Ho da poco divorato il quinto volume del bizzarro seinen I Am A Hero, creato dal quasi esordiente Kengo Hanazawa, e mi va di infettarvi almeno la metà di quanto questo manga abbia contagiato me!
Un po' di immagini e qualche info sul numero 5 di questo piccolo Zombie-manga capolavoro dopo il salto; mettetevi le maschere, le tute e tutto ciò che pensate possa proteggervi contro il virus di I Am A Hero, ma per me non c'è antidoto che tenga...
Non fatevi ingannare dalla sua copertina (come dice Frank-N-Furter nel RHPS, don't judge a book by its cover), anche il 5 volume di I Am A Hero si merita di passare direttamente dalla GP Publishing alla vostra collezione speciale di fumetti Zombie. Se vi siete persi la nostra recensione dei primi 4 andate qui, ma se già sapete tutto continuate pure a leggere, non vi svelerò particolari significativi.
In questo capitolo il protagonista del fumetto, il mangaka Hideo, sembra scrollarsi di dosso la totale passività che lo caratterizza, per passare (non senza difficoltà) ad un minimo di tremolante azione. Oltretutto imparando tre cose fondamentali durante lo Zombie Outbreak: non fidarsi di informazioni non verificate, evitare i luoghi più frequentati (tutt'altro che i più sicuri) e non aver paura di usare la propria arma, anzi, nel dubbio usarla.
Hideo è in fuga da Tokyo con Hayakari, una ragazza che ha salvato in precedenza, giunti in un paesino vicino, i due seguono un fiume di persone che si sta recando al tempio sul monte Fuji, dato che (secondo le voci) il virus non potrebbe sopravvivere ad alta quota. Nel frattempo, in cima al monte uno Zombaby scatena il panico fra l'educata massa nipponica (vignette incredibili a sottolinearlo), mentre Hideo e Hayakari fanno la conoscenza di due personaggi che potrebbero rivelarsi fondamentali nella storia madre.
Il primo dei probabili personaggi-chiave è Kurusu, una specie di profeta strambo che cerca di mettere in guardia la gente sull'infezione e le sue conseguenze, il secondo è Araki, un cameraman che salva Hideo ed Hayakari e spiega loro chi è lo strano tizio con cui hanno scambiato due parole prima. Lo fa mostrandogli on-line il video in cui un giovane Kurusu sfonda la testa della madre con una mazza da baseball e avvisa gli utenti che "i morti camminano, svegliatevi, è iniziata l'era degli eroi!".
E' forse grazie a lui se Hideo inizia a fare qualcosa, nonostante la fifa, ma è ancora presto per parlare di "hero", anche se Kurusu gli accenna un we can be "heroes"...
Sempre elegante nell'incatenare gli eventi, anche nel 5 volume Kengo Hanazawa usa una tecnica narrativa impeccabile, sopraffina, spesso con vignette "mute", ma molto eloquenti, e stavolta alternando i dialoghi tra i personaggi a quelli virtuali su un forum in cui utenti anonimi si scambiano info (facendoci capire che uno di questi utenti anonimi è chiaramente Hideo, dati i post coerenti col suo carattere). Sono piccoli colpi di classe degni di un grande autore, a prova della sua sicurezza sia come scrittore che come disegnatore. Di conseguenza, leggerlo è un piacere.
Il realismo accurato, i dettagli e le "inquadrature cinematografiche" fanno anche di questo numero di I Am A Hero una chicca per i fan dei seinen e delle produzioni fuori dalle righe (e un po' fuori di testa). Mentre chi ama Zombie & action sappia che in quest'uscita non mancano affatto, così come un bel ritmo e la sorpresona finale... immagino che chiunque l'abbia già letto non veda l'ora di arraffare il sesto, mentre a chi non s'è ancora deciso all'acquisto posso solo dire di fare in fretta prima che sia troppo tardi, non ve lo perdonerete!
Un po' di immagini e qualche info sul numero 5 di questo piccolo Zombie-manga capolavoro dopo il salto; mettetevi le maschere, le tute e tutto ciò che pensate possa proteggervi contro il virus di I Am A Hero, ma per me non c'è antidoto che tenga...
I Am A Hero di Kengo Hanazawa
Non fatevi ingannare dalla sua copertina (come dice Frank-N-Furter nel RHPS, don't judge a book by its cover), anche il 5 volume di I Am A Hero si merita di passare direttamente dalla GP Publishing alla vostra collezione speciale di fumetti Zombie. Se vi siete persi la nostra recensione dei primi 4 andate qui, ma se già sapete tutto continuate pure a leggere, non vi svelerò particolari significativi.
In questo capitolo il protagonista del fumetto, il mangaka Hideo, sembra scrollarsi di dosso la totale passività che lo caratterizza, per passare (non senza difficoltà) ad un minimo di tremolante azione. Oltretutto imparando tre cose fondamentali durante lo Zombie Outbreak: non fidarsi di informazioni non verificate, evitare i luoghi più frequentati (tutt'altro che i più sicuri) e non aver paura di usare la propria arma, anzi, nel dubbio usarla.
Hideo è in fuga da Tokyo con Hayakari, una ragazza che ha salvato in precedenza, giunti in un paesino vicino, i due seguono un fiume di persone che si sta recando al tempio sul monte Fuji, dato che (secondo le voci) il virus non potrebbe sopravvivere ad alta quota. Nel frattempo, in cima al monte uno Zombaby scatena il panico fra l'educata massa nipponica (vignette incredibili a sottolinearlo), mentre Hideo e Hayakari fanno la conoscenza di due personaggi che potrebbero rivelarsi fondamentali nella storia madre.
Il primo dei probabili personaggi-chiave è Kurusu, una specie di profeta strambo che cerca di mettere in guardia la gente sull'infezione e le sue conseguenze, il secondo è Araki, un cameraman che salva Hideo ed Hayakari e spiega loro chi è lo strano tizio con cui hanno scambiato due parole prima. Lo fa mostrandogli on-line il video in cui un giovane Kurusu sfonda la testa della madre con una mazza da baseball e avvisa gli utenti che "i morti camminano, svegliatevi, è iniziata l'era degli eroi!".
E' forse grazie a lui se Hideo inizia a fare qualcosa, nonostante la fifa, ma è ancora presto per parlare di "hero", anche se Kurusu gli accenna un we can be "heroes"...
Sempre elegante nell'incatenare gli eventi, anche nel 5 volume Kengo Hanazawa usa una tecnica narrativa impeccabile, sopraffina, spesso con vignette "mute", ma molto eloquenti, e stavolta alternando i dialoghi tra i personaggi a quelli virtuali su un forum in cui utenti anonimi si scambiano info (facendoci capire che uno di questi utenti anonimi è chiaramente Hideo, dati i post coerenti col suo carattere). Sono piccoli colpi di classe degni di un grande autore, a prova della sua sicurezza sia come scrittore che come disegnatore. Di conseguenza, leggerlo è un piacere.
Il realismo accurato, i dettagli e le "inquadrature cinematografiche" fanno anche di questo numero di I Am A Hero una chicca per i fan dei seinen e delle produzioni fuori dalle righe (e un po' fuori di testa). Mentre chi ama Zombie & action sappia che in quest'uscita non mancano affatto, così come un bel ritmo e la sorpresona finale... immagino che chiunque l'abbia già letto non veda l'ora di arraffare il sesto, mentre a chi non s'è ancora deciso all'acquisto posso solo dire di fare in fretta prima che sia troppo tardi, non ve lo perdonerete!