Fa sempre piacere vedere che, anche in un genere "infetto" come quello degli Zombie, c'è qualcuno che prova a differenziarsi dalle consuete produzioni viste e ri-viste... è il caso di Exit Humanity, coraggioso Zombie-western di John Geddes che di sicuro merita la vostra attenzione. Se volete saperne di più, la recensione è dopo il salto.
Scritto e diretto da John Geddes, che appare anche nel film, Exit Humanity (di cui vi avevamo parlato in questi 3 post) si è aggiudicato il premio Grand Jury al Little Rock Film Festival. E un motivo ci sarà. Il film è ambientato in Tennessee nel 1871, alla fine della guerra di secessione, ed è narrato, sotto forma di capitoli, da Malcom Young, un discendente di Edward Young (Mark Gibson), il protagonista, del quale conserva il diario.
Edward, ex soldato sudista, trova la casa infestata dagli Zombie di ritorno da una battuta di caccia e, dopo aver abbattuto la moglie non-morta, parte alla ricerca del disperso figlio Adam. Lungo il suo peregrinare, stanco, affamato e circondato dai non-morti, incontra Isaac (Adam Seybold) il quale lo prega di salvare la sorella Emma (Jordan Hayes) dal perfido Generale Williams (Bill Moseley, già visto in Dead Air) che vuole costruire un nuovo mondo cercando una cura al virus Zombie, compiendo esperimenti sugli esseri umani.
In questa sorta di Zombie-western, spicca l’ottima prova degli attori, in particolare di Mark Gibson, la cui disperazione è quasi palpabile e della "strega buona" Eve (Dee Wallace, anche in The Lord of Salem di Rob Zombie). Menzione d’obbligo per la fotografia di Brendam Uegama e per il make-up dei fratelli Derushie, i cui Zombie dimostrano una più che discreta fattura. Graffianti e originali gli spezzoni di animazione inseriti di tanto in tanto come raccordo tra le scene del film. Saranno inoltre soddisfatti coloro che cercano una spiegazione all'origine dell'outbreak per tutte le pellicole di genere...
Ciò non basta però per far gridare al capolavoro. Il film risulta troppo circoscritto nell'ambientazione, seppur splendido. Il ritmo è oltremodo lento e si fa fatica a pensare di rivederlo una volta terminato. Inoltre, il "cattivo di turno" non solo è appena abbozzato, ma anche poco credibile nelle sue motivazioni rispetto al contesto in cui si trova e nelle effettive possibilità di realizzare i suoi piani (seguito com'è solo da un pugno di uomini, più adatti per il brigantaggio che per costruire un nuovo mondo).
Il risultato ottenuto in relazione al budget risicato ne fanno un film meritevole di essere visto, ma l'oscillare tra il western e l'horror riesce a non farlo eccellere in nessuno dei due generi, ma di certo non ne sconsigliamo la visione. Prima di lasciarvi al trailer ed alla scheda del film, ringraziamo il nostro lettore Hyde75 per la nuova recensione inviataci.
Il trailer di Exit Humanity
Scheda del film:
Scritto e diretto da John Geddes, che appare anche nel film, Exit Humanity (di cui vi avevamo parlato in questi 3 post) si è aggiudicato il premio Grand Jury al Little Rock Film Festival. E un motivo ci sarà. Il film è ambientato in Tennessee nel 1871, alla fine della guerra di secessione, ed è narrato, sotto forma di capitoli, da Malcom Young, un discendente di Edward Young (Mark Gibson), il protagonista, del quale conserva il diario.
Edward, ex soldato sudista, trova la casa infestata dagli Zombie di ritorno da una battuta di caccia e, dopo aver abbattuto la moglie non-morta, parte alla ricerca del disperso figlio Adam. Lungo il suo peregrinare, stanco, affamato e circondato dai non-morti, incontra Isaac (Adam Seybold) il quale lo prega di salvare la sorella Emma (Jordan Hayes) dal perfido Generale Williams (Bill Moseley, già visto in Dead Air) che vuole costruire un nuovo mondo cercando una cura al virus Zombie, compiendo esperimenti sugli esseri umani.
In questa sorta di Zombie-western, spicca l’ottima prova degli attori, in particolare di Mark Gibson, la cui disperazione è quasi palpabile e della "strega buona" Eve (Dee Wallace, anche in The Lord of Salem di Rob Zombie). Menzione d’obbligo per la fotografia di Brendam Uegama e per il make-up dei fratelli Derushie, i cui Zombie dimostrano una più che discreta fattura. Graffianti e originali gli spezzoni di animazione inseriti di tanto in tanto come raccordo tra le scene del film. Saranno inoltre soddisfatti coloro che cercano una spiegazione all'origine dell'outbreak per tutte le pellicole di genere...
Ciò non basta però per far gridare al capolavoro. Il film risulta troppo circoscritto nell'ambientazione, seppur splendido. Il ritmo è oltremodo lento e si fa fatica a pensare di rivederlo una volta terminato. Inoltre, il "cattivo di turno" non solo è appena abbozzato, ma anche poco credibile nelle sue motivazioni rispetto al contesto in cui si trova e nelle effettive possibilità di realizzare i suoi piani (seguito com'è solo da un pugno di uomini, più adatti per il brigantaggio che per costruire un nuovo mondo).
Il risultato ottenuto in relazione al budget risicato ne fanno un film meritevole di essere visto, ma l'oscillare tra il western e l'horror riesce a non farlo eccellere in nessuno dei due generi, ma di certo non ne sconsigliamo la visione. Prima di lasciarvi al trailer ed alla scheda del film, ringraziamo il nostro lettore Hyde75 per la nuova recensione inviataci.
Il trailer di Exit Humanity
Scheda del film:
Titolo originale: Exit Humanity Paese: Canada Anno: 2011 Regia: John Geddes Produttore: John Geddes, Jesse T.Cook, Matt Wiele Sceneggiatura: John Geddes Cast principale: Mark Gibbons, Jordan Hayes, Dee Wallace, Bill Moseley, Stephen McHattie Durata: 114 Voto: 7,5/10 Classificazione Zombie: Tipologia: non-morti |