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12 marzo 2013

The Walking Dead 3x13: Apri gli occhi ...diteci la vostra!

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Rientrati nei ranghi rispetto alla puntata precedente, in questa puntata la tensione continua a salire. La trama procede lenta ed inesorabile verso un destino che pare già segnato da molto tempo, ma vediamolo nel dettaglio!

Bentornati al nostro ...diteci la vostra, il consueto appuntamento del dopo The Walking Dead per commentare assieme le puntate della nostra serie TV preferita. L'analisi di quest'ultima puntata, Apri gli occhi, dopo il salto...


Più o meno a sorpresa, veniamo a conoscenza di un meeting tra Rick ed il Governatore organizzato, guarda un po', da Andrea. I due leader però non sembrano molto ben disposti a dialogare o per lo meno non prima di aver cacciato l'organizzatrice dall'improvvisata sala riunioni in un granaio nella terra di nessuno. Eppure, anche una volta rimasti soli, scopriamo che c'è un terzo, pesantissimo incomodo in quella stanza: una pistola che il Governatore si presume aver "incollato" in precedenza sotto il tavolo, all'insaputa del rivale; tavolo che a questo punto si può  definire sempre meno "della pace". Si capisce infatti abbastanza in fretta che i punti d'incontro tra i due sono davvero pochi e ad un primo acchitto quello più a disagio sembrerebbe essere proprio lo sceriffo. Certo, per spezzare una lancia in suo favore si potrebbe dire che non è lui quello dei due ad avere un vero e proprio esercito, che non è lui quello dei due ad aver rapito e torturato membri dell'altro gruppo, che non è lui quello dei due ad aver sfondato le recinzioni dell'altro... e soprattutto non è lui quello dei due ad aver a portata di mano una pistola, dettaglio che influisce non poco sulla tranquillità di una persona! Dopo aver passato un po' di tempo a parlare del nulla (mentre occhi e cervello erano invece impegnati a studiare senza sosta il rivale), si giunge lentamente al nocciolo della questione: per il Governatore la prigione ed i suoi abitanti non contano nulla, la guerra sempre più vicina sarebbe solo un espediente per rafforzare la sua posizione all'interno della città. Ma c'è qualcosa che Rick possiede che potrebbe convincerlo a desistere: Michonne. Rick sembra perplesso, soprattutto per la natura della richiesta che reputa poco in sintonia col suo interlocutore. Ciò nonostante, si prende due giorni di tempo per rifletterci sopra prima di dare una risposta.

E la pistola rimane sotto il tavolo. 

Per ora.


In prigione nel frattempo c'è una piccola rivolta interna. Neanche a dirlo, si tratta di Merle! Lui conosce bene il Governatore e non c'è da biasimarlo se non si fidi assolutamente di questo meeteng. Naturalmente non è la salute di Rick a stargli a cuore, bensì quella del fratello. Il suo piano è semplice e lo ripete dal primo momento: se vogliamo fermare la guerra, dobbiamo fermare il Governatore. Così decide di prendere un po' di armi ed andarlo ad uccidere, ma non tutti sono daccordo con lui. Glenn, impegnato a rinforzare le difese della prigione, gli si contrappone apertamente, situazione che naturalmente finisce in rissa. Una volta smorzati in maniera pacifica i suoi intenti (vedi foto sotto), Merle torna all'attacco, questa volta usando un'arma per lui meno convenzionale: la dialettica. Prova il tutto per tutto cercando di fare leva sull'unica persona che può capirlo, ovvero Michonne, la quale però sembra ormai intenzionata ad integrarsi al resto del gruppo. Seppur combattuta, rifiuta la sua proposta e così il povero Merle è costretto ad aspettare inerme il ritorno del fratello, nella speranza che i suoi timori fossero infondati. Per finire, assistiamo finalmente alla riappacificazione tra Glenn e Maggie.


La parte più interessante però si svolge proprio fuori dal granaio. Inizialmente tra le esigue scorte dei rispettivi leader non corre propriamente buon sangue, e non è una sorpresa. Eppure, più passa il tempo e più si nota come questi gruppi non siano poi così diversi... Daryl e Martinez (i due cani da guardia) sono sul punto di sbranarsi a vicenda per ogni singola parola fuori posto dell'altro, ma basta l'arrivo di un paio di Zombie a cambiare il loro punto di vista. Non più nemici ma alleati contro un nemico comune. Sono due soldati e lo sanno. Sono fedeli alla propria causa ed al proprio leader e non è colpa dell'altro se questa causa è diversa dalla propria... in quanto soldato prima che nemico, non c'è motivo per non portargli rispetto. Così, tra uno Zombie ed una sigaretta, i due scoprono di essere molto più simili di quanto credevano, persino nella volontà di interrompere questa faida, benchè nella convinzione che questo, purtroppo, non avverrà... e che finita la sigaretta torneranno nemici. Milton ed Hershel si ritrovano invece a dialogare di temi a loro più vicini. Diverso il ruolo ma non l'esito. Perchè, per quanto possano i ruoli essere diversi, c'è una cosa che li accomuna tutti e della quale sembrano essersi dimenticati: sono tutti esseri umani. Una volta vista la situazione da fuori, questa sembra davvero semplice da risolvere: il vero nemico non è il sopravvissuto che ti sta davanti, bensì lo Zombie che hai alle spalle... ma in quel granaio non ci sono loro.


La puntata giunge quindi al suo termine. Il Governatore, come prevedibile, non ha nessuna intenzione di risparmiare nessuno all'interno di quella prigione, accordo o non accordo. Questo sembra turbare parecchio il suo secondo, MIlton, mentre Andrea (che più passa il tempo e meno sembra capire quale sia il suo posto) viene tenuta all'oscuro di tutto. Nella prigione le cose non vanno diversamente. Rick annuncia che un accordo non è stato raggiunto e sarà guerra, senza nemmeno menzionare la proposta che gli è stata fatta. Sarà pazzo, ma non scemo, il Governatore non glie l'ha data a bere... forse. L'unico a cui Rick si senta di confidarsi è ancora una volta Hershel. Ma più che una confidenza si tratta di un vero e proprio grido d'aiuto... razionalmente sa benissimo che l'accordo è una farsa, ma sa altrettanto bene che quando la guerra comincerà, non sarà una guerra ma uno sterminio. E quel tarlo nella mente... Quel dubbio... e se davvero bastasse così poco? E se davvero potessi fermare tutto sacrificando la vita di una sola persona? Cosa conta di più, l'onore o la vita dei propri cari? Ed infine, ancora una volta, perchè devo prendere una decisione del genere?


SpleenLady

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Richard_Targaryen

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DarkSchneider

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Zombie Hunter

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Grimwolf

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jackson1966

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Alessia Gasparella

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ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYY9T4xMZe98rBdNfusZhjs3gw-TNMSQAHJoecFXJwrZZX7shHcbECfVXr7MeaSRkLlisIZBey_mgK2Tx2LXo3LzWs19se9fQ_PLOWCsbXBOoUBm2HqkF1cEFFoEpVPVavtVblz-Ip7KU/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]