Ero in crisi d'astinenza, lo confesso... Le pause invernali delle serie tv le considero sciagure maggiori degli Outbreak! Ma ora finalmente The Walking Dead è tornato... Ma è stata una ripartenza all'altezza? Ha superato le aspettative o questo episodio non è ancora uscito dalla letargia di questo inverno?
Bentornati al nostro ...diteci la vostra, il consueto appuntamento del dopo The Walking Dead per commentare assieme le puntate della nostra serie TV preferita. L'analisi di quest'ultima puntata, Fratello, dopo il salto...
La scorsa stagione si era conclusa col botto, non c'è che dire... Un assalto al fortino da parte dei nostri per riprendersi Glenn e compagna, un nuovo gruppo entrato nella prigione, la furia vendicatrice di Michonne, la cattura di Daryl e la conseguente "rimpatriata" col fratello, decisamente poco amichevole... Molta carne al fuoco, ma questo è il passato, veniamo invece al presente...
...ed il presente è: rivolta.
La puntata si apre dove la storia si era fermata, fratello contro fratello. Uno spietato Governatore deciso a cercare vendetta (per le perdite subite nell'attacco o per le sue perdite personali?) nel modo peggiore, due capri espiatori l'uno contro l'altro, per giunta fratelli, in un combattimento all'ultimo sangue. In palio la propria vita. Merle sembra non farselo ripetere due volte, ma dietro i suoi attacchi a Daryl sembra esserci un piano (più teorico che pratico!) per sfuggire con lui da questa mattanza.
Rivolta.
Uno sparo rompe il silenzio, in questo dramma la parte del gruppo di Rick non è ancora finita. Sceriffo una volta, sceriffo per sempre, non si abbandona indietro nessuno. E' il caos. I fratelli Dixon riescono a fuggire insieme a Rick e compagni mentre dietro una cortina fumogena gli Zombie penetrano nella città fortezza. Dal fumo si erge una figura, è il Governatore. Gente che fugge sullo sfondo mentre la figura resta, in una calma raggelante, a guardare i suoi assalitori scomparire. E' lo sguardo di chi sta pregustando una vendetta? E' lo sguardo di qualcuno che non ha ancora giocato tutte le sue carte? O è solo una lucida follia? Tutto ciò che so, è che siamo appena alla sigla iniziale, non male!
E' ormai sorto il sole quando il gruppo capitanato da Rick si riunisce a Glenn e Michonne, rimasti indietro a causa degli acciacchi subiti durante la prima irruzione, che già torniamo alla parola chiave di questa puntata. Non appena Glenn vede scendere dall'auto Merle, la situazione precipita. E' uno stallo alla messicana dove ognuno cerca di attaccare l'altro, Merle il torturatore, Michonne la traditrice, Daryl in mezzo che cerca di fare da paciere col fratello alle sue spalle che getta benzina sul fuoco. Un Rick quanto mai insicuro. Sa di non poter portare con se Merle, sa di non potersi permettere di perdere Daryl, sa che una soluzione non esiste. La conclusione è scontata. Merle non può seguire il gruppo, Daryl non può che seguire il fratello. Michonne resta, ma a tempo determinato. Glenn da di matto, volano accuse pesanti che vanno a posarsi su una schiena, quella di Rick, che già pare fin troppo affaticata.
Rivolta.
Nelle due comunità la musica non cambia di una virgola. In carcere i nuovi arrivati sono in attesa del ritorno di Rick per conoscere il loro destino, ma non tutti all'interno di quel gruppo sembrano ben disposti ad attendere colui che, con tutta probabilità, li butterà fuori dal carcere. Nascono i primi dissensi interni, le prime proposte di rivolta, per il momento sedate. In città invece la situazione non è tanto velata... La gente è in subbuglio, ammassata alle porte e del tutto intenzionata a fuggire da quel luogo che si è rivelato non essere poi tanto sicuro come avevano creduto (e credete che fuori sia meglio?).
Ma la domanda che sorge è un'altra, il Governatore dov'è? Per il momento è Andrea a prendersi carico delle sue responsabilità, ma il carisma sembra decisamente non essere lo stesso. La situazione tra i civili e le guardie armate è sul punto di degenerare, placata solo dalla comparsa di alcuni azzannatori, che interrompono il discorso. Torna il silenzio, una persona è stata morsa. Gli Zombie vengono eliminati in un attimo, ma nessuno sembra volersi prendere la responsabilità del poveraccio steso per terra che disperatamente chiede aiuto. Una situazione che ricorda da vicino il ritrovamento della piccola Sophia nella seconda stagione e che si risolve quasi nello stesso modo. E' il Governatore che, senza dire una parola, esce dalla sua abitazione, uccide il malcapitato e senza degnare nessuno di uno sguardo ritorna da dov'era venuto. Le due comunità, prima tanto differenti, sembrano in questo momento avere qualcosa in comune.
Rivolta.
Andrea cerca di far ragionare il Governatore, ma ormai sembra tardi. Qualcosa in lui si è spezzato. Questa utopica comunità non ha più importanza, questa gente, questo sogno... è arrivato per loro il momento di arrangiarsi, il Governatore abdica. Inutili sono le parole di Andrea e del suo vice, ormai nel suo occhio si può leggere solo una cosa, e non sembra essere molto bella. Così ancora una volta Andrea si prende carico di rassicurare la gente, ancora più spaventata dal comportamento del suo leader, ma per quanto riuscirà a mantenere la calma in città?
Sull'altro fronte invece, le violenze subite da Glenn e Maggie sembrano averli feriti molto più a livello psicologico che sul piano fisico, al punto da creare forti tensioni tra i due. Poco distanti, la figlia più giovane di Hershel e Carol, sono le uniche a dire apertamente ciò che tutti un po' pensano in questo momento: senza Daryl questo gruppo è diventato debole. Ed in effetti, puntata dopo puntata, il gruppo si ritrova ad essere composto quasi esclusivamente da donne, anziani e bambini. Fortuna che ci sono i nuovi arrivati... anzi no.
Rick infatti ha preso la sua decisione, ed è no. Non possono restare. Non c'è più posto per la fiducia nei vivi... ogni volta che vi ha avuto a che fare è sempre stata la stessa storia. Persone che uccidono persone. E non è più disposto a pagarne le conseguenze. Ma anche in questo caso, come avvenuto con Andrea, Hershel prende in mano la situazione e, per la prima volta, si trova costretto ad andare contro Rick. Il gruppo ha bisogno di nuove persone, ma ciò che è più importante, il gruppo ha bisogno di fidarsi di altre persone, ha assoluto bisogno di recuperare quell'umanità che giorno dopo giorno ha completamente perso.
Rivolta.
La cosa peggiore è che di tutto questo Rick si rende conto. Guarda gli occhi di suo figlio e vede cosa sta diventando. Guarda sua figlia e non vede un futuro. Guarda il suo gruppo diminuire giorno dopo giorno. E tutto il peso di queste conseguenze è derivato dalle sue decisioni, dalle sue azioni. Ma ciò che è peggio, è il sapere che tutte queste sono state giuste e non potersene nemmeno pentire, ma solo subirne il peso. E questa situazione dura da troppo tempo, ormai. E le sue perdite sono state troppo grandi. Tutto si è accumulato, giorno dopo giorno. Piccole crepe che tutti hanno ignorato perché Rick non poteva essere sostituito. Ma ora la crepa sembra infine essere divenuta una voragine e forse è arrivato il momento di pagarne il prezzo. Una figura lo osserva dalla balaustra del piano superiore. E' un fantasma, il più grande dei suoi fantasmi, ed è li per lui.
E' l'ultima rivolta.
E' la più pericolosa.
E' quella che sta per svolgersi nella sua mente.
Bentornati al nostro ...diteci la vostra, il consueto appuntamento del dopo The Walking Dead per commentare assieme le puntate della nostra serie TV preferita. L'analisi di quest'ultima puntata, Fratello, dopo il salto...
La scorsa stagione si era conclusa col botto, non c'è che dire... Un assalto al fortino da parte dei nostri per riprendersi Glenn e compagna, un nuovo gruppo entrato nella prigione, la furia vendicatrice di Michonne, la cattura di Daryl e la conseguente "rimpatriata" col fratello, decisamente poco amichevole... Molta carne al fuoco, ma questo è il passato, veniamo invece al presente...
...ed il presente è: rivolta.
La puntata si apre dove la storia si era fermata, fratello contro fratello. Uno spietato Governatore deciso a cercare vendetta (per le perdite subite nell'attacco o per le sue perdite personali?) nel modo peggiore, due capri espiatori l'uno contro l'altro, per giunta fratelli, in un combattimento all'ultimo sangue. In palio la propria vita. Merle sembra non farselo ripetere due volte, ma dietro i suoi attacchi a Daryl sembra esserci un piano (più teorico che pratico!) per sfuggire con lui da questa mattanza.
Rivolta.
Uno sparo rompe il silenzio, in questo dramma la parte del gruppo di Rick non è ancora finita. Sceriffo una volta, sceriffo per sempre, non si abbandona indietro nessuno. E' il caos. I fratelli Dixon riescono a fuggire insieme a Rick e compagni mentre dietro una cortina fumogena gli Zombie penetrano nella città fortezza. Dal fumo si erge una figura, è il Governatore. Gente che fugge sullo sfondo mentre la figura resta, in una calma raggelante, a guardare i suoi assalitori scomparire. E' lo sguardo di chi sta pregustando una vendetta? E' lo sguardo di qualcuno che non ha ancora giocato tutte le sue carte? O è solo una lucida follia? Tutto ciò che so, è che siamo appena alla sigla iniziale, non male!
E' ormai sorto il sole quando il gruppo capitanato da Rick si riunisce a Glenn e Michonne, rimasti indietro a causa degli acciacchi subiti durante la prima irruzione, che già torniamo alla parola chiave di questa puntata. Non appena Glenn vede scendere dall'auto Merle, la situazione precipita. E' uno stallo alla messicana dove ognuno cerca di attaccare l'altro, Merle il torturatore, Michonne la traditrice, Daryl in mezzo che cerca di fare da paciere col fratello alle sue spalle che getta benzina sul fuoco. Un Rick quanto mai insicuro. Sa di non poter portare con se Merle, sa di non potersi permettere di perdere Daryl, sa che una soluzione non esiste. La conclusione è scontata. Merle non può seguire il gruppo, Daryl non può che seguire il fratello. Michonne resta, ma a tempo determinato. Glenn da di matto, volano accuse pesanti che vanno a posarsi su una schiena, quella di Rick, che già pare fin troppo affaticata.
Rivolta.
Nelle due comunità la musica non cambia di una virgola. In carcere i nuovi arrivati sono in attesa del ritorno di Rick per conoscere il loro destino, ma non tutti all'interno di quel gruppo sembrano ben disposti ad attendere colui che, con tutta probabilità, li butterà fuori dal carcere. Nascono i primi dissensi interni, le prime proposte di rivolta, per il momento sedate. In città invece la situazione non è tanto velata... La gente è in subbuglio, ammassata alle porte e del tutto intenzionata a fuggire da quel luogo che si è rivelato non essere poi tanto sicuro come avevano creduto (e credete che fuori sia meglio?).
Ma la domanda che sorge è un'altra, il Governatore dov'è? Per il momento è Andrea a prendersi carico delle sue responsabilità, ma il carisma sembra decisamente non essere lo stesso. La situazione tra i civili e le guardie armate è sul punto di degenerare, placata solo dalla comparsa di alcuni azzannatori, che interrompono il discorso. Torna il silenzio, una persona è stata morsa. Gli Zombie vengono eliminati in un attimo, ma nessuno sembra volersi prendere la responsabilità del poveraccio steso per terra che disperatamente chiede aiuto. Una situazione che ricorda da vicino il ritrovamento della piccola Sophia nella seconda stagione e che si risolve quasi nello stesso modo. E' il Governatore che, senza dire una parola, esce dalla sua abitazione, uccide il malcapitato e senza degnare nessuno di uno sguardo ritorna da dov'era venuto. Le due comunità, prima tanto differenti, sembrano in questo momento avere qualcosa in comune.
Rivolta.
Andrea cerca di far ragionare il Governatore, ma ormai sembra tardi. Qualcosa in lui si è spezzato. Questa utopica comunità non ha più importanza, questa gente, questo sogno... è arrivato per loro il momento di arrangiarsi, il Governatore abdica. Inutili sono le parole di Andrea e del suo vice, ormai nel suo occhio si può leggere solo una cosa, e non sembra essere molto bella. Così ancora una volta Andrea si prende carico di rassicurare la gente, ancora più spaventata dal comportamento del suo leader, ma per quanto riuscirà a mantenere la calma in città?
Sull'altro fronte invece, le violenze subite da Glenn e Maggie sembrano averli feriti molto più a livello psicologico che sul piano fisico, al punto da creare forti tensioni tra i due. Poco distanti, la figlia più giovane di Hershel e Carol, sono le uniche a dire apertamente ciò che tutti un po' pensano in questo momento: senza Daryl questo gruppo è diventato debole. Ed in effetti, puntata dopo puntata, il gruppo si ritrova ad essere composto quasi esclusivamente da donne, anziani e bambini. Fortuna che ci sono i nuovi arrivati... anzi no.
Rick infatti ha preso la sua decisione, ed è no. Non possono restare. Non c'è più posto per la fiducia nei vivi... ogni volta che vi ha avuto a che fare è sempre stata la stessa storia. Persone che uccidono persone. E non è più disposto a pagarne le conseguenze. Ma anche in questo caso, come avvenuto con Andrea, Hershel prende in mano la situazione e, per la prima volta, si trova costretto ad andare contro Rick. Il gruppo ha bisogno di nuove persone, ma ciò che è più importante, il gruppo ha bisogno di fidarsi di altre persone, ha assoluto bisogno di recuperare quell'umanità che giorno dopo giorno ha completamente perso.
Rivolta.
La cosa peggiore è che di tutto questo Rick si rende conto. Guarda gli occhi di suo figlio e vede cosa sta diventando. Guarda sua figlia e non vede un futuro. Guarda il suo gruppo diminuire giorno dopo giorno. E tutto il peso di queste conseguenze è derivato dalle sue decisioni, dalle sue azioni. Ma ciò che è peggio, è il sapere che tutte queste sono state giuste e non potersene nemmeno pentire, ma solo subirne il peso. E questa situazione dura da troppo tempo, ormai. E le sue perdite sono state troppo grandi. Tutto si è accumulato, giorno dopo giorno. Piccole crepe che tutti hanno ignorato perché Rick non poteva essere sostituito. Ma ora la crepa sembra infine essere divenuta una voragine e forse è arrivato il momento di pagarne il prezzo. Una figura lo osserva dalla balaustra del piano superiore. E' un fantasma, il più grande dei suoi fantasmi, ed è li per lui.
E' l'ultima rivolta.
E' la più pericolosa.
E' quella che sta per svolgersi nella sua mente.