Dead City è il primo capitolo del ciclo Dead World, dell'americano Joe McKinney, a cui fanno seguito Apocalypse Of The Dead, Fleash Eaters e Mutated. Se volte sapere come parte questa saga di libri Zombie, che tipo di non-morti popolano le sue pagine e tutti i vari dettagli, non vi resta che continuare a leggere. Già, la recensione è dopo il salto.
Iniziamo la recensione dall'ambientazione della storia, che si svolge a San Antonio, scossa per i cinque devastanti uragani che hanno flagellato il Texas e sprofondato la vicina Houston sotto metri d'acqua. Il protagonista di Dead City è il poliziotto Eddie Hudson, sposato con April e da poco padre del piccolo Edward. Con l’esigenza di far quadrare i conti, accetta molti turni di notte; durante uno di questi, viene chiamato con il collega Chris a sedare quella che sembra una semplice rissa tra ubriachi...
Il protagonista non è solo (non lo si è mai nel post-outbreak); scampato miracolosamente al primo assalto Zombie, trova rifugio in una scuola elementare, dove incontra prima Ken Stoler, professore di scienze e amministratore di un sito web sui morti viventi, e poi l’avventato collega Marcus Acosta, che lo accompagneranno nel pericoloso viaggio verso casa…
Gli Zombie di Dead City sono i "classici romeriani", lenti e stupidi ma decisamente letali in gruppo, anche se McKinney pone un'interessante variante sul loro stato di "non morti", che susciterà alcuni interrogativi morali su quale trattamento riservare loro. Almeno teoricamente. Il romanzo è infatti una summa di tutti i cliché del genere e quando Eddie si troverà davanti ad uno Zombie non si farà alcuno scrupolo a centrarlo in mezzo agli occhi.
Tutta la storia ruota intorno al suo tentativo di sopravvivere e ricongiungersi a moglie e figlio, facendosi spazio in mezzo alle disastrate strade cittadine tra non morti (tanti) e sopravvissuti (pochi), diviso fra i suoi doveri di tutore dell’ordine e l’urgenza di salvare la sua famiglia. Nonostante le ripetitive descrizioni di una San Antonio in preda al caos siano alquanto noiose, la tensione si mantiene su livelli più che accettabili sebbene, comunque, la trama risulti piuttosto prevedibile. L’introspezione psicologica è limitata e lo spessore dei comprimari è minimo e si può leggere come una sorta di prova in vista del più complesso seguito, Apocalypse Of The Dead.
Ringraziando il nostro lettore Hyde75, che ha curato la recensione, ricordiamo che il romanzo (in lingua originale) è disponibile in formato digitale su Amazon per pochi euro, e non presenta grosse difficoltà per chiunque abbia una discreta padronanza della lingua inglese.
Iniziamo la recensione dall'ambientazione della storia, che si svolge a San Antonio, scossa per i cinque devastanti uragani che hanno flagellato il Texas e sprofondato la vicina Houston sotto metri d'acqua. Il protagonista di Dead City è il poliziotto Eddie Hudson, sposato con April e da poco padre del piccolo Edward. Con l’esigenza di far quadrare i conti, accetta molti turni di notte; durante uno di questi, viene chiamato con il collega Chris a sedare quella che sembra una semplice rissa tra ubriachi...
Il protagonista non è solo (non lo si è mai nel post-outbreak); scampato miracolosamente al primo assalto Zombie, trova rifugio in una scuola elementare, dove incontra prima Ken Stoler, professore di scienze e amministratore di un sito web sui morti viventi, e poi l’avventato collega Marcus Acosta, che lo accompagneranno nel pericoloso viaggio verso casa…
Gli Zombie di Dead City sono i "classici romeriani", lenti e stupidi ma decisamente letali in gruppo, anche se McKinney pone un'interessante variante sul loro stato di "non morti", che susciterà alcuni interrogativi morali su quale trattamento riservare loro. Almeno teoricamente. Il romanzo è infatti una summa di tutti i cliché del genere e quando Eddie si troverà davanti ad uno Zombie non si farà alcuno scrupolo a centrarlo in mezzo agli occhi.
Tutta la storia ruota intorno al suo tentativo di sopravvivere e ricongiungersi a moglie e figlio, facendosi spazio in mezzo alle disastrate strade cittadine tra non morti (tanti) e sopravvissuti (pochi), diviso fra i suoi doveri di tutore dell’ordine e l’urgenza di salvare la sua famiglia. Nonostante le ripetitive descrizioni di una San Antonio in preda al caos siano alquanto noiose, la tensione si mantiene su livelli più che accettabili sebbene, comunque, la trama risulti piuttosto prevedibile. L’introspezione psicologica è limitata e lo spessore dei comprimari è minimo e si può leggere come una sorta di prova in vista del più complesso seguito, Apocalypse Of The Dead.
Ringraziando il nostro lettore Hyde75, che ha curato la recensione, ricordiamo che il romanzo (in lingua originale) è disponibile in formato digitale su Amazon per pochi euro, e non presenta grosse difficoltà per chiunque abbia una discreta padronanza della lingua inglese.