"I Vivi, i Morti e gli Altri" è il nuovo libro di Claudio Vergnani che, dopo una trilogia dedicata ai vampiri, porta nuovi Zombie in libreria. L'accoglienza calorosa della critica nostrana troverà conferma nel nostro commento al volume? Continuate a leggere e lo scoprirete!
"I Vivi, i Morti e gli Altri" narra la storia di Oprandi, ex militare di mezza età con un po' di problemi alle spalle, che, in un mondo devastato da mesi dalla piaga che porta i morti a rialzarsi dalla tombe per cibarsi dei vivi (i cimiteri sono proprio tra i peggiori focolai, con tutte le sepolture che hanno ospitato nel corso dei secoli), si è reinventato un mestiere mettendosi a disposizione di chi non ha la forza o la capacità per eliminare un proprio caro ormai resuscitato. Sempre più convinto che la situazione sia prossima al collasso, e che le forze dell'ordine non abbiano più possibilità di contenere la piaga, tenta il colpaccio facendosi assoldare dalla ricca figlia del dr. Ursini, da tempo defunto, che (per recuperare la salma del padre dalla cappella di famiglia, spersa in un piccolo centro di una vallata montana, dirgli addio e porre fine alla sua famelica non-vita) promette al nostro sweeper degli Zombie un posto in quella che sembra essere una delle poche nazioni a resistere ancora: la Svizzera.
Questo è più o meno ciò che si può leggere nei primi eventi narrati nel libro, un corposo tomo di ben 472 pagine! Noi, come al solito, non spoileremo nulla limitandoci qui di seguito ad analizzare il romanzo.
Le emozioni e l'azione non mancano, anzi si può dire che i momenti di calma servano solo per far aumentare la tensione e far salire il livello di preoccupazione che si riesce a provare per Oprandi, che appare quasi come il classico anti-eroe caro a chi è cresciuto con i fumetti Bonelli, e per i suoi compagni di viaggio.
I personaggi principali godono di un'ottima caratterizzazione ed in alcuni casi riescono ad accaparrarsi così tanto le simpatie del lettore che riescono a spiccare sul protagonista (lo strambo Lillo è una delle figure meglio riuscite nel campo delle Zombie novel).
Gli Zombie godono anch'essi di una particolare caratterizzazione che, quasi come in un videogioco, permette di individuarne diverse tipologie (Freschi, Erranti; Piagnoni, Rabbiosi, Straccioni, Accaniti, etc.) che potrete approfondire leggendo la scheda ufficiale del libro (che vi abbiamo presentato qui). Forse proprio questa inspiegabile varietà di non-morti antropofagi è la causa di una non semplice eliminazione: se in moltissimi casi un semplice colpo in testa può porre fine alla minaccia (ma è bene far finire l'opera alle fiamme) si legge di rare occasioni in cui anche crivellandone il cranio il mostro continui nel suo intento di procacciarsi il cibo.
Se finora vi sembra tutto molto interessante stuzzichiamo ancora la vostra curiosità segnalandovi come in questo volume si possa trovare una pratica tanto folle quanto geniale per approcciarsi ad un'apocalisse Zombie (anche in questo caso il buon Lillo, detto "il classicista", emerge sulla massa).
Volendo proprio trovare qualche nota negativa allo splendido volume ci appare un po' troppo veloce l'insorgere di alcuni comportamenti aberranti (come in ogni storia Zombie che si rispetti non tutti i vivi sono buoni). Reputiamo, poi, poco credibili alcune situazioni visto che neanche in un albo di Dylan Dog avremmo potuto trovare un comportamento come quello tenuto da Jasmine durante il bombardamento; inoltre non ci pare concepibile la scelta fatta da Oprandi (ma non possiamo dirvi nulla, capirete a cosa ci riferiamo leggendo il volume).
Conclusione: un ottimo libro, con personaggi ben caratterizzati e capaci di far emozionare, che presenta un inedito approccio al genere Zombie. Consigliato a tutti!!
"I Vivi, i Morti e gli Altri" narra la storia di Oprandi, ex militare di mezza età con un po' di problemi alle spalle, che, in un mondo devastato da mesi dalla piaga che porta i morti a rialzarsi dalla tombe per cibarsi dei vivi (i cimiteri sono proprio tra i peggiori focolai, con tutte le sepolture che hanno ospitato nel corso dei secoli), si è reinventato un mestiere mettendosi a disposizione di chi non ha la forza o la capacità per eliminare un proprio caro ormai resuscitato. Sempre più convinto che la situazione sia prossima al collasso, e che le forze dell'ordine non abbiano più possibilità di contenere la piaga, tenta il colpaccio facendosi assoldare dalla ricca figlia del dr. Ursini, da tempo defunto, che (per recuperare la salma del padre dalla cappella di famiglia, spersa in un piccolo centro di una vallata montana, dirgli addio e porre fine alla sua famelica non-vita) promette al nostro sweeper degli Zombie un posto in quella che sembra essere una delle poche nazioni a resistere ancora: la Svizzera.
Questo è più o meno ciò che si può leggere nei primi eventi narrati nel libro, un corposo tomo di ben 472 pagine! Noi, come al solito, non spoileremo nulla limitandoci qui di seguito ad analizzare il romanzo.
Le emozioni e l'azione non mancano, anzi si può dire che i momenti di calma servano solo per far aumentare la tensione e far salire il livello di preoccupazione che si riesce a provare per Oprandi, che appare quasi come il classico anti-eroe caro a chi è cresciuto con i fumetti Bonelli, e per i suoi compagni di viaggio.
I personaggi principali godono di un'ottima caratterizzazione ed in alcuni casi riescono ad accaparrarsi così tanto le simpatie del lettore che riescono a spiccare sul protagonista (lo strambo Lillo è una delle figure meglio riuscite nel campo delle Zombie novel).
Gli Zombie godono anch'essi di una particolare caratterizzazione che, quasi come in un videogioco, permette di individuarne diverse tipologie (Freschi, Erranti; Piagnoni, Rabbiosi, Straccioni, Accaniti, etc.) che potrete approfondire leggendo la scheda ufficiale del libro (che vi abbiamo presentato qui). Forse proprio questa inspiegabile varietà di non-morti antropofagi è la causa di una non semplice eliminazione: se in moltissimi casi un semplice colpo in testa può porre fine alla minaccia (ma è bene far finire l'opera alle fiamme) si legge di rare occasioni in cui anche crivellandone il cranio il mostro continui nel suo intento di procacciarsi il cibo.
Se finora vi sembra tutto molto interessante stuzzichiamo ancora la vostra curiosità segnalandovi come in questo volume si possa trovare una pratica tanto folle quanto geniale per approcciarsi ad un'apocalisse Zombie (anche in questo caso il buon Lillo, detto "il classicista", emerge sulla massa).
Volendo proprio trovare qualche nota negativa allo splendido volume ci appare un po' troppo veloce l'insorgere di alcuni comportamenti aberranti (come in ogni storia Zombie che si rispetti non tutti i vivi sono buoni). Reputiamo, poi, poco credibili alcune situazioni visto che neanche in un albo di Dylan Dog avremmo potuto trovare un comportamento come quello tenuto da Jasmine durante il bombardamento; inoltre non ci pare concepibile la scelta fatta da Oprandi (ma non possiamo dirvi nulla, capirete a cosa ci riferiamo leggendo il volume).
Conclusione: un ottimo libro, con personaggi ben caratterizzati e capaci di far emozionare, che presenta un inedito approccio al genere Zombie. Consigliato a tutti!!