L'ultimo volume di Jonathan Maberry a tema non-morto approdato nelle nostre librerie è La notte degli Zombie (titolo originale Dead of Night). Il libro in patria ha riscosso tale successo che Eric Red (sceneggiatore di The Hitcher ed Il buio si avvicina) ha già preso accordi con Maberry per farne un film... mancano solo i fondi necessari (incrociamo le dita quindi). Se volete scoprire quanto il gusto nostrano possa esser vicino a quello d'oltre Oceano continuate a leggere.
La storia è ambientata ai giorni nostri a Stebbins, località immaginaria della Pennsylvania vicina alla Pittsburgh tanto cara a Romero, dove in una camera mortuaria il primo Zombie si rianima per dare inizio al contagio. A farne le spese per primo sarà proprio l'impresario delle pompe funebri, Lee Hartnup, che assieme al caso zero, un serial-killer giustiziato in carcere di nome Homer Gibbon, sarà il non-morto più seguito nel romanzo. Sul luogo accorrono 2 agenti della polizia locale: Desdemona "Dez" Fox, fisiico da modella con un passato nell'esercito e tanti problemi alle spalle, ed il suo collega, il sergente JT Hammond, il classico agente di colore di mezza età che nei film ricopre il ruolo di figura paterna. Gli agenti non saranno assolutamente preparati a cosa troveranno sulla scena del crimine e tutti gli eventi che seguiranno saranno talmente incredibili e sanguinari da non permetter loro di capire con chiarezza la situazione fino a che l'ex-compagno di Dez, il giornalista locale Billy Trout, non riuscirà a scoprire la verità per bocca del dr Volker (che nella sua prima comparsa all'interno del romanzo ricorda una parodia sfigata, perchè non fa ciò che avrebbe dovuto fare, dello Xabaras visto nel primo albo di Dylan Dog).
Finita la nostra breve sinossi, non vi diciamo altro per non rovinarvi il piacere della lettura, non ci resta che analizzare meglio il volume: inutile dire che anche questa volta Jonathan Maberry non delude, riuscendo a mischiare nella sua Zombie novel drammi umani e sentimenti (tematiche tipiche di Rot & Ruin e Dust & Decay) ad una storia di investigazione e segreti di Stato (in stile Patient Zero). Come ogni buon racconto Zombie anche qui troveremo tematiche attuali su cui riflettere (in questo caso la pena di morte).
I molti personaggi di cui si legge sono caratterizzati magistralmente e le numerose situazioni che all'inizio possono sembrare clamorose cantonate con la lettura trovano convincente motivo d'essere (ci riferiamo, ad esempio, al comportamento anomalo del "caso zero" che nel suo vagare non segue schemi canonici o a quello degli altri Zombie quando attaccano una vittima, anche qui non vi diciamo di più).
Per la gioia dei molti che pretendono, da una storia Zombie, di conoscere la causa scatenante dell'outbreak segnaliamo come questo corposo volume (ben 333 pagine con righe fitte) saprà accontentarli: faremo infatti la conoscenza del composto Lucifero 113 (creato all'interno del Progetto Lucifero) capace di creare "parassiti organici a capacità motoria organicamente ridotta al minimo" (volgarmente chiamati "Zombie").
Proprio in merito agli Zombie non possiamo negare come per certi versi questi appaiano "classici", perchè lenti e voraci, mentre per altri risultino unici: tendono infatti a comportarsi da veri e propri parassiti privilegiando la diffusione del contagio (anche con sputi e rigurgiti nel caso non riescano ad addentare la preda) alla mera pratica antropofaga, inotlre il rigor mortis col tempo ne rallenta i movimenti ed anche la decomposizione non è limitata come nei non-morti romeriani. Interessantissima, poi, l'attenzione data da Maberry alla figura dello Zombie: che tutti pensiamo essere un corpo vuoto, ma che nella realtà potrebbe racchiudere un segreto ancora più terribile!
Poco sopra vi abbiamo parlato di situazioni paradossali che solo con il proseguire della lettura diventano chiare, senza dubbio il caso più eclatante è: com'è possibile che i protagonisti, certo non vecchi aterosclerotici, non riconducano subito il problema agli Zombie visti in tante pellicole così da adottare subito le dovute contromisure come un bel proiettile nel cranio?!? La risposta è tanto strana quanto semplice: nel mondo in cui è ambientato La notte degli Zombie i film di Romero semplicemente non esistono! Questo libro, tributo dell'autore a Zio George, vuol ricreare ai giorni nostri la stupore provato dai sopravvissuti de La notte dei morti viventi che si ritrovavano davanti questi mostri senza poter immediatamente capire la loro vera natura (in fondo quello del 1968 è stato il primo vero outbreak di non-morti antropofagi). Tutto ciò lo si capisce da come i personaggi, discutendo di Zombie, citino esclusivamente pellicole di stampo voodoo come "Il serpente e l'arcobaleno" oppure "Ho camminato con uno Zombie" (quindi in questo "presente alternativo" non esistno film capaci di preparare le masse ad un outbreak!!).
La storia ben si adatta a diventare una pellicola, tanto che lo sceneggiatore Eric Red, di cui vi abbiamo parlato in apertura, ha dichiarato:
Note negative? Volendo fare i pignoli qualche errorino di battitura nell'edizione italiana, nulla che una ristampa non possa cancellare!
Conclusione: un volume che non può mancare nella libreria di ogni appassionato di Zombie. Consigliato a tutti!!
La storia è ambientata ai giorni nostri a Stebbins, località immaginaria della Pennsylvania vicina alla Pittsburgh tanto cara a Romero, dove in una camera mortuaria il primo Zombie si rianima per dare inizio al contagio. A farne le spese per primo sarà proprio l'impresario delle pompe funebri, Lee Hartnup, che assieme al caso zero, un serial-killer giustiziato in carcere di nome Homer Gibbon, sarà il non-morto più seguito nel romanzo. Sul luogo accorrono 2 agenti della polizia locale: Desdemona "Dez" Fox, fisiico da modella con un passato nell'esercito e tanti problemi alle spalle, ed il suo collega, il sergente JT Hammond, il classico agente di colore di mezza età che nei film ricopre il ruolo di figura paterna. Gli agenti non saranno assolutamente preparati a cosa troveranno sulla scena del crimine e tutti gli eventi che seguiranno saranno talmente incredibili e sanguinari da non permetter loro di capire con chiarezza la situazione fino a che l'ex-compagno di Dez, il giornalista locale Billy Trout, non riuscirà a scoprire la verità per bocca del dr Volker (che nella sua prima comparsa all'interno del romanzo ricorda una parodia sfigata, perchè non fa ciò che avrebbe dovuto fare, dello Xabaras visto nel primo albo di Dylan Dog).
Finita la nostra breve sinossi, non vi diciamo altro per non rovinarvi il piacere della lettura, non ci resta che analizzare meglio il volume: inutile dire che anche questa volta Jonathan Maberry non delude, riuscendo a mischiare nella sua Zombie novel drammi umani e sentimenti (tematiche tipiche di Rot & Ruin e Dust & Decay) ad una storia di investigazione e segreti di Stato (in stile Patient Zero). Come ogni buon racconto Zombie anche qui troveremo tematiche attuali su cui riflettere (in questo caso la pena di morte).
I molti personaggi di cui si legge sono caratterizzati magistralmente e le numerose situazioni che all'inizio possono sembrare clamorose cantonate con la lettura trovano convincente motivo d'essere (ci riferiamo, ad esempio, al comportamento anomalo del "caso zero" che nel suo vagare non segue schemi canonici o a quello degli altri Zombie quando attaccano una vittima, anche qui non vi diciamo di più).
Per la gioia dei molti che pretendono, da una storia Zombie, di conoscere la causa scatenante dell'outbreak segnaliamo come questo corposo volume (ben 333 pagine con righe fitte) saprà accontentarli: faremo infatti la conoscenza del composto Lucifero 113 (creato all'interno del Progetto Lucifero) capace di creare "parassiti organici a capacità motoria organicamente ridotta al minimo" (volgarmente chiamati "Zombie").
Proprio in merito agli Zombie non possiamo negare come per certi versi questi appaiano "classici", perchè lenti e voraci, mentre per altri risultino unici: tendono infatti a comportarsi da veri e propri parassiti privilegiando la diffusione del contagio (anche con sputi e rigurgiti nel caso non riescano ad addentare la preda) alla mera pratica antropofaga, inotlre il rigor mortis col tempo ne rallenta i movimenti ed anche la decomposizione non è limitata come nei non-morti romeriani. Interessantissima, poi, l'attenzione data da Maberry alla figura dello Zombie: che tutti pensiamo essere un corpo vuoto, ma che nella realtà potrebbe racchiudere un segreto ancora più terribile!
Poco sopra vi abbiamo parlato di situazioni paradossali che solo con il proseguire della lettura diventano chiare, senza dubbio il caso più eclatante è: com'è possibile che i protagonisti, certo non vecchi aterosclerotici, non riconducano subito il problema agli Zombie visti in tante pellicole così da adottare subito le dovute contromisure come un bel proiettile nel cranio?!? La risposta è tanto strana quanto semplice: nel mondo in cui è ambientato La notte degli Zombie i film di Romero semplicemente non esistono! Questo libro, tributo dell'autore a Zio George, vuol ricreare ai giorni nostri la stupore provato dai sopravvissuti de La notte dei morti viventi che si ritrovavano davanti questi mostri senza poter immediatamente capire la loro vera natura (in fondo quello del 1968 è stato il primo vero outbreak di non-morti antropofagi). Tutto ciò lo si capisce da come i personaggi, discutendo di Zombie, citino esclusivamente pellicole di stampo voodoo come "Il serpente e l'arcobaleno" oppure "Ho camminato con uno Zombie" (quindi in questo "presente alternativo" non esistno film capaci di preparare le masse ad un outbreak!!).
La storia ben si adatta a diventare una pellicola, tanto che lo sceneggiatore Eric Red, di cui vi abbiamo parlato in apertura, ha dichiarato:
"La notte degli zombie porterà la cinematografia non morta verso traguardi non ancora raggiunti. Considero il romanzo come una sorta di The Walking Dead con gli steroidi. La protagonista, Desdemona Fox, è grintosa e tra i personaggi più interessanti e profondi in cui mi sia mai imbattuto, mentre l'antagonista, Homer Gibbons, è una figura zombie innovativa che il pubblico non ha mai incontrato. Siamo certi di riuscire a imbastire un cast di prim'ordine e vincente, inoltre il libro si presta già molto bene a un fedele adattamento cinematografico, e di questo ne saranno sicuramente contenti tutti i lettori del romanzo."Vi informiamo inoltre che il volume avrà presto un seguito dal titolo Fall of Night!
Note negative? Volendo fare i pignoli qualche errorino di battitura nell'edizione italiana, nulla che una ristampa non possa cancellare!
Conclusione: un volume che non può mancare nella libreria di ogni appassionato di Zombie. Consigliato a tutti!!