Annunciatane l'uscita a metà Gennaio, torniamo a parlarvi del primo romanzo della serie The Walking Dead con la nostra recensione di L'ascesa del Governatore. Seguiteci dopo il salto e scoprirete se vale l'acquisto, grazie alle lotte per la sopravvivenza contro i non-morti, oppure se, come troppe volte ci ha abituati la serie tv, rischia di annoiare a causa dei tanti dialoghi guarniti solo con una lieve spruzzatina di Zombie.
Senza paure ammetto che il mio timore era proprio quello esposto poco sopra, non ho nulla contro la caratterizzazione dei personaggi e l'introspezione che aiuta a vivere meglio la storia, ma troppa stasi emotiva dal mio punto di vista è deleteria (non sono un uomo d'azione, ma quando viaggio con la fantasia la esigo!!).
Questo libro però mi ha fatto ben sperare sin dalla prima pagina, non resisto dal non segnalare qui di seguito l'incipit del romanzo:
Protagonisti principali di questo primo romanzo ambientato nel mondo di The Walking Dead sono i fratelli Blake (Philip, un duro con l'animo del leader, e Brian, un tipo debole e, se volgiamo, un po' sfigato che sopravvive all'ombra del fratello minore) e la piccola Penny, figlia di Philip. Assieme a questi conosciamo anche alcuni altri sopravvissuti e, per non svelare nulla che non sia già intuibile dal titolo del romanzo, ci limitiamo a dire che all'interno della disperata compagnia nascerà la figura, nota a chi segue il fumetto, del Governatore di Woodbury (non vi daremo alcun indizio/conferma sull'identità del Governatore, che rimane un mistero sin quasi alla fine) e che questo libro racconta l'odissea dello sparuto gruppo, attraverso lo stato della Georgia, in cerca di un centro di soccorso: prima tappa Atlanta!
Nel volume Zombie e azione non mancano, ma questo non significa che non venga analizzata la psiche dei protagonisti nè che i dialoghi siano ristretti all'osso; si può dire che se la serie tv (ma a volte anche il fumetto) avesse avuto questo mix probabilmente non si sarebbero letti commenti negativi!!
Sbudellamenti e orde smisurate, prodotto dell'essenza Zombie, si alternano alla violenza, o alla solidarietà, di cui gli uomini sanno essere capaci. Interessante notare come la narrazione scritta ci permetta di cogliere alcune caratteristiche degli Zombie di Kirkman che la letteratura disegnata non rendeva: questi non-morti sembrano possedere una reminiscenza di ciò che conoscevano in vita (capirete tutto meglio leggendo il romanzo).
Le uniche pecche, che però non compromettono la validità del libro, si trovano: nel comportamento a volte sconsiderato dei protagonisti (hanno capito da subito che gli "azzannatori" sono attirati dal rumore, ma in alcune circostanze, pur avendo con loro armi da taglio per il corpo a corpo, contro mostri isolati usano con disinvoltura pistole e fucili) o anche in alcuni momenti d'azione di stampo hollywoodiano che spesso vedono falciare legioni di non morti grazie a potenti veicoli (sarà a causa della lettura dell'ottimo Apocalisse Z, che ha sfatato questo mito, ma ora non riesco ad immaginare una macchina che, dopo un violento urto con un corpo, non subisca danni tali da poterne comprometterne il funzionamento).
Conclusione: un libro che non può mancare nella vostra collezione sia che siate fan della serie sia che non ne abbiate mai sentito parlare (nel qual caso scriveteci per raccontare la vostra avventura su un'isola deserta).
Senza paure ammetto che il mio timore era proprio quello esposto poco sopra, non ho nulla contro la caratterizzazione dei personaggi e l'introspezione che aiuta a vivere meglio la storia, ma troppa stasi emotiva dal mio punto di vista è deleteria (non sono un uomo d'azione, ma quando viaggio con la fantasia la esigo!!).
Questo libro però mi ha fatto ben sperare sin dalla prima pagina, non resisto dal non segnalare qui di seguito l'incipit del romanzo:
Rannicchiato nell'oscurità che sa di chiuso, col terrore a comprimergli il petto e il dolore a pulsare nelle ginocchia, Brian Blake pensa a una cosa: se solo possedesse un secondo paio di mani, potrebbe tapparsi le orecchie e tenere lontano il rumore di teste umane fatte a pezzi. Purtroppo, le sole mani che Brian possiede sono impegnate a coprire le piccole orecchie della bambina che gli sta accanto nell'armadio.Il solo leggere questo primo paragrafo mi ha catturato dandomi la speranza in una Zombie novel degna di questo nome... e la speranza non è stata disillusa!!
Protagonisti principali di questo primo romanzo ambientato nel mondo di The Walking Dead sono i fratelli Blake (Philip, un duro con l'animo del leader, e Brian, un tipo debole e, se volgiamo, un po' sfigato che sopravvive all'ombra del fratello minore) e la piccola Penny, figlia di Philip. Assieme a questi conosciamo anche alcuni altri sopravvissuti e, per non svelare nulla che non sia già intuibile dal titolo del romanzo, ci limitiamo a dire che all'interno della disperata compagnia nascerà la figura, nota a chi segue il fumetto, del Governatore di Woodbury (non vi daremo alcun indizio/conferma sull'identità del Governatore, che rimane un mistero sin quasi alla fine) e che questo libro racconta l'odissea dello sparuto gruppo, attraverso lo stato della Georgia, in cerca di un centro di soccorso: prima tappa Atlanta!
Nel volume Zombie e azione non mancano, ma questo non significa che non venga analizzata la psiche dei protagonisti nè che i dialoghi siano ristretti all'osso; si può dire che se la serie tv (ma a volte anche il fumetto) avesse avuto questo mix probabilmente non si sarebbero letti commenti negativi!!
Sbudellamenti e orde smisurate, prodotto dell'essenza Zombie, si alternano alla violenza, o alla solidarietà, di cui gli uomini sanno essere capaci. Interessante notare come la narrazione scritta ci permetta di cogliere alcune caratteristiche degli Zombie di Kirkman che la letteratura disegnata non rendeva: questi non-morti sembrano possedere una reminiscenza di ciò che conoscevano in vita (capirete tutto meglio leggendo il romanzo).
Le uniche pecche, che però non compromettono la validità del libro, si trovano: nel comportamento a volte sconsiderato dei protagonisti (hanno capito da subito che gli "azzannatori" sono attirati dal rumore, ma in alcune circostanze, pur avendo con loro armi da taglio per il corpo a corpo, contro mostri isolati usano con disinvoltura pistole e fucili) o anche in alcuni momenti d'azione di stampo hollywoodiano che spesso vedono falciare legioni di non morti grazie a potenti veicoli (sarà a causa della lettura dell'ottimo Apocalisse Z, che ha sfatato questo mito, ma ora non riesco ad immaginare una macchina che, dopo un violento urto con un corpo, non subisca danni tali da poterne comprometterne il funzionamento).
Conclusione: un libro che non può mancare nella vostra collezione sia che siate fan della serie sia che non ne abbiate mai sentito parlare (nel qual caso scriveteci per raccontare la vostra avventura su un'isola deserta).