Il secondo volume delle “Cronache di Benny Imura” è approdato in libreria all'interno della collana Odissea Zombie della Delos Books. Sarà all'altezza del precedente o non reggerà il confronto? Continuate a leggere per scoprirlo!
Per chi si avvicinasse ora alla serie di Jonathan Maberry (autore anche di Patient Zero) consigliamo la lettura del primo libro del ciclo Rot&Ruin.
Dust & Decay si rivela da subito un buon libro a tema Zombie e non si dovrà attendere troppo prima di trovarsi immersi in una situazione di pericolo (che non sarà certo l'unica). Rispetto al precedente volume, che comunque doveva introdurre il lettore nel mondo devastato dalla piaga non-morta creato da Maberry, gli Zombie sono più presenti e, nonostante non manchi lo strano senso di rispetto verso di loro nutrito dai fratelli Imura (e non solo), questa volta i cadaverelli affamati paiono ancora più letali! Ottima la soluzione trovata dall'autore per rinfrescarci la memoria sul background: il diario di Nix, intervallandosi ai capitoli, distillerà informazioni su vivi e non-morti meglio di ogni riassunto.
Ovviamente in ogni storia Zombie che si rispetti non mancano le malvagità umane a complicare il tutto; proprio questo aspetto permette all'autore di ricreare una storia capace di trasformare Dust & Decay in una sorta di racconto western con faide famigliari, eroi, malviventi e sfide all'ultimo sangue. La certezza è comunque una sola: nel regno di Rot&Ruin è facilissimo morire e le proprie capacità possono far poco quando ci si imbatte in un avversario più forte.
Come accennato poco sopra non mancano le considerazioni sulla vita e sulla (non)morte che paiono essere ormai un tratto distintivo dell'opera di Maberry; rimane comunque sempre un piacere leggere un racconto in grado di far riflettere e non solo di intrattenere. A tal proposito voglio condividere con voi un pensiero di Tom Imura, una frase forse banale che però merita attenzione:
Se vi è piaciuto Rot&Ruin questo volume è un acquisto obbligato; se ancora non conoscete la serie procuratevi entrambi il libri, siamo certi che non ve ne pentirete! Ora non ci resta che attendere il prossimo volume (Flesh & Bone) per trovare risposta ad alcuni interrogativi sollevati nel racconto.
Per chi si avvicinasse ora alla serie di Jonathan Maberry (autore anche di Patient Zero) consigliamo la lettura del primo libro del ciclo Rot&Ruin.
Dust & Decay si rivela da subito un buon libro a tema Zombie e non si dovrà attendere troppo prima di trovarsi immersi in una situazione di pericolo (che non sarà certo l'unica). Rispetto al precedente volume, che comunque doveva introdurre il lettore nel mondo devastato dalla piaga non-morta creato da Maberry, gli Zombie sono più presenti e, nonostante non manchi lo strano senso di rispetto verso di loro nutrito dai fratelli Imura (e non solo), questa volta i cadaverelli affamati paiono ancora più letali! Ottima la soluzione trovata dall'autore per rinfrescarci la memoria sul background: il diario di Nix, intervallandosi ai capitoli, distillerà informazioni su vivi e non-morti meglio di ogni riassunto.
Ovviamente in ogni storia Zombie che si rispetti non mancano le malvagità umane a complicare il tutto; proprio questo aspetto permette all'autore di ricreare una storia capace di trasformare Dust & Decay in una sorta di racconto western con faide famigliari, eroi, malviventi e sfide all'ultimo sangue. La certezza è comunque una sola: nel regno di Rot&Ruin è facilissimo morire e le proprie capacità possono far poco quando ci si imbatte in un avversario più forte.
Come accennato poco sopra non mancano le considerazioni sulla vita e sulla (non)morte che paiono essere ormai un tratto distintivo dell'opera di Maberry; rimane comunque sempre un piacere leggere un racconto in grado di far riflettere e non solo di intrattenere. A tal proposito voglio condividere con voi un pensiero di Tom Imura, una frase forse banale che però merita attenzione:
I muri, le città, le regole e la vita di tutti i giorni non fanno di noi delle persone civili. E' solo organizzazione. Il senso civile vive nei nostri cuori e nelle nostre teste. C'è o non c'è.Che dire d'altro? Nulla, perchè il rischio di spoiler è sempre in agguato quando si ha di fronte un volume che incalza il lettore con un'azione serrata, continui cambi di location e tanti nuovi personaggi che hanno fatto della loro stranezza un'arma per resistere in una terra di nessuno popolata da non-morti antropofagi.
Se vi è piaciuto Rot&Ruin questo volume è un acquisto obbligato; se ancora non conoscete la serie procuratevi entrambi il libri, siamo certi che non ve ne pentirete! Ora non ci resta che attendere il prossimo volume (Flesh & Bone) per trovare risposta ad alcuni interrogativi sollevati nel racconto.