Disponibili da ieri in tutte le fumetterie due attesi volumi di The Walking Dead: il numero 12 della serie regolare, che comprende gli albetti dal 67 al 72 dell'edizione statunitense (che di recente ha visto l'uscita del nr.100), ed il primo volume sulle cover della serie (i primi 50 numeri degli albi, i volumi, gli omnibus).
Una breve analisi senza spoilerare nulla:
- nel volume 12, Vivere in mezzo a loro, il nostro gruppo di sopravvissuti perderà e riacquisterà speranze come una banderuola al vento; pochi Zombie, ma tanti cambiamenti che potrebbero rivelarci come il gruppo sia talmente stato forgiato dagli eventi da risultare una comunità fin troppo chiusa. Curioso notare come il racconto di uno dei sopravvissuti faccia riferimento ad una storia che ricorda molto da vicino i recenti eventi dovuti ai sali da bagno.
- per quanto riguarda il primo volume de "le copertine" c'è poco da dire, vi troviamo non solo le cover a colori, ma anche bozze e disegni preparatori (didascalie e note, di Kirkman, Moore o Adlard spiegano la genesi di ogni tavola). Chiude il volume una mini-storia autoconclusiva, 6 pagine, che ci racconta uno spaccato di vita di Morgan Jones e di suo figlio Duane (la famiglia che ha salvato Rick nel primo volume); anche qui niente Zombie, ma un approfondimento sui finti problemi di chi cerca ancora di mantenere una parvenza di normalità (per la cronaca: la storia dovrebbe essere ambientata parallelamente a quanto letto nel volume 2).
Una breve analisi senza spoilerare nulla:
- nel volume 12, Vivere in mezzo a loro, il nostro gruppo di sopravvissuti perderà e riacquisterà speranze come una banderuola al vento; pochi Zombie, ma tanti cambiamenti che potrebbero rivelarci come il gruppo sia talmente stato forgiato dagli eventi da risultare una comunità fin troppo chiusa. Curioso notare come il racconto di uno dei sopravvissuti faccia riferimento ad una storia che ricorda molto da vicino i recenti eventi dovuti ai sali da bagno.
- per quanto riguarda il primo volume de "le copertine" c'è poco da dire, vi troviamo non solo le cover a colori, ma anche bozze e disegni preparatori (didascalie e note, di Kirkman, Moore o Adlard spiegano la genesi di ogni tavola). Chiude il volume una mini-storia autoconclusiva, 6 pagine, che ci racconta uno spaccato di vita di Morgan Jones e di suo figlio Duane (la famiglia che ha salvato Rick nel primo volume); anche qui niente Zombie, ma un approfondimento sui finti problemi di chi cerca ancora di mantenere una parvenza di normalità (per la cronaca: la storia dovrebbe essere ambientata parallelamente a quanto letto nel volume 2).