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2 aprile 2013

The Walking Dead 3x16: Nelle tombe ...diteci la vostra!

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L'ultimo ...diteci la vostra di questa stagione. Niente preamboli questa volta... andiamo subito al sodo! E se non vi ricordaste dov'eravamo rimasti, rinfrescatevi qui!

Bentornati al nostro ...diteci la vostra, il consueto appuntamento del dopo The Walking Dead per commentare assieme le puntate della nostra serie TV preferita. L'analisi di quest'ultima puntata, Nelle tombe, dopo il salto...


Dopo una lunga fila di puntate che senza dubbio non erano perfette (qui e qui le due parti del nostro approfondimento in merito), finalmente è arrivato il giorno della tanto proclamata guerra... ma è arrivato davvero?

Andiamo per ordine... l'episodio si apre con un discorso del Governatore ottimamente ripreso in prospettiva (ovvero visto dagli occhi del suo interlocutore), che pesta allegramente quello che scopriremo presto essere Milton. Questo discorso altro non è che l'apice della follia del Governatore stesso, oltre che la rivelazione di quello che sarà il filo conduttore di questo finale di stagione: o uccidi, o muori. La prova che aspetta Milton per la sua insubordinazione (e dalla quale dipenderà la sua eventuale reintegrazione) sarà quella di uccidere Andrea, ma una volta a tu per tu con lei e con un coltello in mano, Milton capisce di non poterlo fare, in quanto ha ormai passato il suo punto di non ritorno. Il problema non è il non poter uccidere Andrea, infatti, quanto piuttosto di non poter tornare alla sua precedente vita, di non essere più in grado di continuare a chiudere gli occhi su tutto ciò che il Governatore stava (e gli stava) facendo. Di non poter più vedere il Governatore da una prospettiva che non sia quella di adesso. Teme più di superare la prova che di fallirla. E' questo il motivo che lo spinge a rivolgere il coltello verso il suo padrone, che per sua sfortuna è però molto più lesto di lui. In un giro di metafore affilate, questo coltello finisce per rivoltarsi contro lo stesso Milton, che finirà sul pavimento della cella pugnalato ben tre volte: le prime due dal coltello mentre  la terza, la ferita più grave, dal destino che il Governatore ha in serbo per lui.

Resterai qui a morire, ti trasformerai ed infine sbranerai Andrea perchè oggi, o uccidi, o muori...


In prigione, fremono i preparativi per l'attacco imminente... ma sono preparativi per una difesa o quelli per una partenza? Qualunque cosa siano, hanno lasciato un segno profondo su Carl, che insieme alla figlia minore di Hershel, mi sembra cresciuto di altri due anni dalla precedente puntata... o devo rivedere le mie conoscienze sulla velocità di crescita a quell'età o mi chiedo di cosa diavolo si cibino in quella prigione! Ma a parte questa mia considerazione personale, è evidente che ci sia qualcosa che non vada all'interno della famiglia Grimes, e non alludo solo a Rick e Carl. Ovviamente anche a Lori, che ha scelto di tormentarmi fino all'ultimo episodio, continuando ad apparire solo per lanciare occhiate al povero sceriffo. C'è solo il tempo per un ultimo pensiero di Daryl nei confronti del fratello e di un grazie da parte di MIchonne (ormai ufficialmente parte di questo gruppo) che è già ora di tornare a Woodbury.

L'esercito è pronto a partire, eccezion fatta per Tyreese e sorella che all'ultimo si tirano indietro, decidendo di restare a difesa della cittadina piuttosto che prender parte ad una spedizione contro altri sopravvissuti. Il Governatore, già teso come non mai, riesce a mantenere la calma ed accettare il fatto con la sua solita (falsa) diplomazia, ma è chiaro a tutti e tre che al suo ritorno accadrà qualcosa di ben poco piacevole...


Non appena l'esercito di Woodbury arriva a destinazione, la prigione diventa Baghdad post 11 Settembre. Mitragliatrici pesanti, razzi che distruggono torrette, il Governatore non sembra voler andare per il sottile. Questo è il giorno della resa dei conti e la parola fine vuole essere lui a dirla. Il suo esercito riesce a fare irruzione senza problemi ed addirittura a penetrare facilmente all'interno della prigione. Troppo facilmente. La difesa infatti non è debole, ma inesistente. Hanno davvero deciso di scappare? Neanche il tempo di porsi la domanda che l'imboscata ha inizio, è il turno di Rick e soci: flashbang, fumogeni e due neo sposi in divisa antisommossa a fare da cecchini mentre l'esercito di Woodbury batte pietosamente in ritirata. Una ritirata non voluta dal Governatore, ma figlia di un esercito che esercito non è. E non lo è mai stato. Riguardo l'ultimo dubbio che avevamo, partiti o rimasti, la risposta è entrambe. I membri più deboli del gruppo della prigione si sono infatti accampati nei boschi circostanti, al sicuro da un eventuale tragico epilogo in caso di sconfitta. Sarà proprio questo ad aver fatto infuriare Carl? Essere considerato ancora un debole? La risposta è no, ma lo scopriremo solo in seguito. Intanto un povero e sperduto combattente di Woodbury in fuga, si imbatte proprio in questo secondo gruppo. E' solo un ragazzo e questa non è la sua guerra. Preso sotto tiro da Hershel e Carl non ci pensa due volte a posare la sua arma, ma per sua sfortuna, Carl è un ragazzo ancora più giovane di lui. Non abbastanza giovane però, da non capire che oggi, o uccidi, o muori...

Bang.


Risolto il conflitto, è ora di affrontare quelli interni. Il Governatore ferma il convoglio, non ne vuole sapere di ritirarsi, di scappare come conigli. Oggi non era forse il giorno di scrivere la parola fine? Ed allora muovete il culo e tornate in quella prigione a finire il vostro maledettissimo lavoro! Ma il suo esercito non è daccordo. Nessuno vede più le perdite come accettabili, se sono cadute per affrontare dei vivi, non degli Zombie. Nessuno vuole più combattere la guerra del Governatore. Così quest'ultimo, che ha finito la sua dose giornaliera di bei sorrisi con Tyreese, insegna a tutti il motto del giorno: o uccidi, o muori...

Anche in prigione la decisione è quella di farla finita con questa storia e, di conseguenza, di inseguire l'esercito di Woodbury in fuga. Ma prima bisogna occuparsi di una situazione grave: Carl. Nonostante lui affermi di aver sparato per legittima difesa, la testimonianza di Hershel lo inchioda. Era omicidio a sangue freddo. Rick cerca di chiarire la situazione col figlio e viene a galla la tremenda verità. Avrebbe voluto esserci nella difesa della prigione, è vero, così come vorrebbe essere col gruppo che inseguirà il Governatore, ma non è quello il punto. Il vero nodo che non riesce a digerire è la condotta di suo padre, del suo leeder. Sono le persone che il padre ha lasciato in vita ad aver causato i peggiori problemi. Ad aver ucciso la madre, ad aver ucciso Merle, ad aver condotto questa guerra. Sono state le sue scelte a causare tutto. La scelta di non fare ciò che andava fatto. Accuse pesanti che sanno di rottura, soprattutto se portate con parole che somigliano troppo da vicino a quelle di un fantasma che questa volta non è quello di Lori. Un fantasma che sino ad ora Rick non aveva mai visto ma che è rimasto nascosto sino ad oggi. E che, per un istante, è emerso proprio attraverso suo figlio: quello di Shane.


Parallelamente a queste vicende, ci eravamo lasciati con Andrea e Milton, è ora di tornare da loro prima di concludere. Milton, prevedendo il suo destino, aveva fatto in modo di lasciare una pinza a portata di Andrea, prima che il Governatore li chiudesse insieme. Tralasciando la forza sovraumana che ci vorrebbe per tranciare delle manette con delle pinze, l'idea di Milton è quella di permettere ad Andrea di liberarsi e di ucciderlo in tempo, prima che si trasformi in Zombie. Purtroppo questo piano gli viene rovinato dalle chiacchiere della stessa Andrea! Così, nonostante un Milton morente l'avesse implorata più volte di sbrigarsi, la trasformazione avviene quando Andrea non si è ancora liberata del tutto.

Nel frattempo il gruppo di Rick riesce a trovare una superstite nella fossa comune generata dal massacro del Governatore ai danni della sua stessa gente. Con questa donna, si dirigono a Woodbury e proprio col suo aiuto convincono Tyreese a farli entrare. Ormai l'aria di guerra tra le due fazioni è scomparsa del tutto. Riescono anche a trovare la cella dove Andrea era rinchiusa, ma ormai è troppo tardi... sebbene Andrea sia riuscita a liberarsi ed uccidere Milton, non è riuscita ad impedire a questi di rosicchiarla, causandole gravi ferite. E' troppo tardi per lei, se non per un ultimo ricongiungimento con quello che era il suo vero gruppo. Dopo un breve addio rimane sola con Michonne per fare ciò che da tre stagioni ormai andava annunciando ma che non aveva mai trovato il coraggio per fare: suicidarsi. Con lei se ne vanno anche i suoi tentativi di salvare tutti senza che nessuno ci rimettesse le penne. Tutti completamente falliti, è vero, ma almeno Andrea muore con la consapevolezza di averci provato, di essere andata contro la legge che vige in questo episodio... dimostrandone però al tempo stesso la validità... non ha voluto uccidere, è morta.


Così finisce la terza stagione di The Walking Dead e per una volta tanto non ci troviamo davanti ad un climax che ci rimanda alla quarta stagione, bensì una sorta di lieto fine, con tutti gli abitanti di Woodbury che si trasferiscono nella prigione; un luogo sicuramente efficace e facilmente difendibile se i tuoi nemici non sono altri esseri umani. C'è speranza nell'aria, il profumo di un nuovo inizio, sia per i protagonisti della storia, sia per noi spettatori. Lori è scomparsa, lo sceriffo è tornato. La guerra è finita e due comunità in conflitto si sono unite in un'unica sola democrazia. Sembrava un lieto fine, ma avevo dimenticato una cosa: il Governatore non è ancora morto...


SpleenLady

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Richard_Targaryen

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DarkSchneider

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Zombie Hunter

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Grimwolf

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jackson1966

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Alessia Gasparella

name[Alessia Gasparella] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga4q94pFjepkWZdKSCP7H_8uGELs3M2bYllDuaD0oUpEyY2Cn3flGvqOAewllLI8n1MxKiY5YmeJcEqJ3maY8juoOqgUroGOrz0kicQzm_BAgLPWkWZpTSSBRFvrv9L_5WGc_xfKooCcJg/s151/bbd.jpg] description[Ha iniziato a collaborare con Zombie KB per continuare a nutrire il suo smisurato amore per i cari, vecchi, morti viventi e diffondere il verbo a più persone possibili. La sua missione principale è quella di far conoscere i film Zombie che più ha amato, raccolti nella rubrica Zombie D'Essai, e convincere il mondo che sono delle perle! Oltre ai lungometraggi, ama parlare dei corti che spesso hanno bisogno di una mano per essere diffusi.]

ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYY9T4xMZe98rBdNfusZhjs3gw-TNMSQAHJoecFXJwrZZX7shHcbECfVXr7MeaSRkLlisIZBey_mgK2Tx2LXo3LzWs19se9fQ_PLOWCsbXBOoUBm2HqkF1cEFFoEpVPVavtVblz-Ip7KU/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]