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23 aprile 2012

Recensione: Patient Zero (Jonathan Maberry)

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Se vi parlassimo di bioterrorismo, multinazionali senza scrupoli, corpi speciali che lottano per salvare l'umanità dal virus che tramuta in Zombie, a cosa andrebbe il vostro pensiero? ... No, questa volta Resident Evil non centra nulla!! Siamo di fronte alla Zombie novel Patient Zero. Seguiteci dopo il salto per sapere cosa ne pensiamo!!

Prima cover del volume Patient Zero
(la sovracopertina si può ribaltare svelando una seconda cover con cui scegliere)

Dopo l'11 Settembre le cose sono cambiate un po' dappertutto (e chi deve volare lo sa molto bene), ma l'America ne è uscita profondamente modificata ed i cambiamenti, si sa, dai tempi di Romero si accompagnano sempre agli Zombie!! Questo Patient Zero non fa eccezione, è un libro, del 2009, di Jonathan Maberry (l'autore di Rot&Ruin, che negli States è uscito esattamente un anno dopo questo volume) e ci racconta la storia di Joe Ledger e di come sia entrato a far parte del DSM (Dipartimento di Scienze Militari, un ente governativo immaginario creato dall'autore).

Il volume segue le storie di molti personaggi, tra gli Stati Uniti e l'Afghanistan, mossi da scopi diversi (dovere, onore, soldi, religione), tutti importanti nel terribile gioco in cui il rischio è la devastazione del pianeta  a seguito di un'apocalisse Zombie. Conosceremo Joe Ledger ed il suo amico/psicologo Rudy, il misterioso Mr.Church, il terribile terrorista/combattente El Mujahid e la sua geniale sposa Amirah, il ricco e avido Gault con il suo aiutante Toys e tantissimi altri. Impossibile parlarvi dei loro ruoli senza spoilerarvi qualcosa sulla trama quindi ci limitiamo a dirvi che, in occasione della festività statunitense del 4 Luglio, un gruppo terroristico, insolitamente ben finanziato, medita di annientare il mortale nemico americano con un'arma biologica capace di trasformare le persone in Zombie affamati e, soprattutto, infettivi.

Non lasciatevi ingannare da quanto scritto poco sopra, non si tratta solo di indagini e spionaggio, la storia la fanno gli eroi e questi non stanno dietro le scrivanie (o, almeno, non sempre) ma scendono in campo e lottano a rischio della vita. Joe Ledger non è solo un ottimo agente, ma è anche un abilissimo combattente (lotta corpo a corpo e con ogni tipo di arma) e si troverà a guidare una squadra speciale contro terrotristi armati non solo di AK47. Tecniche di combattimento e scienza hanno come sfondo complotti, interessi economici e deliri religiosi.

Non mancano certo gli Zombie outbreak, nelle cui descrizioni è dato un gran risalto all'impatto emotivo che coglie i viventi nell'atto di fronteggiare il pericolo non-morto (una caratteristica senza dubbio positiva del racconto). Questi Zombie non sono lentissimi, ma nemmeno scalano le pareti, e vengono eliminati con un colpo alla testa, o diretto a danneggiare il tronco encefalico, ed il contagio si diffonde tramite il classico morso (non possiamo dirvi altro per non rovinarvi la lettura, ma sappiate che negli ultimi capitoli vi aspetta una bella sorpresa).

Prima di lasciarvi al giudizio finale vi informiamo che Patient Zero è il primo libro della serie di Joe Ledger; i successivi volumi (per ora inediti in Italia) che parlano sempre di bioterrorismo, ma per quanto ci è dato sapere non di Zombie, sono: The Dragon Factory, The King of Plagues e Assassin's Code.

Dell'edizione italiana abbiamo apprezzato moltissimo il prezzo (appena 16.90€ per un librone di circa 500 pagine!!) e la possibilità di scegliere tra 2 cover stampate sulle facce della sovracopertina, ma non ci è piaciuta molto l'assenza dei numeri di pagina (i capitoli sono numerati, ma il non sapere quante pagine sono state lette e quante ne manchino può risultare fastidioso). Dovrebbero essere disponibili anche contenuti extra, visionabili online inserendo un codice contenuto all'interno del volume, ma al momento il sito della Casini Editore non è fruibile quindi non sappiamo in cosa consistano.

Conclusione: un romanzo splendido, che mischia azione e intrighi con un pericolo Zombie sempre presente. Lo sconsigliamo solo a chi preferisce leggere storie di sopravvivenza in un mondo ormai devastato dall'apocalisse Zombie (in questo libro, pur non mancando gli outbreak, si corre sul filo del rasoio per scongiurare tale eventualità).

SpleenLady

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Richard_Targaryen

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DarkSchneider

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Zombie Hunter

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Grimwolf

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jackson1966

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Alessia Gasparella

name[Alessia Gasparella] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga4q94pFjepkWZdKSCP7H_8uGELs3M2bYllDuaD0oUpEyY2Cn3flGvqOAewllLI8n1MxKiY5YmeJcEqJ3maY8juoOqgUroGOrz0kicQzm_BAgLPWkWZpTSSBRFvrv9L_5WGc_xfKooCcJg/s151/bbd.jpg] description[Ha iniziato a collaborare con Zombie KB per continuare a nutrire il suo smisurato amore per i cari, vecchi, morti viventi e diffondere il verbo a più persone possibili. La sua missione principale è quella di far conoscere i film Zombie che più ha amato, raccolti nella rubrica Zombie D'Essai, e convincere il mondo che sono delle perle! Oltre ai lungometraggi, ama parlare dei corti che spesso hanno bisogno di una mano per essere diffusi.]

ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYY9T4xMZe98rBdNfusZhjs3gw-TNMSQAHJoecFXJwrZZX7shHcbECfVXr7MeaSRkLlisIZBey_mgK2Tx2LXo3LzWs19se9fQ_PLOWCsbXBOoUBm2HqkF1cEFFoEpVPVavtVblz-Ip7KU/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]