Vi avevamo già parlato in un precedente post di un film tutto italiano che ci ispirava parecchio: Morituris. Ora finalmente abbiamo avuto la possibilità, durante l'XI edizione del ToHorror Film Fest, di vederlo e decisamente non ci ha delusi, tanto da farlo rientrare nella nostra rubrica Zombie D'Essai. La recensione dopo il salto...
Diretto da Raffaele Picchio, Morituris non rientra nei canoni del classico film di Zombie, i morti viventi, in questo caso, sono dei gladiatori che non mangiano le proprie vittime ma che, spinti da una genuina voglia di violenza, uccidono chiunque gli capiti a tiro senza pietà alcuna.
In un bosco alle porte di Roma un gruppo di ragazzi si prepara ad un personalissimo festino. Quello che non sanno è che proprio lì, Spartaco, dopo la rivolta degli schiavi, fece giustiziare e seppellire alcuni dei gladiatori che durante l'assedio a Roma persero la testa e si diedero a stupri e violenze d'ogni sorta su tutti coloro che incrociavano la loro strada. La loro sete di sangue non si è ancora placata ed ogni volta che un atto di violenza viene perpetrato in quel luogo, loro si risvegliano..
Per una volta mi sono trattenuta dall'esagerare con la sinossi per evitare di rovinarvi i colpi di scena del film, visto che io li ho apprezzati parecchio. Considerando che è un'opera prima, Morituris è un film coraggioso e consapevole.
Lo spettatore, già dopo la prima scena, viene a sapere che in quel bosco "vive" qualcosa di pericoloso e quando vede i protagonisti addentrarvisi non può far a meno di pensare a quando questi poveracci verrano massacrati. Ecco perché i colpi di scena sono più che efficaci e quindi forti. Molte recensioni che si possono trovare in rete parlano di un film in cui la violenza viene usata in maniera smisurata e per pure gusto di voyeurismo. Addirittura c'è chi si è rifiutato di arrivare alla fine del film. Non riesco ovviamente ad essere d'accordo, Morituris è un film di genere crudo e senza paura di esserlo, le scene di violenza, alcune più di altre, sono certamente molto forti ma necessarie.
Gli effetti speciali sono perfettamente curati da un maestro del genere, ovvero Sergio Stivaletti (storico collaboratore di Lamberto Bava e Dario Argento) e, grazie al cielo, stile home-made come piace a me. Altri elementi forti dell'opera di Picchio sono il cast, assolutamente convincente, soprattutto nel caso delle due attrici, i cui ruoli erano tutto fuorché semplici, e la colonna sonora, che ti martella nelle orecchie amplificando il senso d'ansia.
Concludendo, anche se non ci sono i classici Zombie a cui Romero ci ha abituati, Morituris è un film che vale la pena vedere, soprattutto considerando che finalmente è uscito un film italiano di cui non dobbiamo vergognarci. Il problema è che ancora non è confermata l'uscita nelle sale italiane e probabilmente si passerà direttamente alla distibuzione estera del dvd.
Scheda del film:
Diretto da Raffaele Picchio, Morituris non rientra nei canoni del classico film di Zombie, i morti viventi, in questo caso, sono dei gladiatori che non mangiano le proprie vittime ma che, spinti da una genuina voglia di violenza, uccidono chiunque gli capiti a tiro senza pietà alcuna.
In un bosco alle porte di Roma un gruppo di ragazzi si prepara ad un personalissimo festino. Quello che non sanno è che proprio lì, Spartaco, dopo la rivolta degli schiavi, fece giustiziare e seppellire alcuni dei gladiatori che durante l'assedio a Roma persero la testa e si diedero a stupri e violenze d'ogni sorta su tutti coloro che incrociavano la loro strada. La loro sete di sangue non si è ancora placata ed ogni volta che un atto di violenza viene perpetrato in quel luogo, loro si risvegliano..
Per una volta mi sono trattenuta dall'esagerare con la sinossi per evitare di rovinarvi i colpi di scena del film, visto che io li ho apprezzati parecchio. Considerando che è un'opera prima, Morituris è un film coraggioso e consapevole.
Lo spettatore, già dopo la prima scena, viene a sapere che in quel bosco "vive" qualcosa di pericoloso e quando vede i protagonisti addentrarvisi non può far a meno di pensare a quando questi poveracci verrano massacrati. Ecco perché i colpi di scena sono più che efficaci e quindi forti. Molte recensioni che si possono trovare in rete parlano di un film in cui la violenza viene usata in maniera smisurata e per pure gusto di voyeurismo. Addirittura c'è chi si è rifiutato di arrivare alla fine del film. Non riesco ovviamente ad essere d'accordo, Morituris è un film di genere crudo e senza paura di esserlo, le scene di violenza, alcune più di altre, sono certamente molto forti ma necessarie.
Gli effetti speciali sono perfettamente curati da un maestro del genere, ovvero Sergio Stivaletti (storico collaboratore di Lamberto Bava e Dario Argento) e, grazie al cielo, stile home-made come piace a me. Altri elementi forti dell'opera di Picchio sono il cast, assolutamente convincente, soprattutto nel caso delle due attrici, i cui ruoli erano tutto fuorché semplici, e la colonna sonora, che ti martella nelle orecchie amplificando il senso d'ansia.
Concludendo, anche se non ci sono i classici Zombie a cui Romero ci ha abituati, Morituris è un film che vale la pena vedere, soprattutto considerando che finalmente è uscito un film italiano di cui non dobbiamo vergognarci. Il problema è che ancora non è confermata l'uscita nelle sale italiane e probabilmente si passerà direttamente alla distibuzione estera del dvd.
Scheda del film:
Titolo originale: Morituris Paese: Italia Anno: 2011 Regia: Raffaele Picchio Produttore: Raffaele Picchio, Gianluigi Perrone Sceneggiatura: Gianluigi Perrone Cast principale: Gaia Capece, Mariano Baffi Durata: 82 minuti Classificazione Zombie: Tipologia: Posseduti |