Per la rubrica Zombie FAQ, il nostro lettore Stefano P., aveva già attirato la nostra attenzione con la sua scatola di "energia portatile" (l'articolo qui). Ora sembra volere fare il bis, presentandoci il suo container di emergenza. I dettagli dopo il salto.
"La giornata è stata stressante, tornare in città per razziare quanto di utile è sempre un'impresa rischiosa. Gli infetti sono ovunque e la morte attende dietro l'angolo gli incauti. Gli Zombie non hanno bisogno di dormire ma voi si. Pertanto decidete di dirigervi verso il vostro rifugio di sopravvivenza."
Ecco una tipica (si fa per dire) situazione da apocalisse Zombie. Sicuramente avrete pensato ben più di una volta come dovrebbe essere il vostro spazio personale durante tale evento (non negatelo!)
Stefano P. lo ha realizzato. Ovviamente il progetto è nato per altri scopi ma si potrebbe facilmente adattare alla situazione pandemia Zombie.
Passiamo quindi alla sua spiegazione sulla realizzazione del container di emergenza:
Caro Stefano, presumiamo che il tuo hobby abbia a che fare con il modellismo spaziale, visto cosa si vede nella rastrelliera e nei poster di una foto! Un lavoro incredibile, quello di Stefano, un vero punto di partenza in caso di emergenza.
E voi, disponendo di un rifugio simile, quali utensili o sistemi elettronici portereste per un'apocalisse Zombie?
"La giornata è stata stressante, tornare in città per razziare quanto di utile è sempre un'impresa rischiosa. Gli infetti sono ovunque e la morte attende dietro l'angolo gli incauti. Gli Zombie non hanno bisogno di dormire ma voi si. Pertanto decidete di dirigervi verso il vostro rifugio di sopravvivenza."
Ecco una tipica (si fa per dire) situazione da apocalisse Zombie. Sicuramente avrete pensato ben più di una volta come dovrebbe essere il vostro spazio personale durante tale evento (non negatelo!)
Stefano P. lo ha realizzato. Ovviamente il progetto è nato per altri scopi ma si potrebbe facilmente adattare alla situazione pandemia Zombie.
Passiamo quindi alla sua spiegazione sulla realizzazione del container di emergenza:
"L'anno scorso l'associazione di modellismo di cui faccio parte ha avuto il permesso di installare una base fissa.
Quindi ho dato sfogo alla mia preparazione apocalittica per creare una unita' del tutto auto sufficiente, visto che non abbiamo ne acqua ne elettricità.
Primo passo l'acquisto di un container coibentato di 8 metri. Smontato da un camion frigo, il container coibentato e' obbligatorio per preservare il materiale dal freddo invernale e per non trasformarlo in un forno in estate...costo 1500€.
Successivamente è stato dipinto esternamente di verde per farlo risaltare di meno nella campagna, e dotato di ruote per non incorrere nella tassazione da immobile.
Il container ha diverse porticine a tenuta stagna protette da una rete metallica cosi da poter all'occorrenza far uscire cavi e/o tubi.
Una volta chiuso, una unità a sali di calcio lo mantiene asciutto, evitando muffe.
E' stato poi costruito uno scheletro in tubolare da usare come appoggio per le varie utility interne senza dover forare le pareti.
Ho installato due impianti elettrici, uno a 220V con prese e prolunghe per arrivare anche fuori dal container, e uno a 12V che alimenta tre luci led, una delle quali illumina la rampa di ingresso.
Due slitte permettono l'utilizzo di carrelli, l'accesso a persone disabili, o di caricare un'auto.
Una batteria a 12V 120A/h assicura l'alimentazione delle lampade, dei carica batterie, dell'impianto di amplificazione, e grazie a un inverter da pc da 300W si ha a disposizione energia sufficiente per usare trapani o altri piccoli elettrodomestici.
In esterno una presa si collega al generatore e garantisce la potenza per il microonde, la macchina del caffe', etc.
Un pannello solare da 80W sul tetto mantiene la batteria da 12V sempre carica, e un circuito permette di caricare contemporaneamente fino a dieci batterie a gel da 12V che usiamo per i nostri scopi.
Non mancano tavolo di lavoro con attrezzi, morse e materiale vario.Per il telecontrollo da remoto usiamo una videocamera speciale.
E' sufficiente videochiamarla per vedere cosa succede nei dintorni del container, cosi non necessitiamo di una connessione internet continua.
E se volete sapere che tipo di modellismo facciamo...vi basta guardare con attenzione una delle foto :-)"
Caro Stefano, presumiamo che il tuo hobby abbia a che fare con il modellismo spaziale, visto cosa si vede nella rastrelliera e nei poster di una foto! Un lavoro incredibile, quello di Stefano, un vero punto di partenza in caso di emergenza.
E voi, disponendo di un rifugio simile, quali utensili o sistemi elettronici portereste per un'apocalisse Zombie?