Convergenza. E' questa la parola chiave di questa dodicesima puntata.
Il Giustiere mette il cuore in pace a tutti i fan del fumetto firmato da Robert Kirkman con un episodio che porta ad un importante punto di contatto tra la versione cartacea e quella del piccolo schermo di The Walking Dead. Soddisfatti dunque?
Sicuramente molti avranno qualcosa da ridire, a cominciare dall'eclatante finale, ma come consueto meglio cominciare dall'inizio.
Il dolore per la tragica scomparsa di Dale non ha ancora lasciato i nostri amici alla fattoria che tentano in qualche modo di continuare a trascorrere la vita di prima.
Rick infatti non riesce a togliersi dalla testa di portare a termine con Randall quello che aveva iniziato ma nel frattempo non si rende conto di avere un figlio che ha bisogno di un padre più che di un giustiziere. Il piccolo Carl non riuscendo a liberarsi dal senso di colpa per la morte di Dale si confida con Shane che non perde l'occasione di ricordare all'ex-collega il ruolo che dovrebbe avere nella sua famiglia.
Ad inasprire ulteriormente la situazione tra il marito e Shane ci pensa la cara Lory che segnata da tutte le vicende cerca di ricucire lo strappo con Shane. Nulla di più sbagliato...
Di suo iniziativa, quest'ultimo libera con l'inganno Randall ed inscena un improbabile fuga del giovane per nascondere il suo assassinio ma la compromessa fiducia di Rick e del gruppo verso Shane non lo porta molto lontano.
Rick e Shane si trovano nuovamente faccia a faccia in una scena da vecchio Far West alla luce della luna e in un gesto disperato Rick pugnala l'amico al cuore.
In questo punto fumetto e serie TV convergono nuovamente come non accadeva dalla prima stagione e il piccolo Carl impugnando la pistola pone fine all'esistenza di Shane appena tornato a non-vita.
Raccontateci come avete trascorso la serata e quali sono i vostri commenti su questo episodio della seconda stagione di The Walking Dead.
Il Giustiere mette il cuore in pace a tutti i fan del fumetto firmato da Robert Kirkman con un episodio che porta ad un importante punto di contatto tra la versione cartacea e quella del piccolo schermo di The Walking Dead. Soddisfatti dunque?
Sicuramente molti avranno qualcosa da ridire, a cominciare dall'eclatante finale, ma come consueto meglio cominciare dall'inizio.
Il dolore per la tragica scomparsa di Dale non ha ancora lasciato i nostri amici alla fattoria che tentano in qualche modo di continuare a trascorrere la vita di prima.
Rick infatti non riesce a togliersi dalla testa di portare a termine con Randall quello che aveva iniziato ma nel frattempo non si rende conto di avere un figlio che ha bisogno di un padre più che di un giustiziere. Il piccolo Carl non riuscendo a liberarsi dal senso di colpa per la morte di Dale si confida con Shane che non perde l'occasione di ricordare all'ex-collega il ruolo che dovrebbe avere nella sua famiglia.
Ad inasprire ulteriormente la situazione tra il marito e Shane ci pensa la cara Lory che segnata da tutte le vicende cerca di ricucire lo strappo con Shane. Nulla di più sbagliato...
Di suo iniziativa, quest'ultimo libera con l'inganno Randall ed inscena un improbabile fuga del giovane per nascondere il suo assassinio ma la compromessa fiducia di Rick e del gruppo verso Shane non lo porta molto lontano.
Rick e Shane si trovano nuovamente faccia a faccia in una scena da vecchio Far West alla luce della luna e in un gesto disperato Rick pugnala l'amico al cuore.
In questo punto fumetto e serie TV convergono nuovamente come non accadeva dalla prima stagione e il piccolo Carl impugnando la pistola pone fine all'esistenza di Shane appena tornato a non-vita.
Raccontateci come avete trascorso la serata e quali sono i vostri commenti su questo episodio della seconda stagione di The Walking Dead.