Anche quest'anno potrete dormire sonni tranquilli, sempre ammesso che abbiate seguito i consigli dell'unico concorso ideato per rendere più sicuri i vostri caldi lettini! Ovviamente sto parlando dello Zombie Safe House Competition, che anche quest'anno ha decretato il suo verdetto. Seguiteci dopo il salto per scoprire i progetti di quest'anno!
Il concorso nato nel 2010 (qui potrete rinfrescarvi la memoria con il vincitore della passata edizione) grazie al successo riscosso è tornato anche quest'anno. Per i più pigri ricordiamo che Zombie Safe House Competition è un concorso totalmente gratuito (che tra gli altri vede anche Max Brooks tra i giurati) dove ognuno può presentare il proprio progetto per il rifugio perfetto. Poche semplici linee guida, nessun limite di denaro e tanta fantasia. Più semplice di così...
Anche questa volta molti dei progetti presentati erano di alto livello ma questa edizione si è distinta anche per la presenza di numerosi progetti che, parere personale di chi scrive, sono sembrati esssere più degli esercizi di stile che dei rifugi ragionati. Molto belli esteticamente ed anche molto ben presentati ma... gli Zombie? Ad ogni modo Lo Zombie Safe House Competition di quest'anno si è concluso all'insegna della semplicità, premiando un progetto brillante che di estetico ha poco o nulla. Che sia un messaggio per dimostrare che il concorso non è riservato solo ad architetti e studi di design ma a chiunque abbia un po di fantasia?
Ma ho parlato anche troppo, veniamo allora al vincitore!
L'idea geniale che l'ha fatta in barba a progetti da milioni di dollari (ipotetici, si intende!) è in pratica uno zainetto che con poche semplici mosse è in grado di trasformarsi in un rifugio d'emergenza, una sorta di camping Zombie. Pensato inizialmente come sistema d'emergenza nei primi momenti dello Zombie Outbreak, questo progetto può rivelarsi molto utile anche in seguito, durante eventuali spostamenti o spedizioni. Non mi dilungherò nelle spiegazioni in quanto ho pensato che avreste gradito una traduzione delle foto del progetto originale. Non vi staremo viziando troppo?
Di seguito invece un approfondimento con le caratteristiche tecniche, sempre tradotto in lingua nostrana.
Progetto senz'altro originale, ma anche tra gli altri partecipanti se ne sono viste delle belle. Vediamone dunque alcuni!
Chi è che ha detto che la Tour Eiffel è solo un mucchio di ferro? Bhè, gli autori di questo progetto devono averla pensata come lui! Ed allora perchè non riciclarla in qualcosa di utile? Lo stesso destino è stato subito dalla Statua della libertà, l'acropoli ateniese ed altri monumenti internazionali. Speriamo solo che agli Zombie non interessi l'arte...
E tanto per (non) restare con i piedi per terra, ecco "The Ambulator", una sorta di tripode col quale andare in giro con la propria casetta. E per di più non è l'unico progetto sulla stessa falsa riga ad essere stato presentato quest'anno! Secondo recenti accordi sindacali pare che gli Zombie avranno il buon gusto di aspettare che la tecnologia ci permetta di realizzarlo.
Vediamo invece un progetto di certo non privo di ironia. State schiacciando un pisolino convinti di aver trovato una bella radura sicura. Ma non importa quanto pensavate fosse impossibile, cosa accadrebbe se il vostro accampamento di roulotte venisse preso d'assalto da un'orda di Zombie? Nella foto seguente la brillante soluzione.
Veniamo ora a qualcosa di meno faceto. Un progetto che mi ha particolarmente colpito è Gantry Stronghold e consiste in una sorta di rivisitazione moderna di un castello in chiave... portuale! In pratica utilizzando solo una gru e dei container (nessuno verrà più a chiederli indietro, vi pare?) gli autori hanno creato un'invalicabile perimetro di sicurezza all'interno del quale una cittadella sopraelevata ha trovato rifugio. Unica via d'accesso: il mare. Un ottimo esempio dell'arte dell'arrangiarsi!
Infine due progetti meritano di essere menzionati non tanto per il progetto in se, quanto per la presentazione. Il primo è Safetynet City, dove al posto di utilizzare le classiche foto che avete visto finora, gli autori hanno ben pensato di scrivere un fumetto di otto pagine per presentare il loro rifugio.
Il secondo è invece Z-rated, dove gli autori sono andati davvero oltre ogni immaginazione presentando il loro progetto sotto forma di giornale gratuito, con tanto di articoli sportivi e d'attualità, naturalmente a tema Zombie, nonchè di immancabili annunci publicitari, fra cui alcuni della IEAK, nota azienda produttrice di rifugi componibili. Decisamente imperdibile.
E questo è quanto per quanto riguarda lo Zombie Safe House 2011, in attesa della terza edizione cominciate a spremervi le meningi, Zombie Knowledge Base potrebbe a breve avere bisogno di voi!
[fonte: Zombie Safe House Competition]
Il concorso nato nel 2010 (qui potrete rinfrescarvi la memoria con il vincitore della passata edizione) grazie al successo riscosso è tornato anche quest'anno. Per i più pigri ricordiamo che Zombie Safe House Competition è un concorso totalmente gratuito (che tra gli altri vede anche Max Brooks tra i giurati) dove ognuno può presentare il proprio progetto per il rifugio perfetto. Poche semplici linee guida, nessun limite di denaro e tanta fantasia. Più semplice di così...
Anche questa volta molti dei progetti presentati erano di alto livello ma questa edizione si è distinta anche per la presenza di numerosi progetti che, parere personale di chi scrive, sono sembrati esssere più degli esercizi di stile che dei rifugi ragionati. Molto belli esteticamente ed anche molto ben presentati ma... gli Zombie? Ad ogni modo Lo Zombie Safe House Competition di quest'anno si è concluso all'insegna della semplicità, premiando un progetto brillante che di estetico ha poco o nulla. Che sia un messaggio per dimostrare che il concorso non è riservato solo ad architetti e studi di design ma a chiunque abbia un po di fantasia?
Ma ho parlato anche troppo, veniamo allora al vincitore!
L'idea geniale che l'ha fatta in barba a progetti da milioni di dollari (ipotetici, si intende!) è in pratica uno zainetto che con poche semplici mosse è in grado di trasformarsi in un rifugio d'emergenza, una sorta di camping Zombie. Pensato inizialmente come sistema d'emergenza nei primi momenti dello Zombie Outbreak, questo progetto può rivelarsi molto utile anche in seguito, durante eventuali spostamenti o spedizioni. Non mi dilungherò nelle spiegazioni in quanto ho pensato che avreste gradito una traduzione delle foto del progetto originale. Non vi staremo viziando troppo?
Di seguito invece un approfondimento con le caratteristiche tecniche, sempre tradotto in lingua nostrana.
Progetto senz'altro originale, ma anche tra gli altri partecipanti se ne sono viste delle belle. Vediamone dunque alcuni!
Chi è che ha detto che la Tour Eiffel è solo un mucchio di ferro? Bhè, gli autori di questo progetto devono averla pensata come lui! Ed allora perchè non riciclarla in qualcosa di utile? Lo stesso destino è stato subito dalla Statua della libertà, l'acropoli ateniese ed altri monumenti internazionali. Speriamo solo che agli Zombie non interessi l'arte...
E tanto per (non) restare con i piedi per terra, ecco "The Ambulator", una sorta di tripode col quale andare in giro con la propria casetta. E per di più non è l'unico progetto sulla stessa falsa riga ad essere stato presentato quest'anno! Secondo recenti accordi sindacali pare che gli Zombie avranno il buon gusto di aspettare che la tecnologia ci permetta di realizzarlo.
Vediamo invece un progetto di certo non privo di ironia. State schiacciando un pisolino convinti di aver trovato una bella radura sicura. Ma non importa quanto pensavate fosse impossibile, cosa accadrebbe se il vostro accampamento di roulotte venisse preso d'assalto da un'orda di Zombie? Nella foto seguente la brillante soluzione.
Veniamo ora a qualcosa di meno faceto. Un progetto che mi ha particolarmente colpito è Gantry Stronghold e consiste in una sorta di rivisitazione moderna di un castello in chiave... portuale! In pratica utilizzando solo una gru e dei container (nessuno verrà più a chiederli indietro, vi pare?) gli autori hanno creato un'invalicabile perimetro di sicurezza all'interno del quale una cittadella sopraelevata ha trovato rifugio. Unica via d'accesso: il mare. Un ottimo esempio dell'arte dell'arrangiarsi!
Infine due progetti meritano di essere menzionati non tanto per il progetto in se, quanto per la presentazione. Il primo è Safetynet City, dove al posto di utilizzare le classiche foto che avete visto finora, gli autori hanno ben pensato di scrivere un fumetto di otto pagine per presentare il loro rifugio.
Il secondo è invece Z-rated, dove gli autori sono andati davvero oltre ogni immaginazione presentando il loro progetto sotto forma di giornale gratuito, con tanto di articoli sportivi e d'attualità, naturalmente a tema Zombie, nonchè di immancabili annunci publicitari, fra cui alcuni della IEAK, nota azienda produttrice di rifugi componibili. Decisamente imperdibile.
E questo è quanto per quanto riguarda lo Zombie Safe House 2011, in attesa della terza edizione cominciate a spremervi le meningi, Zombie Knowledge Base potrebbe a breve avere bisogno di voi!
[fonte: Zombie Safe House Competition]