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21 ottobre 2013

Recensione: Domani. Cronaca del contagio (Massimo Spiga)

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La prossima settimana, precisamente il 28 Ottobre, un nuovo romanzo Zombie made in Italy raggiungerà le librerie grazie alla Arkadia Editore. Noi abbiamo avuto l’occasione di leggerlo in anteprima, seguiteci dopo il salto se volete scoprire cosa ci riserva il volume Domani. Cronaca del contagio di Massimo Spiga!

Domani. Cronaca del contagio

Domani. Cronaca del contagio narra le vicende di Andrea Malerba, laurea in filosofia e tanta voglia di sballarsi, che per evitare la disoccupazione si ritrova a lavorare in Rai sotto la supervisione della zia Francesca. Assieme a questa, ed alla di lei assistente Laura, parte per la Bulgaria, più precisamente per Belene, al fine di girare un servizio sulla locale centrale nucleare mai ultimata. Raggiunta la località il gruppo scopre interessanti elementi che potrebbero arricchire il servizio, se non addirittura darne vita a nuovi: la presenza di un gulag, che smise la sua terribile funzione di campo di concentramento neanche troppi anni prima, e la privatizzazione del carcere locale ad opera della società paramilitare Whitefang Worldwide. Come è logico aspettarsi, altrimenti una recensione su ZKB non avrebbe motivo di essere, la calma non dura troppo ed il gruppo di cronisti si ritrova presto in un incubo da cui pare impossibile potersi svegliare.

Fine della nostra sinossi, perché vogliamo evitare ogni tipo di spoiler, andiamo ad analizzare il romanzo: ci troviamo di fronte ad un’opera complessa, che inizia sì un po’ lentamente, così da creare un credibile background, ma che una volta innescata la miccia continua in un susseguirsi di situazioni adrenaliniche e pericoli sempre differenti.
Una semplice storia Zombie? Sarebbe riduttivo e sbagliato catalogarla così sbrigativamente; ci troviamo di fronte ad un racconto capace di unire le cupe macchinazioni della corporazioni Umbrella-style, o degli “Illuminati” che tessono le trame mondiali, ai deliri onirici ed ultradimensionali del migliore Lovecraft (tranquilli, non troverete gli odiosi “il terrore mi impedisce di raccontare ciò che vidi” che troppo spesso ci riservava lo scrittore di Providence, perché qui tutto viene descritto magistralmente). Quello che è certo è che i molti indizi disseminati per le pagine del libro sapranno trovare una spiegazione ed un posto proseguendo nella lettura.

I personaggi sono ben caratterizzati, ma il principale pregio del romanzo non è quello di presentare una forte analisi introspettiva degli individui che ne popolano le pagine, bensì la capacità di mostrare come le debolezze umane e la lotta per la sopravvivenza, contro ogni buonismo, possano trasformare un uomo comune, non nato per essere un eroe od un leader carismatico, in un personaggio dannatamente “umano” che oscilla continuamente tra il bene ed il male (alla faccia di Tolkien e dei suoi Hobbit).
Ovviamente la storia non si baserà solo sui tre di cui abbiamo accennato sopra, tra i tanti conosceremo infatti Don Corvaja, il parroco di Belene, il perfido Ginchev, il misterioso Helsinger ed il durissimo Anwar (creatore di una “società” che pare un tributo a quanto visto in uno degli episodi della saga di Alien).

Venendo agli Zombie ci troviamo di fronte a belve antropofaghe veloci, nel movimento come nella diffusione del contagio, che ricordano i “Demoni” della duologia di Lamberto Bava sia per la capacità di evolversi sia perché classificabili all’interno della tipologia Zombie “posseduti”. Con la lettura scopriremo se un colpo in testa basterà a por fine all'esistenza di questi non-morti; certamente Zombie più pericolosi di quelli conosciuti in altre sedi perché capaci di conservare reminiscenze della loro vita passata e perché paiono addirittura dotati di una certa organizzazione (ma anche qui non vi diciamo altro).

Interessante notare come quasi subito il pericolo non-morto venga identificato... era ora che scrittori e sceneggiatori abbandonassero il cliché del gruppo che, nelle prime fasi di un outbreak, si fa decimare prima di capacitarsi la vera natura della minaccia (ormai anche le nonne sanno cos'è uno Zombie!!).

Conclusione: un romanzo capace di sorprendere, complesso e ben scritto. Un’incursione non-morta negli universi lovecraftiani che senza dubbio porta una ventata di novità nella letteratura di genere. Sconsigliato solo a chi vuole una Zombie-novel che ricalchi le pandemie alla Romero.

SpleenLady

name[SpleenLady] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs9nhdctiGF4PFDY9VRM3qJKdJqP1OMePxbTTwS_k3_mqOXVw_sO8KTOvYp0gCNdmpzNGg-M_54mM945qXzmWRIi_QUTEMu-pwcvoWJR2fzGSdkKisgpJvjI-meLudTFDTewHEQIu2ZESc/s320/spleen_lady.jpg] description[All'età di sette anni si imbatte ne L'alba dei Morti Viventi, l'albo di Dylan Dog e fu orrore a prima vista. Si innamora perdutamente della fantasia di Tiziano Sclavi e dei suoi Zombie, adorando specialmente DellaMorte DellAmore. La passione per i non morti e tutto ciò che li riguarda non l'ha più lasciata. Li ritiene affascinanti creature che, pur nel male, offrono ai più deboli giustizia e riscatto.]

Richard_Targaryen

name[Richard_Targaryen] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinvPBzIdQLJ5qIa7PZQWlLKtgii5MnVCjciPQBPjqiZwlA4U6sGIGVWMWJu7Kywfi6W9Fvr8jLxzWgY8zHKDkuyIZ1S_9kiFrOVzvEjYB0Ow9st_NyZC3HSUpRo_KBYIv3nhDMN9LntnNT/s113/28-days-later-zombie.jpg] description[Zombofilo di nuova generazione, ama i classici di Romero ma anche i più trasgressivi zombie movie dell’ultimo ventennio. Appassionato dell' horror sin da piccolo grazie all'influenza della madre che gli ha trasmesso la passione per Dylan Dog, trova il genere Zombie l'unico in grado di stupirlo sempre. Predilige le produzioni violente e movimentate, un po' meno quelle introspettive alla The Walking Dead.]

DarkSchneider

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Zombie Hunter

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Grimwolf

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jackson1966

name[jackson1966] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMtj7u0pmrH2NF8PeNoAhfXCynPciLFsVy8_Xm6m0CI8zY4vHOXEy6SDSaV4D0Wxr-oqGb5DPNCv2-P_YQRYKx0VNX9mzwv2lyQWND5SZWaRFv22wG_OgzZ5APptafmmHoCzuzp201B_o/s1600/zombiekb_the-walking-dead-season-4-norman-reedus.jpg] description[E' una vecchietta nata a Milano nel 1966 che ha studiato medicina e ama, da praticamente quando ha avuto la capacità di pensare e comprendere il mondo esterno, il mondo horror ed in particolare gli Zombie. Cresciuta nel mito di Romero ascoltando i ragazzi più grandi di lei che parlavano con orrore e soggezione della “Notte dei morti viventi”.]

Alessia Gasparella

name[Alessia Gasparella] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga4q94pFjepkWZdKSCP7H_8uGELs3M2bYllDuaD0oUpEyY2Cn3flGvqOAewllLI8n1MxKiY5YmeJcEqJ3maY8juoOqgUroGOrz0kicQzm_BAgLPWkWZpTSSBRFvrv9L_5WGc_xfKooCcJg/s151/bbd.jpg] description[Ha iniziato a collaborare con Zombie KB per continuare a nutrire il suo smisurato amore per i cari, vecchi, morti viventi e diffondere il verbo a più persone possibili. La sua missione principale è quella di far conoscere i film Zombie che più ha amato, raccolti nella rubrica Zombie D'Essai, e convincere il mondo che sono delle perle! Oltre ai lungometraggi, ama parlare dei corti che spesso hanno bisogno di una mano per essere diffusi.]

ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYY9T4xMZe98rBdNfusZhjs3gw-TNMSQAHJoecFXJwrZZX7shHcbECfVXr7MeaSRkLlisIZBey_mgK2Tx2LXo3LzWs19se9fQ_PLOWCsbXBOoUBm2HqkF1cEFFoEpVPVavtVblz-Ip7KU/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]