Il prossimo fumetto a tema Zombie sceneggiato da George A. Romero (per noi di ZKB "zietto George") uscirà per la Marvel con il titolo di Empire of the Dead. Continuate a leggere per saperne di più in merito a quest'opera, che sembra continuare alcune idee esposte nella pellicola Land of the Dead.
Della collaborazione tra Romero e la Marvel ve ne avevamo già parlato qui e qui.
"Non potrei mai permettermi di girare lì" dice Romero ridendo in riferimento all'ambientazione newyorkese del fumetto. "E' un fumetto, il che significa che non c'è bisogno di uscire e girare. Si può lasciar correre l'immaginazione e far praticamente tutto quello che si vuole, ammesso che sia nei limiti della decenza".
Nel fumetto New York è ancora la grande metropoli che tutti conoscono, ma mostrata pochi anni dopo l'apocalisse Zombie. Alcune cose sono tornate alle origini: ci sono pecore al pascolo a Sheep Meadow in Central Park. Eppure ci sono forti elementi sociali e politici: il sindaco è uno dei personaggi principali ed una femmina Zombie inizia a mostrare qualche tipo di intelligenza.
Al quesito se è possibile per gli Zombie coesistere con gli esseri umani, nel caso i non-morti diventino più intelligenti, Romero risponde "Questi Zombie stanno iniziando a mostrare scintille di reale attenzione e preoccupazione per l'altro. Io non ho intenzione di spingermi fino all'Uomo Omega, dove prendono il posto dei viventi nel mondo, ma mi sto divertendo un sacco con questo. Abbiamo nuove regole e nuovi personaggi, e stiamo prendendo una direzione completamente diversa".
Parlando poi dell'ambientazione urbana, riferendosi alla violenza metropolitana odierna, il regista dice: "Si tratta fondamentalmente di Chicago o Detroit. La città non è distrutta, ma continua a esistere nel suo essere, corrotta e senza regole. E' un po' come il vecchio West. Questo è quello di cui sto parlando ora. Non c'è quasi più moralità, tranne naturalmente per i nostri eroi".
Axel Alonso, caporedattore Marvel e, per sua stessa ammissione, "zombofilo" ammette il grande impegno dell'editrice statunitense per pubblicare una storia Zombie originale, in tre atti, scritta da Romero, affermando poi "World War Z, The Walking Dead: tutto è nato da un genere che egli ha creato da solo. Sta esplorando questo paesaggio da decenni ormai, e trova sempre il modo di vedere le cose attraverso una lente diversa e dire qualcosa di nuovo sul mondo, sullo sfondo di un'apocalisse Zombie."
Per Empire of the Dead Romero ha preparato una sceneggiatura di ben 300 pagine che ha affidato alla Marvel ed al pennino di Alex Maleev.
Che dire? Aspettiamo altre news che Romero ha in serbo per noi (sembra infatti che gli Zombie non saranno l'unica minaccia predatrice) e che annucerà al New York Comic Con (10-13 Ottobre) sperando ardentemente che questo fumetto non si riveli una porcata come Toe Tags.
[Fonte: USA Today]
Empire of the Dead, cover di Alex Maleev [Marvel]
Della collaborazione tra Romero e la Marvel ve ne avevamo già parlato qui e qui.
"Non potrei mai permettermi di girare lì" dice Romero ridendo in riferimento all'ambientazione newyorkese del fumetto. "E' un fumetto, il che significa che non c'è bisogno di uscire e girare. Si può lasciar correre l'immaginazione e far praticamente tutto quello che si vuole, ammesso che sia nei limiti della decenza".
Nel fumetto New York è ancora la grande metropoli che tutti conoscono, ma mostrata pochi anni dopo l'apocalisse Zombie. Alcune cose sono tornate alle origini: ci sono pecore al pascolo a Sheep Meadow in Central Park. Eppure ci sono forti elementi sociali e politici: il sindaco è uno dei personaggi principali ed una femmina Zombie inizia a mostrare qualche tipo di intelligenza.
Al quesito se è possibile per gli Zombie coesistere con gli esseri umani, nel caso i non-morti diventino più intelligenti, Romero risponde "Questi Zombie stanno iniziando a mostrare scintille di reale attenzione e preoccupazione per l'altro. Io non ho intenzione di spingermi fino all'Uomo Omega, dove prendono il posto dei viventi nel mondo, ma mi sto divertendo un sacco con questo. Abbiamo nuove regole e nuovi personaggi, e stiamo prendendo una direzione completamente diversa".
Parlando poi dell'ambientazione urbana, riferendosi alla violenza metropolitana odierna, il regista dice: "Si tratta fondamentalmente di Chicago o Detroit. La città non è distrutta, ma continua a esistere nel suo essere, corrotta e senza regole. E' un po' come il vecchio West. Questo è quello di cui sto parlando ora. Non c'è quasi più moralità, tranne naturalmente per i nostri eroi".
Empire of the Dead #1 variant cover di Arthur Suydam [Marvel].
Evidentemente gli Zombie sono proprio intenzionati a cibarsi della "Grande Mela"
Evidentemente gli Zombie sono proprio intenzionati a cibarsi della "Grande Mela"
Axel Alonso, caporedattore Marvel e, per sua stessa ammissione, "zombofilo" ammette il grande impegno dell'editrice statunitense per pubblicare una storia Zombie originale, in tre atti, scritta da Romero, affermando poi "World War Z, The Walking Dead: tutto è nato da un genere che egli ha creato da solo. Sta esplorando questo paesaggio da decenni ormai, e trova sempre il modo di vedere le cose attraverso una lente diversa e dire qualcosa di nuovo sul mondo, sullo sfondo di un'apocalisse Zombie."
Per Empire of the Dead Romero ha preparato una sceneggiatura di ben 300 pagine che ha affidato alla Marvel ed al pennino di Alex Maleev.
Che dire? Aspettiamo altre news che Romero ha in serbo per noi (sembra infatti che gli Zombie non saranno l'unica minaccia predatrice) e che annucerà al New York Comic Con (10-13 Ottobre) sperando ardentemente che questo fumetto non si riveli una porcata come Toe Tags.
[Fonte: USA Today]