXoz4BluNYy31S_9ngmayueyWLkuHus2-tvaj70TKNGs288M1swolwMavrzzcbMKYeWvj3zQwGzareJipdyqjnAKg_birxyCQXOu4u9KLAAQq6tsp2EdrTbmnO-l5m06540f6Z/s113/tumblr_lwz9qvASf21r1tij7o1_500.jpg] description[Arruolato nelle file di ZKB, è solito rimanere nella sua isolata tana, da cui si connette famelicamente alla rete alla ricerca di informazioni sulla prossima infezione Zombi. Tra un ululato e l'altro adora perdersi nei videogiochi, nel mondo militare e nella consapevolezza che solo nella morte si cela la conoscenza finale. Nel mentre, come da ordini, falcia le orde non-morte a suon di morsi, news e mitragliatrici pesanti.]

jackson1966

name[jackson1966] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMtj7u0pmrH2NF8PeNoAhfXCynPciLFsVy8_Xm6m0CI8zY4vHOXEy6SDSaV4D0Wxr-oqGb5DPNCv2-P_YQRYKx0VNX9mzwv2lyQWND5SZWaRFv22wG_OgzZ5APptafmmHoCzuzp201B_o/s1600/zombiekb_the-walking-dead-season-4-norman-reedus.jpg] description[E' una vecchietta nata a Milano nel 1966 che ha studiato medicina e ama, da praticamente quando ha avuto la capacità di pensare e comprendere il mondo esterno, il mondo horror ed in particolare gli Zombie. Cresciuta nel mito di Romero ascoltando i ragazzi più grandi di lei che parlavano con orrore e soggezione della “Notte dei morti viventi”.]

Alessia Gasparella

name[Alessia Gasparella] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga4q94pFjepkWZdKSCP7H_8uGELs3M2bYllDuaD0oUpEyY2Cn3flGvqOAewllLI8n1MxKiY5YmeJcEqJ3maY8juoOqgUroGOrz0kicQzm_BAgLPWkWZpTSSBRFvrv9L_5WGc_xfKooCcJg/s151/bbd.jpg] description[Ha iniziato a collaborare con Zombie KB per continuare a nutrire il suo smisurato amore per i cari, vecchi, morti viventi e diffondere il verbo a più persone possibili. La sua missione principale è quella di far conoscere i film Zombie che più ha amato, raccolti nella rubrica Zombie D'Essai, e convincere il mondo che sono delle perle! Oltre ai lungometraggi, ama parlare dei corti che spesso hanno bisogno di una mano per essere diffusi.]

ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYY9T4xMZe98rBdNfusZhjs3gw-TNMSQAHJoecFXJwrZZX7shHcbECfVXr7MeaSRkLlisIZBey_mgK2Tx2LXo3LzWs19se9fQ_PLOWCsbXBOoUBm2HqkF1cEFFoEpVPVavtVblz-Ip7KU/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]