L'invasione dei Morti Viventi (titolo originale del volume "21st Century Dead") è un'antologia Zombie recentemente pubblicata dalla Panini Books. Continuate a leggere se volete scoprire cosa ne pensiamo.
Recensire un'antologia è sempre difficile perchè la pluralità degli autori non permette di godere di uno stile e di una tematica organici. In precedentza altre due antologie tematiche sono state tradotte in italiano: Il ritorno degli Zombi (Mondadori, 1994) ed Il libro dei Morti Viventi (Bompiani, 2001) ed entrambe mi avevano un po' deluso a causa dei racconti non sempre di mio interesse (amo gli outbreak e la paura che solo degli Zombie antropofagi possono scatenare).
In questo L'invasione dei Morti Viventi le cose vanno meglio: se da un lato si possono trovare dei racconti un po' troppo "borderline", come ad esempio La Goccia di Stephen Susco (storia piacevole, ma che con gli Zombie c'entra poco) o Antiparallelogramma di Amber Benson (racconto futuristico ambientato in un mondo in cui lo "stato" di Zombie è ricercato artificialmente grazie all'uso di droghe, ma dove la tematica non-morta serve come ambientazione per una storia di affrancamento), dall'altro ci troviamo a leggere delle vere e proprie chicche, non necessariamente gore ma senza dubbio interessanti.
Cito tra quelli che più mi hanno colpito (il che non significa che gli altri mi abbiano fatto schifo): Jack e Jill (dell'ormai "certezza", in campo non-morto, Jonathan Maberry), una storia cruda che non risparmia nemmeno i più indifesi, Amore di madre (di John McIlveen) che racconta l'impegno di una mamma nella follia di un mondo post-Outbreak, Attenti al cane fantasma e al cucciolo (di Thomas E. Sniegoski) un moderno fantasy che vede l'attuale lotta di antiche forze della luce contro il pericolo della non-morte, Tic Boom: un boccone d'amore (di Kurt Sutter) che presenta la storia assurda di un indigesto ai morti viventi e del "suo" mondo (un'altra tipologia di umano non appetibile per gli Zombie la troviamo anche nel racconto di Maberry sopra citato) e Teneri come denti (di Stephanie Crawford e Duane Swierczynski) che tratta il tema, attuale grazie alla miniserie In The Flesh, della dura vita di una donna guarita dalla non-morte.
Conclusione: se amate i racconti brevi non lasciatevi scappare questa antologia, la migliore finora giunta in Italia, ma se siete in cerca di un testo dedicato esclusivamente agli Zombie antropofagi di stampo romeriano sappiate che alcuni racconti potrebbero anche non piacervi.
L'invasione dei Morti Viventi - 21st Century Dead (cover a confronto)
Recensire un'antologia è sempre difficile perchè la pluralità degli autori non permette di godere di uno stile e di una tematica organici. In precedentza altre due antologie tematiche sono state tradotte in italiano: Il ritorno degli Zombi (Mondadori, 1994) ed Il libro dei Morti Viventi (Bompiani, 2001) ed entrambe mi avevano un po' deluso a causa dei racconti non sempre di mio interesse (amo gli outbreak e la paura che solo degli Zombie antropofagi possono scatenare).
In questo L'invasione dei Morti Viventi le cose vanno meglio: se da un lato si possono trovare dei racconti un po' troppo "borderline", come ad esempio La Goccia di Stephen Susco (storia piacevole, ma che con gli Zombie c'entra poco) o Antiparallelogramma di Amber Benson (racconto futuristico ambientato in un mondo in cui lo "stato" di Zombie è ricercato artificialmente grazie all'uso di droghe, ma dove la tematica non-morta serve come ambientazione per una storia di affrancamento), dall'altro ci troviamo a leggere delle vere e proprie chicche, non necessariamente gore ma senza dubbio interessanti.
Cito tra quelli che più mi hanno colpito (il che non significa che gli altri mi abbiano fatto schifo): Jack e Jill (dell'ormai "certezza", in campo non-morto, Jonathan Maberry), una storia cruda che non risparmia nemmeno i più indifesi, Amore di madre (di John McIlveen) che racconta l'impegno di una mamma nella follia di un mondo post-Outbreak, Attenti al cane fantasma e al cucciolo (di Thomas E. Sniegoski) un moderno fantasy che vede l'attuale lotta di antiche forze della luce contro il pericolo della non-morte, Tic Boom: un boccone d'amore (di Kurt Sutter) che presenta la storia assurda di un indigesto ai morti viventi e del "suo" mondo (un'altra tipologia di umano non appetibile per gli Zombie la troviamo anche nel racconto di Maberry sopra citato) e Teneri come denti (di Stephanie Crawford e Duane Swierczynski) che tratta il tema, attuale grazie alla miniserie In The Flesh, della dura vita di una donna guarita dalla non-morte.
Conclusione: se amate i racconti brevi non lasciatevi scappare questa antologia, la migliore finora giunta in Italia, ma se siete in cerca di un testo dedicato esclusivamente agli Zombie antropofagi di stampo romeriano sappiate che alcuni racconti potrebbero anche non piacervi.