Anche lo scrittore spagnolo Zafón nel suo ultimo libro Il prigioniero del cielo non rinuncia a far sognare uno dei personaggi chiave e proiettarlo in una scena gotica e ricca di Zombie. Scopriamone di più assieme...
Carlos Ruiz Zafón ha pubblicato con Mondadori L’ombra del vento (2004), divenuto immediatamente un caso letterario internazionale. Nel 2008, con Il gioco dell’angelo (Mondadori) è tornato all’universo del Cimitero dei Libri Dimenticati. Nel 2009 da Mondadori è uscito Marina, e nel 2010 Il Palazzo della Mezzanotte. Le sue opere sono tradotte in più di quaranta lingue e hanno conquistato numerosi premi e milioni di lettori nei cinque continenti.
Vediamo, infatti, ritornare il libraio Daniel e, in particolare, il suo amico Fermin, entrambi protagonisti de L'ombra del vento, qui alle prese con quella che sarà la sfida della loro vita e che li porterà nuovamente nel cuore del Cimitero dei Libri Dimenticati. Tutto ha inizio con una misteriosa dedica riportata all'interno di una copia de Il conte di Montecristo...
In un viaggio onirico di Fermin, l'autore ci coglie di sorpresa lanciandoci in un universo fatto di odori pestilenziali e morti viventi che tentano di afferrare il protagonista (l'autore non li chiama Zombie ma si fa capire benissimo). Bello slancio da parte dello scrittore, oramai c'è un contagio generale per riportare qualche porzione di letteratura zombesca nei propri libri.
Questo non significa che leggerete pagine e pagine di Zombie ...assolutamente... e tanto meno la trama è incentrata su questo aspetto (non preoccupatevi, non vi svelo nulla). In poche parole, se volete un'opera elucubrata del genere "ti mordo e diventi un non-morto" questo tomo non fa per voi. Se avete letto gli altri romanzi di Zafón allora cimentatevi nella pubblicazione.
La copertina del libro
Carlos Ruiz Zafón ha pubblicato con Mondadori L’ombra del vento (2004), divenuto immediatamente un caso letterario internazionale. Nel 2008, con Il gioco dell’angelo (Mondadori) è tornato all’universo del Cimitero dei Libri Dimenticati. Nel 2009 da Mondadori è uscito Marina, e nel 2010 Il Palazzo della Mezzanotte. Le sue opere sono tradotte in più di quaranta lingue e hanno conquistato numerosi premi e milioni di lettori nei cinque continenti.
Carlos Ruiz Zafón
Vediamo, infatti, ritornare il libraio Daniel e, in particolare, il suo amico Fermin, entrambi protagonisti de L'ombra del vento, qui alle prese con quella che sarà la sfida della loro vita e che li porterà nuovamente nel cuore del Cimitero dei Libri Dimenticati. Tutto ha inizio con una misteriosa dedica riportata all'interno di una copia de Il conte di Montecristo...
In un viaggio onirico di Fermin, l'autore ci coglie di sorpresa lanciandoci in un universo fatto di odori pestilenziali e morti viventi che tentano di afferrare il protagonista (l'autore non li chiama Zombie ma si fa capire benissimo). Bello slancio da parte dello scrittore, oramai c'è un contagio generale per riportare qualche porzione di letteratura zombesca nei propri libri.
Questo non significa che leggerete pagine e pagine di Zombie ...assolutamente... e tanto meno la trama è incentrata su questo aspetto (non preoccupatevi, non vi svelo nulla). In poche parole, se volete un'opera elucubrata del genere "ti mordo e diventi un non-morto" questo tomo non fa per voi. Se avete letto gli altri romanzi di Zafón allora cimentatevi nella pubblicazione.