Il volume conclusivo della trilogia Zombie di Manel Loureiro, Apocalisse Z - L'ira dei Giusti, dopo una lunga odissea ha finalmente raggiunto le librerie. Saprà essere all'altezza delle aspettative o risulterà un capitolo sottotono come tutti i volumi conclusivi delle trilogie Zombie? Continuate a leggere per scoprire cosa ne pensiamo!
Dopo Apocalisse Z ed il suo seguito, Apocalisse Z: i giorni oscuri, abbiamo divorato Apocalisse Z: L'ira dei Giusti. Le tante aspettative rendono la recensione difficile, in questa sede si cercherà quindi di analizzare i vari aspetti del romanzo così da dare una visione globale del tutto (senza spoiler), e permettere a chi ancora non ha letto il libro di farsi un'idea sulla storia nonostante il giudizio di chi scrive.
Il volume inizia con il trio di sopravvissuti (più il mitico micio Lucullo!!) in navigazione nei giorni seguenti la fuga dalle Canarie (queste prime pagine offrono anche un'ottima scusa all'autore per riassumetre gli eventi precedenti). Visto che durante un'Apocalisse Zombie le cose non vanno mai come dovrebbero presto la vita dei fuggitivi viene messa in serio pericolo. Negli eventi che seguiranno si conosceranno gli AC, e la loro particolare "Repubblica" (poco più che una città-stato), ed avremo anche notizie dall'unica nazione che in ogni storia Zombie che si rispetti è ritenuto la solo capace di sopravvivere degnamente alla pandemia (inutile dirvi quale sia, se non vi viene in mente scopritelo leggendo il volume!). Entrambe le fazioni hanno poi conoscenze scientifiche in materia Zombie che lasciano presagire un futuro un po' meno buio per gli uomini... sempre che questi riescano a cooperare anzichè tentare di prevaricare gli estranei!
La storia si svolge, come Loureiro ormai ci ha abituati, con un susseguirsi di colpi di scena, anche se a volte il deus ex machina appare un po' troppo esagerato per risultare credibile (soprattutto con la vena di misticismo che permea molti episodi narrati). Se però pensate di trovarvi di fronte ad orde di non-morti vi sbagliate: in questo volume il grosso del racconto sarà dedicato a tematiche quali integralismi ideologici/religiosi, diritti civili e tensioni razziali. Questo è forse il più grave difetto dell'opera: dosando con poca accuratezza le parti riservate alle varie tematiche in questo romanzo, il piatto della bilancia risulta pendere eccessivamente dalla parte delle interazioni tra i viventi trascurando il motivo che ci ha spinti ad acquistare i libri della trilogia, gli Zombie!
Ovviamente non mancheranno momenti di tensione dovuti alla lotta contro i non-morti e brutali smembramenti prodotti dai banchetti Zombie; purtroppo in diverse occasioni idee interessanti, che avrebbero potuto innalzare alle stelle il livello di adrenalina nel lettore, sono state chiuse in fretta o accantonate per dedicarsi all'aspetto umano della vicenda (idea di chi scrive è che ogni autore ha il diritto di usare il tema Zombie per comunicare il proprio messaggio, che può essere condiviso o meno dal lettore, ma questo non deve assolutamente prevalere all'interno di un racconto se non si vuole uscire dal genere!). Soprattutto la conclusione pare affrettata ed avremmo gradito qualche pagina in più per capire meglio le ripercussioni di ciò che è accaduto in quello che è lo scenario principale del libro, visto che troppi interrogativi rimangono nella mente del lettore.
Per quanto riguarda l'edizione italiana avremmo gradito una maggior cura nella correzione prima della stampa al fine di evitare errori di battitura (nulla che comprometta la lettura sia chiaro!), ma soprattutto una copertina in linea con quelle dei volumi precedenti.
Conclusione: un libro che gli amanti della serie non potranno non leggere, peccato solo che questa volta la sopravvivenza agli Zombie non sia il tema principale del racconto.
Dopo Apocalisse Z ed il suo seguito, Apocalisse Z: i giorni oscuri, abbiamo divorato Apocalisse Z: L'ira dei Giusti. Le tante aspettative rendono la recensione difficile, in questa sede si cercherà quindi di analizzare i vari aspetti del romanzo così da dare una visione globale del tutto (senza spoiler), e permettere a chi ancora non ha letto il libro di farsi un'idea sulla storia nonostante il giudizio di chi scrive.
Il volume inizia con il trio di sopravvissuti (più il mitico micio Lucullo!!) in navigazione nei giorni seguenti la fuga dalle Canarie (queste prime pagine offrono anche un'ottima scusa all'autore per riassumetre gli eventi precedenti). Visto che durante un'Apocalisse Zombie le cose non vanno mai come dovrebbero presto la vita dei fuggitivi viene messa in serio pericolo. Negli eventi che seguiranno si conosceranno gli AC, e la loro particolare "Repubblica" (poco più che una città-stato), ed avremo anche notizie dall'unica nazione che in ogni storia Zombie che si rispetti è ritenuto la solo capace di sopravvivere degnamente alla pandemia (inutile dirvi quale sia, se non vi viene in mente scopritelo leggendo il volume!). Entrambe le fazioni hanno poi conoscenze scientifiche in materia Zombie che lasciano presagire un futuro un po' meno buio per gli uomini... sempre che questi riescano a cooperare anzichè tentare di prevaricare gli estranei!
La storia si svolge, come Loureiro ormai ci ha abituati, con un susseguirsi di colpi di scena, anche se a volte il deus ex machina appare un po' troppo esagerato per risultare credibile (soprattutto con la vena di misticismo che permea molti episodi narrati). Se però pensate di trovarvi di fronte ad orde di non-morti vi sbagliate: in questo volume il grosso del racconto sarà dedicato a tematiche quali integralismi ideologici/religiosi, diritti civili e tensioni razziali. Questo è forse il più grave difetto dell'opera: dosando con poca accuratezza le parti riservate alle varie tematiche in questo romanzo, il piatto della bilancia risulta pendere eccessivamente dalla parte delle interazioni tra i viventi trascurando il motivo che ci ha spinti ad acquistare i libri della trilogia, gli Zombie!
Ovviamente non mancheranno momenti di tensione dovuti alla lotta contro i non-morti e brutali smembramenti prodotti dai banchetti Zombie; purtroppo in diverse occasioni idee interessanti, che avrebbero potuto innalzare alle stelle il livello di adrenalina nel lettore, sono state chiuse in fretta o accantonate per dedicarsi all'aspetto umano della vicenda (idea di chi scrive è che ogni autore ha il diritto di usare il tema Zombie per comunicare il proprio messaggio, che può essere condiviso o meno dal lettore, ma questo non deve assolutamente prevalere all'interno di un racconto se non si vuole uscire dal genere!). Soprattutto la conclusione pare affrettata ed avremmo gradito qualche pagina in più per capire meglio le ripercussioni di ciò che è accaduto in quello che è lo scenario principale del libro, visto che troppi interrogativi rimangono nella mente del lettore.
Per quanto riguarda l'edizione italiana avremmo gradito una maggior cura nella correzione prima della stampa al fine di evitare errori di battitura (nulla che comprometta la lettura sia chiaro!), ma soprattutto una copertina in linea con quelle dei volumi precedenti.
Conclusione: un libro che gli amanti della serie non potranno non leggere, peccato solo che questa volta la sopravvivenza agli Zombie non sia il tema principale del racconto.