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5 marzo 2013

The Walking Dead 3x12: Ripulire ...diteci la vostra!

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Se l'ultima volta ero rimasto con molto amaro in bocca, in questa puntata le cose sono decisamente diverse... una puntata che non porta avanti di molto il grande computo delle cose ma che in compenso porta avanti il piano personale dei protagonisti, più un gradito ritorno!

Bentornati al nostro ...diteci la vostra, il consueto appuntamento del dopo The Walking Dead per commentare assieme le puntate della nostra serie TV preferita. L'analisi di quest'ultima puntata, Ripulire, dopo il salto...


Si direbbe quasi uno speciale, questa puntata, in quanto per tutta la durata abbiamo a che fare esclusivamente con tre personaggi: Rick, Carl e Michonne. Il tutto ha inizio in un'auto dove l'atmosfera è piuttosto pesante, la presenza di Michonne è ancora troppo "ingombrante" per potersi rilassare... è già da un po di tempo che il gruppo di Rick ha perso la fiducia nei vivi ed è piuttosto restio nell'accettare "nuovi membri". A rimarcare il tutto c'è un povero autostoppista che nello sconforto più totale viene bellamente lasciato a se stesso. No, non è più il gruppo di una volta...

Pochi metri più avanti, l'auto è costretta a fermarsi, ritrovandosi impantanata nei pressi di un blocco stradale. La non curanza con cui Rick si libererà degli Zombie presenti non fa che sottolineare quanto espresso precedentemente. Persino per l'innocenza non c'è più spazio, quando Carl esprime i suoi dubbi al padre... perchè Michonne è ancora con noi? Interessi comuni è la risposta. Ancora l'autostoppista in lontananza, abbandonato per la seconda volta a se stesso. Questa non è più umanità, questa è sopravvivenza. Che cosa ne è di ciò che eravate? Non c'è più spazio per il passato?


Passato, dicevamo, ed eccoci allora nel paese che un tempo era quello di Rick e Carl. Un paese ora decisamente diverso, muri ricoperti di scritte farneticanti, trappole disseminate ovunque ed un unico messaggio. Andatevene, qui non c'è più posto. Per voi o per la speranza? Alla disperata ricerca di armi per la guerra che incombe, i tre si addentrano comunque, per essere messi sotto scacco da un uomo che, a proposito di innocenza e speranza, verrà colpito a morte proprio da Carl. Ma quest'uomo non è morto e, sorpresa, è una vecchia conoscenza di Rick... è proprio quel Morgan conosciuto nella prima puntata della prima stagione di The Walking Dead.

Mmm... no, non esattamente quel Morgan. Quest'uomo è un folle, ed è colui che ha disseminato il paese di geniali quanto letali trappole. E' un uomo che oltre alla speranza, l'innocenza e la ragione ha perso molto di più. Ha perso suo figlio, ucciso dalla moglie che non ha avuto infine il coraggio di eliminare. Ha perso la voglia di vivere, spinto dall'ossessione di dover continuare a ripulire il suo paese. Ha perso se stesso.

Ma è in mezzo a questo tuffo nel passato, in un presente divenuto l'emblema di ciò che Rick è diventato, che riaffiora quell'umanità da troppo tempo ormai perduta.

Rick, che non vuole nuovamente abbandonare il suo amico...
Carl, che non è voluto venire in questa città per puro caso...
Michonne, che non vuole restare ancora una volta sola...


La missione di ognuno dei tre personaggi è appena cambiata, non è più una semplice raccolta di armi e munizioni. Da un lato abbiamo Rick, disposto a prendersi persino una pugnalata pur di riportare il suo vecchio amico sulla via della realtà. Dall'altra Carl, impegnato in una missione suicida con l'effimero scopo di recuperare una foto della madre. Effimero per chi quella madre non l'ha persa. Michonne è al suo fianco, per la prima volta disposta ad aprirsi, ad entrare in empatia con qualcuno sin dai tempi in cui aveva raccattato Andrea. Disposta ad aiutare Carl, per quanto possa essere futile il suo intento (una futilità riassunta in un orrendo gatto multicolore che raccatta strada facendo). Sebbene ad un primo sguardo possa sembrare che l'unico a fallire dei tre sia Rick, in quanto Morgan è irrecuperabile e decide di restare dov'è per finire il suo lavoro, questo sarebbe un errore. Perchè a ben guardare, la vera vittoria di Rick non era riuscire a portare con se Morgan (un uomo che in realtà è già morto da molto tempo) bensì quello di riuscire a riportare con se proprio Rick, quel Rick che da troppo tempo era andato via, lasciando al suo posto qualcosa che di sicuro non era lui...

Così, ad abbandonare il paese con nuove armi (ovvero ciò per cui erano venuti ma che a questo punto passano in secondo piano),  non sono le stesse tre che vi erano entrate all'inizio della puntata, ma tre persone diverse. Tre persone che si sono aperte l'una con l'altra e che hanno permesso alle altre di vedere il loro lato umano, per questa volta almeno. Non tre sopravvissuti, ma tre esseri umani. Su tristi note, vediamo l'automobile ripercorrere a ritroso la strada fatta in precedenza ma in questa lunga giornata c'è ancora qualcosa.

E' lo zaino. Quello dell'autostoppista abbandonato in precedenza, ma ormai smembrato dagli Zombie. Negli occhi di Rick si possono leggere molte emozioni, figlie della giornata appena trascorsa, ma tra di queste ce n'è sicuramente una più grande delle altre: il rimorso. Un'altra vittima del cinismo a cui la situazione li ha costretti, ma a cui non si era obbligati a sottostare. Una vittima che non è morta a causa della situazione, ma a causa dell'accettazione di quel cinismo. Una vittima sulla sua di coscienza, e non su quella degli Zombie.

Rimorso.

Eppure in quello zaino potrebbero esserci cose utili. L'auto si ferma, lo zaino viene caricato. L'auto riparte. Rimorso si, ma fino ad un certo punto. Perchè anche conservando la propria umanità, questa rimane comunque sempre e solo sopravvivenza.

SpleenLady

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Richard_Targaryen

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DarkSchneider

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Zombie Hunter

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Grimwolf

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jackson1966

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Alessia Gasparella

name[Alessia Gasparella] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga4q94pFjepkWZdKSCP7H_8uGELs3M2bYllDuaD0oUpEyY2Cn3flGvqOAewllLI8n1MxKiY5YmeJcEqJ3maY8juoOqgUroGOrz0kicQzm_BAgLPWkWZpTSSBRFvrv9L_5WGc_xfKooCcJg/s151/bbd.jpg] description[Ha iniziato a collaborare con Zombie KB per continuare a nutrire il suo smisurato amore per i cari, vecchi, morti viventi e diffondere il verbo a più persone possibili. La sua missione principale è quella di far conoscere i film Zombie che più ha amato, raccolti nella rubrica Zombie D'Essai, e convincere il mondo che sono delle perle! Oltre ai lungometraggi, ama parlare dei corti che spesso hanno bisogno di una mano per essere diffusi.]

ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYY9T4xMZe98rBdNfusZhjs3gw-TNMSQAHJoecFXJwrZZX7shHcbECfVXr7MeaSRkLlisIZBey_mgK2Tx2LXo3LzWs19se9fQ_PLOWCsbXBOoUBm2HqkF1cEFFoEpVPVavtVblz-Ip7KU/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]