Oltre l'Esilio, seguito di "Diario di un sopravvissuto agli Zombie" di J.L. Bourne, uscirà nelle librerie il giorno 25 Marzo. Grazie alla Multiplayer.it Edizioni siamo riusciti a leggerlo in anteprima e possiamo presentarvi, con 3 settimane di anticipo, la nostra recensione; come al solito, sempre che vi interessi il nostro parere, non vi basta che proseguire nella lettura per sapere cosa ne pensiamo!!
Il seguito di “Diario di un sopravvissuto agli Zombie” inizia esattamente dove ha termine il precedente libro. La storia del sopravvissuto senza nome, a cui da questo volume potremo riferirci usando il soprannome di “Kilroy”, ci racconta la vita di un vero antieroe: un uomo con pregi e debolezze, protagonista della storia che egli stesso sta annotando, che si ritrova a fare la cosa giusta spinto dai propri principi o perché messo alle strette dal volgere degli eventi.
La prima svolta, di una storia che poteva lasciar presagire uno stallo di un gruppo di sopravvissuti trincerati in una fortezza impenetrabile, si ha a causa del vizio che si conferma come tipico del protagonista: rischiare la vita per chi si trova in difficoltà! Gli eventi che seguiranno al suo primo salvataggio lo porteranno, suo malgrado, ad avere sulle proprie spalle delle responsabilità che solo pochi uomini possono sopportare senza lasciarsi consumare.
In “Oltre l’esilio” sopravvivere non basta più poiché, se non si vuole accelerare la scomparsa del genere umano, bisogna ricostruire una civiltà, strappando zone sicure ad un mondo ormai devastato dalla piaga Zombie.
Alcuni dubbi che colpivano l’eroico cronista, e noi lettori, nel precedente volume trovano ora delle risposte (scopriremo ad esempio se, e come, le armi usate contro i non-morti abbiano modificato la loro struttura), ma nuove, sconcertanti, rivelazioni aggiungono ulteriore mistero ad una storia che sembra sempre più espandersi nel tempo e nello spazio: chi si nasconde dietro al nome “Remote Six”? È possibile che studiando la causa dell’epidemia (sì, a differenza della maggioranza delle storie a tema Zombie, in questo volume J.L.Bourne ci anticipa come tutto ebbe inizio) si possa bloccare la piaga?
Il fatto che lo scrittore sia un militare, come il protagonista, rappresenta sia un pregio che un difetto: permette di riflettere su argomenti per “addetti ai lavori” che troppo spesso si danno per scontati (un veicolo militare di quanta manutenzione e personale necessita per essere operativo e non mettere a repentaglio la vita di chi lo usa?), ma porta, a volte, a descrizioni troppo tecniche e particolareggiate che potrebbero rallentare la lettura di un pubblico poco interessato a certe informazioni (l’esperienza della lettura non ne viene comunque danneggiata).
Gli Zombie in questo racconto sono sempre un’incognita per i personaggi, perché le regole del gioco sono cambiate molto velocemente dall’inizio dell’outbreak e sia i singoli Zombie che gli “sciami” costituiscono un pericolo variabile a seconda dell’area in cui ci si viene a trovare… oltre che della propria fortuna!
L’obiettivo di J.L.Bourne è quello di immergere il lettore nelle pagine di un vero e proprio diario, quindi scordatevi voci narranti che non siano quella del sopravvissuto e lunghe descrizioni di travagli interiori dei vari personaggi, tutto ciò che potrete leggere vi arriverà narrato direttamente in prima persona dalla penna del (s)fortunato Killroy, come se ne aveste trovato il diario durante un’esplorazione in cerca di provviste e armi tra le rovine di un mondo post-outbreak.
Conclusione: un libro interessante, che riesce sempre a proporre nuove situazioni e che sa centellinare le informazioni da dare al lettore spingendolo ad attendere, in trepidante attesa, il prossimo volume (che già si preannuncia epico e pieno di azione). Noi ci sentiamo di consigliarlo, a patto che abbiate letto il precedente libro!
Il seguito di “Diario di un sopravvissuto agli Zombie” inizia esattamente dove ha termine il precedente libro. La storia del sopravvissuto senza nome, a cui da questo volume potremo riferirci usando il soprannome di “Kilroy”, ci racconta la vita di un vero antieroe: un uomo con pregi e debolezze, protagonista della storia che egli stesso sta annotando, che si ritrova a fare la cosa giusta spinto dai propri principi o perché messo alle strette dal volgere degli eventi.
La prima svolta, di una storia che poteva lasciar presagire uno stallo di un gruppo di sopravvissuti trincerati in una fortezza impenetrabile, si ha a causa del vizio che si conferma come tipico del protagonista: rischiare la vita per chi si trova in difficoltà! Gli eventi che seguiranno al suo primo salvataggio lo porteranno, suo malgrado, ad avere sulle proprie spalle delle responsabilità che solo pochi uomini possono sopportare senza lasciarsi consumare.
In “Oltre l’esilio” sopravvivere non basta più poiché, se non si vuole accelerare la scomparsa del genere umano, bisogna ricostruire una civiltà, strappando zone sicure ad un mondo ormai devastato dalla piaga Zombie.
Alcuni dubbi che colpivano l’eroico cronista, e noi lettori, nel precedente volume trovano ora delle risposte (scopriremo ad esempio se, e come, le armi usate contro i non-morti abbiano modificato la loro struttura), ma nuove, sconcertanti, rivelazioni aggiungono ulteriore mistero ad una storia che sembra sempre più espandersi nel tempo e nello spazio: chi si nasconde dietro al nome “Remote Six”? È possibile che studiando la causa dell’epidemia (sì, a differenza della maggioranza delle storie a tema Zombie, in questo volume J.L.Bourne ci anticipa come tutto ebbe inizio) si possa bloccare la piaga?
Il fatto che lo scrittore sia un militare, come il protagonista, rappresenta sia un pregio che un difetto: permette di riflettere su argomenti per “addetti ai lavori” che troppo spesso si danno per scontati (un veicolo militare di quanta manutenzione e personale necessita per essere operativo e non mettere a repentaglio la vita di chi lo usa?), ma porta, a volte, a descrizioni troppo tecniche e particolareggiate che potrebbero rallentare la lettura di un pubblico poco interessato a certe informazioni (l’esperienza della lettura non ne viene comunque danneggiata).
Gli Zombie in questo racconto sono sempre un’incognita per i personaggi, perché le regole del gioco sono cambiate molto velocemente dall’inizio dell’outbreak e sia i singoli Zombie che gli “sciami” costituiscono un pericolo variabile a seconda dell’area in cui ci si viene a trovare… oltre che della propria fortuna!
L’obiettivo di J.L.Bourne è quello di immergere il lettore nelle pagine di un vero e proprio diario, quindi scordatevi voci narranti che non siano quella del sopravvissuto e lunghe descrizioni di travagli interiori dei vari personaggi, tutto ciò che potrete leggere vi arriverà narrato direttamente in prima persona dalla penna del (s)fortunato Killroy, come se ne aveste trovato il diario durante un’esplorazione in cerca di provviste e armi tra le rovine di un mondo post-outbreak.
Conclusione: un libro interessante, che riesce sempre a proporre nuove situazioni e che sa centellinare le informazioni da dare al lettore spingendolo ad attendere, in trepidante attesa, il prossimo volume (che già si preannuncia epico e pieno di azione). Noi ci sentiamo di consigliarlo, a patto che abbiate letto il precedente libro!