Terzo appuntamento di The Walking Dead visto da... e direi che sia arrivata l'ora di Rick. Sceriffo, leeder, padre, amico, marito, mediatore e pacere, e ciò nonostante spesso malvisto, vediamo dunque come la vede lui! Dopo il salto, come sempre...
Il mondo è un posto difficile e quello dello sceriffo un lavoro pericoloso. In quel triste pomeriggio la vita di Rick si ferma a seguito di una sparatoria. Questa si chiama dedizione. E invece no, come non detto, era "solo" in coma. Quel che è peggio è che mentre lui dormiva, il mondo finiva...
Rick, in quella sorta di bilancia che si è venuta a creare ponendo sui due piatti Shane e Dale, finirà per essere il perno che tiene in piedi il fragile equilibrio del gruppo, a cui lui non appartiene inizialmente. Rick si trova ad essere solo, in un mondo ai limiti del credibile, senza sapere nulla dei suoi affetti. Già agli esordi della sua ricerca si può intravedere la mentalità di questo personaggio, dall'incontro con la famiglia di Morgan (che non riesce a non aiutare) fino alla svolta trovata incredibilmente all'interno di un carro armato. Una moralità che metaforicamente porta stampata non solo dentro, ma anche fuori, tramite la sua inseparabile divisa. Una vita dedita alla gestione del conflitto a discapito spesso anche di se stesso, una moralità che non appartiene nè al vecchio mondo (Dale), nè a quello nuovo (Shane), piuttosto una fusione delle due cose.
Il suo impatto sul gruppo sarà notevole e non inizia con scelte di comodo. Dall'abbandono del fratello di Daryl sino al suo ricongiungimento al "fratello" Shane ed alla sua famiglia. Subito gli viene gettato sulle spalle un fardello che è naturalmente predisposto a portare, ma non significa che sia facile. Perchè il suo compito non è quello di gestire un gruppo che vuole tirare a campare ma quello, ben più arduo, di ridargli una speranza. Ed ai suoi problemi? Lori, sua moglie, ha avuto una relazione con un altro. No Lori, non credere che non l'abbia intuito... Che poi l'altro è nientemeno che Shane, bell'amico... Carl, suo figlio, in tutto questo tempo ha legato anche troppo con quest'ultimo... Ma non c'è tempo per il rancore personale, facciamo finta che vada tutto bene, ora che finalmente siamo tutti insieme, ricominciamo come nulla fosse successo. Tempi difficili, scelte difficili, anche per voi. Ora sono qui, andiamo avanti come prima... Grazie Shane per aver protetto la mia famiglia quando mi credevi morto, grazie Lori per avermi riaccolto, grazie Dio per avermeli fatti trovare ancora vivi... Per il resto, non c'è il tempo...
E così il gruppo col suo nuovo leader riesce a trovare l'equilibrio che gli mancava, trasformandosi da semplice accampamento di sopravvissuti ad una piccola comunità in cerca del suo futuro, sogno alimentato proprio da Rick. Non che questa comunità sia felice ed esente da problemi, anzi, gli Zombie spesso sono tra gli ultimi di questi... Ad ogni modo Rick riesce a portarli in un luogo sicuro, indiscutibilmente sicuro. Il Cdc di Atlanta. Il suo grande fallimento. Un posto vuoto, abbandonato, dove la moglie verrà quasi stuprata, dove perderà parte del suo gruppo per loro stessa scelta e, soprattutto, dove un nuovo fardello gli viene accollato, ed è il più grande di tutti: una semplice frase sussurrata all'orecchio. La prima stagione si chiude con un'esplosione, col fuoco che distrugge il piano di Rick. Non importa, andiamo avanti. Il gruppo ha bisogno di un nuovo obbiettivo, di credere che sia possibile, io ho bisogno di credere che sia possibile. Andiamo avanti, non c'è tempo...
La ripartenza per Rick comincia esattamente dov'era finita: problemi. Problemi su problemi. In questa seconda stagione infatti, se da un lato Rick viene messo un pò più in secondo piano rispetto alle vicende del gruppo, allo tempo stesso, paradossalmente, il suo personaggio vivrà una crescita esponenziale sino alla conclusione della stagione, ma andiamo con ordine, problemi, dicevamo...
La scomparsa di Sophia. Non è colpa sua, eppure la coscienza lo attanaglia. Organizza le ricerche e continua a farlo anche quando le speranze sono ormai nulle. Ma non è solo il rimorso, per quello non c'è il tempo. E' la speranza, è il gruppo. Questa non è una ricerca, è un messaggio. Anche le sue aspettative sono inesistenti ma la ricerca deve andare avanti sino al ritrovamento. Sia di Sophia o di un cadavere non ha importanza, non si lascia nessuno indietro.
La scelta di Rick ottiene l'effetto sperato, il gruppo infatti non è mai stato più coeso di quanto lo sia in questo momento, nonostante i più la ritengano una perdita di tempo. Prendetavela pure con Rick per questo, un peso in più, un peso in meno... Questo piano non è però esente da difetti, infatti il pericolo resta in agguato. Prima porta quasi alla morte Daryl, poi tocca a Carl. Quest'ultima vicenda porterà all'incontro con Hershel e la sua fattoria, snodo fondamentale per la sua maturazione. Quando le acque si sono calmate, infatti, Rick si troverà a dover interpretare il suo ruolo più importante.
Le idee di Hershel sono quanto di più lontano ci sia dal suo gruppo, ma quel posto non può essere abbandonato! Toccherà allora a lui (e a chi sennò?) trovare una soluzione, una mediazione. Ma sarebbe troppo poco, no? Infatti è tutto ciò che accade sullo sfondo a logorarlo. Shane diventa da suo più grande amico a suo più grande problema. Ma cosa ti passa per la testa? Come puoi non vedere la fortuna di questo posto! Qui possiamo ricominciare a vivere Shane, perchè non riesci a capirlo? Ma Shane non ci riesce e come una spina nel fianco sembra fare di tutto per rovinare il lavoro che Rick svolge nell'ombra. Poi c'è Lori...
Lori è incinta. Non sarebbe un problema, se non fosse che ha cercato di abortire senza dirglielo, se non fosse che il padre con molta probabilità potrebbe non essere lui, se non fosse che Shane comincia nuovamente ad avvicinarsi a lei, se non fosse che lei stessa comincia a sussurrare all'orecchio di Rick di "risolvere" il problema Shane. Ma per tutto questo non c'è tempo, quello che conta è lei è incinta.
Ora davvero non possiamo andarcene da qui, devo fare il possibile per arrivare ad un compromesso. Così Rick, mentre gli altri lo guardano sempre più perplessi, cerca di appianare con la diplomazia tutti i contrasti tra Hershel e Shane, dato che il nocciolo è quello. Non vi piacciono le armi? Siete dei pazzi, ma vi rispetto. E così cerca di limitarne l'uso per quanto possibile. Non ci volete in casa? Lo comprendo, ci ritagliamo un angolino e ce ne stiamo buoni li. La tregua dura ed il gruppo, eccetto Rick, vive i suoi momenti più felici ignorandone i retroscena. Purtroppo Rick sa bene che non è una pace destinata a durare, almeno sino a quando non appianerà il contrasto più grande. Non volete uccidere gli Zombie? Allora siete veramente pazzi! Ma vi rispetto. Se voi piace conservarli nel vostro magazzino, vi darò una mano, per il momento. Sono sicuro che con calma riuscirò a farvi comprendere questa follia.
E così mentre Rick porta a spasso gli Zombie al guinzaglio, Shane combina l'irreparabile. Davanti ad un Hershel atterrito, stermina a furor di popolo tutti gli Zombie che aveva salvato. L'ultimo ad uscire è proprio Sophia, le cui ricerche non si erano mai fermate. Tutti a guardare adesso, eh? E tu Shane, proprio tu, ora te ne stai li impalato? Dopo aver ucciso la maggior parte dei parenti del vecchio sotto i suoi occhi, appena compare uno dei tuoi che fai? Resti a guardare? Hai fatto veramente una cazzata Shane, e come sempre, alla fin fine, tutti voi parlate tanto ma le scelte più dure le deve fare sempre e solo una persona.
La situazione, prevedibilmente, precipita. E come poteva essere diversamente? Me lo spieghi Shane? Dopo questo gesto cosa ti aspettavi, che ti desse le chiavi del regno? E invece ci ha cacciati, idiota! Ora come vuoi procedere? Li ammazziamo tutti e ci prendiamo la loro fattoria? Non è finita... Si può riparare... Si può riparare... Rick va alla ricerca di Hershel e riesce a convincerlo a tornare alla fattoria, oltre a permettergli di restare. Se di questa follia una cosa buona c'è stata, è che Hershel finalmente ha visto Rick sotto una luce diversa, sotto la sua vera luce. Peccato sia il solo...
Da questa spedizione però non riescono ad uscirne senza portarsi alla fattoria un nuovo problema: un prigioniero. Ucciderlo è la cosa più ovvia, ci ha attaccati, ci voleva morti, è un nemico. Rick se ne rende conto ma non riesce ad accettarlo. La sua divisa non riesce a digerirlo. Niente da fare, decide di liberarlo. Il gruppo si estranea da questa decisione, tanto al gruppo che importa? Finchè sta bene, finchè sceglie qualcuno per loro... Tutti tranne uno, ovviamente. Shane, andato con Rick ad abbandonare il prigioniero, decide di non permetterglielo e prova ad ucciderlo. Quando lo sceriffo glielo impedisce, prova ad uccidere Rick. Il risultato è Shane circondato dagli Zombie mentre Rick ed il prigioniero si allontanano in auto. Problema Shane risolto per sempre sembra sussurrargli all'orecchio la voce di Lori. Ma Rick non è Shane, così torna indietro a salvarlo, sperando che questo sia bastato a sitemare i ruoli. E pur sempre un suo amico, è pur sempre uno del gruppo... Non si abbandona nessuno...
Nel mezzo anche Carl si somma al peso sulle spalle di Rick. Sempre più insensibile, sempre più lontano dal padre, sempre più vicino a Shane... Il quale ovviamente non manca di rinfacciarglielo ogni volta che si presenta l'occasione. Ma non c'è tempo. Il dilemma del prigioniero viene intanto risolto con una votazione chiesta a gran voce da Dale e concessa da Rick, il quale in questo momento sembra sopraffatto dalla mole di responsabilità accollatagli ed accoglie l'aiuto offerto dal compagno.
La sentenza sarà morte, ma l'unica vittima sarà proprio Dale, il quale attaccato da uno Zombie viene ferito gravemente. L'unica cosa possibile da fare è porre fine alle sue sofferenze. Rick si appresta a farlo, chi altri se non lui? Come sempre quando tutto diventa difficile è solo una la mano che deve risolvere la questione: quella di Rick. Eppure questa volta la sua mano vacilla, questa volta, quest'unica volta, Rick non riesce a farlo. Tornando alla metafora della bilancia è emblematico come questa esitazioni capiti proprio con Dale. Alla fine qualcun'altro lo farà per lui, qualcuno che è sempre rimasto esterno agli equilibri del gruppo e che ora che la bilancia sta per sgretolarsi è pronto al passaggio di consegne per aiutarlo a trovare un nuovo equilibrio: Daryl.
Shane nel frattempo, fomentato da un’incoerente Lori, sembra non aver capito la lezione e quando Rick se ne accorge è troppo tardi. Shane infatti, inscenando la fuga del prigioniero, fa in modo di trovarsi solo con Rick per ucciderlo, prendersi il comando, prendersi la sua famiglia. Rick è distrutto, non tanto per la situazione quanto per il tradimento dell'amico. Messo alle strette lo uccide davanti agli occhi del figlio, il quale, sparando al cadavere rianimato, sembra sancire a titolo definitivo il ruolo di padre a Rick. Con la morte di Shane, preceduta dalla morte di Dale, la bilancia è ormai distrutta. Rick, il perno che teneva l'equilibrio, è privo dei suoi contrappesi. La fattoria è presa d'assalto, tutti si sparpagliano per fuggire e Rick riesce a portare via Carl. Ma quello che abbandona la fattoria, altro sogno infranto, è un Rick diverso rispetto a quello che vi aveva messo piede.
Carl è qui con me, è arrivata anche Lori. Ci sono anche gli altri? Meglio. Ci sono tutti? Non importa. Ora è per loro che non c'è più tempo. Le cose sono cambiate. Vi ho dato tutto quello che potevo senza chiedere mai niente, ho fatto in modo che poteste credere in qualcosa, qualcosa in cui io ancora credo ed andrò a prendermelo, ovunque esso sia. Ho dovuto sparare al mio migliore amico per continuare ad inseguirlo. Ora sono qui, ho la mia famiglia. E voglio il tempo per tenermela. Si, ho ucciso Shane e si, Lori, non mi interessa come reagisci. Sono stufo di questo, vi ho dato tutto e non siete riusciti non dico a tenervelo, ma almeno a vederlo. Ora basta. E sapete che c'è? Prendetevi un po di peso anche voi adesso. Siamo tutti infetti, vi piaccia o no. Tristi? Era ora che lo foste anche voi. Ora è finita l'era dei fallimenti, ora si fa a modo mio perchè è questo che vi serve.
Questa non è più una democrazia.
Il mondo è un posto difficile e quello dello sceriffo un lavoro pericoloso. In quel triste pomeriggio la vita di Rick si ferma a seguito di una sparatoria. Questa si chiama dedizione. E invece no, come non detto, era "solo" in coma. Quel che è peggio è che mentre lui dormiva, il mondo finiva...
Rick, in quella sorta di bilancia che si è venuta a creare ponendo sui due piatti Shane e Dale, finirà per essere il perno che tiene in piedi il fragile equilibrio del gruppo, a cui lui non appartiene inizialmente. Rick si trova ad essere solo, in un mondo ai limiti del credibile, senza sapere nulla dei suoi affetti. Già agli esordi della sua ricerca si può intravedere la mentalità di questo personaggio, dall'incontro con la famiglia di Morgan (che non riesce a non aiutare) fino alla svolta trovata incredibilmente all'interno di un carro armato. Una moralità che metaforicamente porta stampata non solo dentro, ma anche fuori, tramite la sua inseparabile divisa. Una vita dedita alla gestione del conflitto a discapito spesso anche di se stesso, una moralità che non appartiene nè al vecchio mondo (Dale), nè a quello nuovo (Shane), piuttosto una fusione delle due cose.
Il suo impatto sul gruppo sarà notevole e non inizia con scelte di comodo. Dall'abbandono del fratello di Daryl sino al suo ricongiungimento al "fratello" Shane ed alla sua famiglia. Subito gli viene gettato sulle spalle un fardello che è naturalmente predisposto a portare, ma non significa che sia facile. Perchè il suo compito non è quello di gestire un gruppo che vuole tirare a campare ma quello, ben più arduo, di ridargli una speranza. Ed ai suoi problemi? Lori, sua moglie, ha avuto una relazione con un altro. No Lori, non credere che non l'abbia intuito... Che poi l'altro è nientemeno che Shane, bell'amico... Carl, suo figlio, in tutto questo tempo ha legato anche troppo con quest'ultimo... Ma non c'è tempo per il rancore personale, facciamo finta che vada tutto bene, ora che finalmente siamo tutti insieme, ricominciamo come nulla fosse successo. Tempi difficili, scelte difficili, anche per voi. Ora sono qui, andiamo avanti come prima... Grazie Shane per aver protetto la mia famiglia quando mi credevi morto, grazie Lori per avermi riaccolto, grazie Dio per avermeli fatti trovare ancora vivi... Per il resto, non c'è il tempo...
E così il gruppo col suo nuovo leader riesce a trovare l'equilibrio che gli mancava, trasformandosi da semplice accampamento di sopravvissuti ad una piccola comunità in cerca del suo futuro, sogno alimentato proprio da Rick. Non che questa comunità sia felice ed esente da problemi, anzi, gli Zombie spesso sono tra gli ultimi di questi... Ad ogni modo Rick riesce a portarli in un luogo sicuro, indiscutibilmente sicuro. Il Cdc di Atlanta. Il suo grande fallimento. Un posto vuoto, abbandonato, dove la moglie verrà quasi stuprata, dove perderà parte del suo gruppo per loro stessa scelta e, soprattutto, dove un nuovo fardello gli viene accollato, ed è il più grande di tutti: una semplice frase sussurrata all'orecchio. La prima stagione si chiude con un'esplosione, col fuoco che distrugge il piano di Rick. Non importa, andiamo avanti. Il gruppo ha bisogno di un nuovo obbiettivo, di credere che sia possibile, io ho bisogno di credere che sia possibile. Andiamo avanti, non c'è tempo...
La ripartenza per Rick comincia esattamente dov'era finita: problemi. Problemi su problemi. In questa seconda stagione infatti, se da un lato Rick viene messo un pò più in secondo piano rispetto alle vicende del gruppo, allo tempo stesso, paradossalmente, il suo personaggio vivrà una crescita esponenziale sino alla conclusione della stagione, ma andiamo con ordine, problemi, dicevamo...
La scomparsa di Sophia. Non è colpa sua, eppure la coscienza lo attanaglia. Organizza le ricerche e continua a farlo anche quando le speranze sono ormai nulle. Ma non è solo il rimorso, per quello non c'è il tempo. E' la speranza, è il gruppo. Questa non è una ricerca, è un messaggio. Anche le sue aspettative sono inesistenti ma la ricerca deve andare avanti sino al ritrovamento. Sia di Sophia o di un cadavere non ha importanza, non si lascia nessuno indietro.
La scelta di Rick ottiene l'effetto sperato, il gruppo infatti non è mai stato più coeso di quanto lo sia in questo momento, nonostante i più la ritengano una perdita di tempo. Prendetavela pure con Rick per questo, un peso in più, un peso in meno... Questo piano non è però esente da difetti, infatti il pericolo resta in agguato. Prima porta quasi alla morte Daryl, poi tocca a Carl. Quest'ultima vicenda porterà all'incontro con Hershel e la sua fattoria, snodo fondamentale per la sua maturazione. Quando le acque si sono calmate, infatti, Rick si troverà a dover interpretare il suo ruolo più importante.
Le idee di Hershel sono quanto di più lontano ci sia dal suo gruppo, ma quel posto non può essere abbandonato! Toccherà allora a lui (e a chi sennò?) trovare una soluzione, una mediazione. Ma sarebbe troppo poco, no? Infatti è tutto ciò che accade sullo sfondo a logorarlo. Shane diventa da suo più grande amico a suo più grande problema. Ma cosa ti passa per la testa? Come puoi non vedere la fortuna di questo posto! Qui possiamo ricominciare a vivere Shane, perchè non riesci a capirlo? Ma Shane non ci riesce e come una spina nel fianco sembra fare di tutto per rovinare il lavoro che Rick svolge nell'ombra. Poi c'è Lori...
Lori è incinta. Non sarebbe un problema, se non fosse che ha cercato di abortire senza dirglielo, se non fosse che il padre con molta probabilità potrebbe non essere lui, se non fosse che Shane comincia nuovamente ad avvicinarsi a lei, se non fosse che lei stessa comincia a sussurrare all'orecchio di Rick di "risolvere" il problema Shane. Ma per tutto questo non c'è tempo, quello che conta è lei è incinta.
Ora davvero non possiamo andarcene da qui, devo fare il possibile per arrivare ad un compromesso. Così Rick, mentre gli altri lo guardano sempre più perplessi, cerca di appianare con la diplomazia tutti i contrasti tra Hershel e Shane, dato che il nocciolo è quello. Non vi piacciono le armi? Siete dei pazzi, ma vi rispetto. E così cerca di limitarne l'uso per quanto possibile. Non ci volete in casa? Lo comprendo, ci ritagliamo un angolino e ce ne stiamo buoni li. La tregua dura ed il gruppo, eccetto Rick, vive i suoi momenti più felici ignorandone i retroscena. Purtroppo Rick sa bene che non è una pace destinata a durare, almeno sino a quando non appianerà il contrasto più grande. Non volete uccidere gli Zombie? Allora siete veramente pazzi! Ma vi rispetto. Se voi piace conservarli nel vostro magazzino, vi darò una mano, per il momento. Sono sicuro che con calma riuscirò a farvi comprendere questa follia.
E così mentre Rick porta a spasso gli Zombie al guinzaglio, Shane combina l'irreparabile. Davanti ad un Hershel atterrito, stermina a furor di popolo tutti gli Zombie che aveva salvato. L'ultimo ad uscire è proprio Sophia, le cui ricerche non si erano mai fermate. Tutti a guardare adesso, eh? E tu Shane, proprio tu, ora te ne stai li impalato? Dopo aver ucciso la maggior parte dei parenti del vecchio sotto i suoi occhi, appena compare uno dei tuoi che fai? Resti a guardare? Hai fatto veramente una cazzata Shane, e come sempre, alla fin fine, tutti voi parlate tanto ma le scelte più dure le deve fare sempre e solo una persona.
La situazione, prevedibilmente, precipita. E come poteva essere diversamente? Me lo spieghi Shane? Dopo questo gesto cosa ti aspettavi, che ti desse le chiavi del regno? E invece ci ha cacciati, idiota! Ora come vuoi procedere? Li ammazziamo tutti e ci prendiamo la loro fattoria? Non è finita... Si può riparare... Si può riparare... Rick va alla ricerca di Hershel e riesce a convincerlo a tornare alla fattoria, oltre a permettergli di restare. Se di questa follia una cosa buona c'è stata, è che Hershel finalmente ha visto Rick sotto una luce diversa, sotto la sua vera luce. Peccato sia il solo...
Da questa spedizione però non riescono ad uscirne senza portarsi alla fattoria un nuovo problema: un prigioniero. Ucciderlo è la cosa più ovvia, ci ha attaccati, ci voleva morti, è un nemico. Rick se ne rende conto ma non riesce ad accettarlo. La sua divisa non riesce a digerirlo. Niente da fare, decide di liberarlo. Il gruppo si estranea da questa decisione, tanto al gruppo che importa? Finchè sta bene, finchè sceglie qualcuno per loro... Tutti tranne uno, ovviamente. Shane, andato con Rick ad abbandonare il prigioniero, decide di non permetterglielo e prova ad ucciderlo. Quando lo sceriffo glielo impedisce, prova ad uccidere Rick. Il risultato è Shane circondato dagli Zombie mentre Rick ed il prigioniero si allontanano in auto. Problema Shane risolto per sempre sembra sussurrargli all'orecchio la voce di Lori. Ma Rick non è Shane, così torna indietro a salvarlo, sperando che questo sia bastato a sitemare i ruoli. E pur sempre un suo amico, è pur sempre uno del gruppo... Non si abbandona nessuno...
Nel mezzo anche Carl si somma al peso sulle spalle di Rick. Sempre più insensibile, sempre più lontano dal padre, sempre più vicino a Shane... Il quale ovviamente non manca di rinfacciarglielo ogni volta che si presenta l'occasione. Ma non c'è tempo. Il dilemma del prigioniero viene intanto risolto con una votazione chiesta a gran voce da Dale e concessa da Rick, il quale in questo momento sembra sopraffatto dalla mole di responsabilità accollatagli ed accoglie l'aiuto offerto dal compagno.
La sentenza sarà morte, ma l'unica vittima sarà proprio Dale, il quale attaccato da uno Zombie viene ferito gravemente. L'unica cosa possibile da fare è porre fine alle sue sofferenze. Rick si appresta a farlo, chi altri se non lui? Come sempre quando tutto diventa difficile è solo una la mano che deve risolvere la questione: quella di Rick. Eppure questa volta la sua mano vacilla, questa volta, quest'unica volta, Rick non riesce a farlo. Tornando alla metafora della bilancia è emblematico come questa esitazioni capiti proprio con Dale. Alla fine qualcun'altro lo farà per lui, qualcuno che è sempre rimasto esterno agli equilibri del gruppo e che ora che la bilancia sta per sgretolarsi è pronto al passaggio di consegne per aiutarlo a trovare un nuovo equilibrio: Daryl.
Shane nel frattempo, fomentato da un’incoerente Lori, sembra non aver capito la lezione e quando Rick se ne accorge è troppo tardi. Shane infatti, inscenando la fuga del prigioniero, fa in modo di trovarsi solo con Rick per ucciderlo, prendersi il comando, prendersi la sua famiglia. Rick è distrutto, non tanto per la situazione quanto per il tradimento dell'amico. Messo alle strette lo uccide davanti agli occhi del figlio, il quale, sparando al cadavere rianimato, sembra sancire a titolo definitivo il ruolo di padre a Rick. Con la morte di Shane, preceduta dalla morte di Dale, la bilancia è ormai distrutta. Rick, il perno che teneva l'equilibrio, è privo dei suoi contrappesi. La fattoria è presa d'assalto, tutti si sparpagliano per fuggire e Rick riesce a portare via Carl. Ma quello che abbandona la fattoria, altro sogno infranto, è un Rick diverso rispetto a quello che vi aveva messo piede.
Carl è qui con me, è arrivata anche Lori. Ci sono anche gli altri? Meglio. Ci sono tutti? Non importa. Ora è per loro che non c'è più tempo. Le cose sono cambiate. Vi ho dato tutto quello che potevo senza chiedere mai niente, ho fatto in modo che poteste credere in qualcosa, qualcosa in cui io ancora credo ed andrò a prendermelo, ovunque esso sia. Ho dovuto sparare al mio migliore amico per continuare ad inseguirlo. Ora sono qui, ho la mia famiglia. E voglio il tempo per tenermela. Si, ho ucciso Shane e si, Lori, non mi interessa come reagisci. Sono stufo di questo, vi ho dato tutto e non siete riusciti non dico a tenervelo, ma almeno a vederlo. Ora basta. E sapete che c'è? Prendetevi un po di peso anche voi adesso. Siamo tutti infetti, vi piaccia o no. Tristi? Era ora che lo foste anche voi. Ora è finita l'era dei fallimenti, ora si fa a modo mio perchè è questo che vi serve.
Questa non è più una democrazia.
"Noi non uccidiamo i vivi.."