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2 aprile 2012

The Walking Dead visto da... Dale

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Siamo arrivati alla seconda tappa di The Walking Dead visto da... e dopo Shane questa volta andiamo ad analizzare Dale, personaggio talvolta (apparentemente) marginale ma di grande spessore ed in realtà di enorme importanza ai fini dell’equilibrio dell’intero gruppo. Dopo il salto, come sempre...

The Walking Dead visto da... Dale

C’è poco di cui discutere, il mondo com’era prima non c’è più. Ma noi si, noi ci siamo ancora! E siamo gli stessi di prima, dobbiamo essere gli stessi di prima. Abbiamo già perso tutto, gli Zombie se lo sono portati via, tutto ciò che di caro avevamo, quel poco che ci rimane lo portiamo dentro. E non possiamo perdere anche questo. La nostra umanità. Nel momento in cui smetteremo di averla allora si che avranno vinto. Ed al mondo resteranno solo Zombie.

Dale può essere definito come il contraltare spirituale di Shane, la sua nemesi, e non a caso è proprio Shane la persona con cui più spesso si troverà in conflitto. Non che Dale sia uno sprovveduto, anzi, sebbene a prima vista possa sembrare un povero anziano indifeso e talvolta un brontolone moralista, c’è molto di più sotto quel cappellino da pescatore, qualcosa di più anche rispetto a Shane: la voglia di vivere. La differenza fondamentale sta nel fatto che Dale fa un distinguo molto forte tra vivere e sopravvivere. Dale è infatti più di tutti colui che rappresenta il legame con il vecchio mondo. A cominciare dal suo amato caravan, simbolo stesso di una casa che non è disposto a dimenticare, di una famiglia. Di stabilità. E‘ un rottame, continuamente guasto in un’autostrada piena di veicoli nuovi, fermi e con le chiavi nel cruscotto. Ma non esiste che nella sua mente possa balenare l’idea di fare uno scambio, quella è la sua casa.

The Walking Dead visto da... Dale

E proprio in quella casa sembra che una famiglia possa riformarsi, Dale infatti con la sua pacata saggezza ha sempre una buona parola per tutti, soprattutto per i più deboli, per i più demotivati ed offre sempre un punto di vista alternativo, anche quando nessuno lo vuole ascoltare, anche quando quello che ha da dire non conviene a nessuno. Stringe un rapporto molto stretto con uno sfiduciato Glenn, contribuendo alla sua crescita e diventa quasi un padre per altri due personaggi che vivono nei boschi insieme a lui: Amy ed Andrea.

Ma la tranquillità non è fatta per durare, arriviamo infatti alla morte di Amy, evento che sconvolgerà profondamente la sorella, che si abbandona allo sconforto ed a propositi suicidi. Dale questo non riesce proprio ad accettarlo, deve intervenire, non può restare a guardare mentre qualcuno, chiunque egli sia, sceglie di rinunciare al bene più prezioso di tutti: la propria vita.

In tutti i modi prova a convincere Andrea, a farle capire quanto stupido, inutile, insensato sia il suo proposito senza però raccogliere i frutti sperati. Quando all’interno del CDC accade l’irreparabile tutti pensano ad abbandonare l’edificio prima che questo esploda. Tutti ma non Andrea. Dale ha fede, ha dei valori ed è disposto a morire per essi e lo dimostra restando al fianco della donna pur di farla desistere. Il suo piano funziona ma incrinerà per sempre il rapporto tra i due. Andrea non gli perdonerà mai il ricatto morale e lo incolperà per avergli tolto la possibilità di scegliere. Ma non importa, perché Dale sa che quella era una scelta fittizia, accecata dal dolore. Soffre nel vedere l’odio nei suoi occhi ma non importa. E‘ viva. Dale infatti, come Shane, sa molto bene che alcune scelte sono difficili, dolorose da compiere, ma necessarie. Ed è disposto a pagarne le conseguenze.

The Walking Dead visto da... Dale

Nella seconda stagione, stanziati nella fattoria di Hershel, il gruppo si adagia in un'illusoria tranquillità mentre per Dale è forse il momento più difficile. Resta spesso nell'ombra, sul tetto del suo camper ma non osserva solo i pericoli all'orizzonte. Le cose peggiori le vede proprio all'interno di quel perimetro. Andrea si è allontanata da lui e si avvicina pericolosamente, non a caso, proprio alla persona opposta: Shane. Ancora lui. Shane è un pericolo, a prescindere da Andrea. E' un pericolo e lo è sempre stato. E' un pazzo, un cane sciolto che ora sta perdendo davvero il controllo. Ogni sua mossa, ogni sua scelta è un azzardo, è uno sbaglio, è la legge del più forte ma questa non è una maledetta Giungla! Questa è una comunità, queste sono delle persone, com'è possibile che nessuno si renda conto di quanto sia dannoso? Abbiamo trovato un luogo sicuro dove stare, dove ricominciare ed essere esseri umani, quanto dobbiamo aspettare prima che quell'esaltato faccia saltare tutto? Oh, io li conosco quelli come lui, vogliamo parlare di Otis? Non ci credo, non ci crederò mai alla sua storiella. Shane ha ucciso Otis, lo so. Ed ora comincia a scalciare, vuole prendere il posto di Rick? Vuole prendersi questa fattoria? Quanti altri di noi dovrà uccidere prima che il gruppo lo veda per ciò che è?

Ma non bisognerà aspettare molto per una risposta. Shane infatti organizza una sorta di rivoluzione all'apice dei suoi contrasti con Rick ed Hershel mentre Dale, che aveva intuito le sue intenzioni aveva provato vanamente a nascondere tutte le armi per impedire questa follia, che si risolve col massacro del granaio ed il ritrovamento della piccola Sophia. Dale e Shane sono ai ferri corti come mai prima d'ora.

The Walking Dead visto da... Dale


E' evidente come anche Rick, col quale Dale ha sempre provato a ragionare, non riesca a tenere più sotto controllo la situazione, situazione che precipita con l'arrivo di un prigioniero. I "piani alti" hanno già deciso il da farsi, senza interpellare nessuno... Come può essere una soluzione plausibile la sua esecuzione? E quando è stato processato, di grazia? Questo si chiama omicidio, diamine non è che un ragazzo... Cosa siamo diventati? Cosa ne sarà di noi se proseguiremo lungo questa china?

Per fortuna approfittando dell'indecisione di Rick, Dale riesce ad ottenere, per lo meno, la possibilità di parlarne con gli altri per mettere la cosa ai voti. C'è poco tempo per parlare a tutti ma ce la può fare. Ce l'ha sempre fatta e ce la farà anche oggi. Questa follia può essere fermata, deve essere fermata. Ma è qui che arriverà la più grande delusione della sua vita. Il gruppo non ha il coraggio di schierarsi dalla sua parte.

Alcuni non hanno il coraggio di schierarsi e basta. Nessuno ha il coraggio di prendere una posizione sconveniente ma necessaria, perchè umana. Mai si è trovato ad essere così distante dal suo gruppo, così solo. Ed in questa solitudine, ironia del destino, al suo fianco troverà proprio Andrea, ma non basterà. Gli altri, tutti gli altri resteranno con lo sguardo rivolto al pavimento, senza nemmeno il coraggio di guardarlo. Eppure sono madri, uomini di chiesa, nulla, nemmeno una parola. La paura e la comodità di lasciare agli altri le decisioni difficili hanno il sopravvento. E la scelta è presa nel silenzio.

Questa è la fine. Tutto ciò che accadrà in futuro ha poca importanza. Questa è la fine. Uccidendo quel ragazzo avete rinunciato alla vostra umanità. Non ve ne rendete nemmeno conto ma in quella stanza siamo noi ad essere morti.

Alla fine hanno vinto loro.

"Questo mondo, com'è adesso, è a questo che appartieni, Shane. Ed io potrei anche non avere quel che serve per sopravvivere a lungo, ma mi sta bene. Perché almeno posso dire che se il mondo va in merda, io non mi lascio trascinare giù."
Dale Horvath

The Walking Dead visto da... Dale


SpleenLady

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Richard_Targaryen

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DarkSchneider

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Zombie Hunter

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Grimwolf

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jackson1966

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Alessia Gasparella

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ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYY9T4xMZe98rBdNfusZhjs3gw-TNMSQAHJoecFXJwrZZX7shHcbECfVXr7MeaSRkLlisIZBey_mgK2Tx2LXo3LzWs19se9fQ_PLOWCsbXBOoUBm2HqkF1cEFFoEpVPVavtVblz-Ip7KU/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]