E si riparte, sia con la quarta stagione di The Walking Dead, che con il nostro ...diteci la vostra, l'analisi delle puntate della nostra serie TV preferita arricchita con i vostri commenti. Vi dirò le impressioni che la puntata mi ha lasciato e spero tanto che così farete anche voi. Ma solo dopo il salto...
La quarta stagione riparte con l’episodio Calma apparente (titolo originale 30 Days Without an Accident). Sin da subito si vede la “mano diversa” del nuovo showrunner, Scott M. Gimple, rispetto a quello precedente e cioè Glen Mazzara: azione a go go, Zombie a go go, splatter abbastanza accentuato e pochi inutili dialoghi usati come filler.
Ma andiamo in ordine: la puntata inizia con due grandi svolte rispetto alle passate stagioni: Rick è diventato da leader/padrone del gruppo a semplice coltivatore (tanto da avere letteralmente sotterrato la sua pistola); Daryl da semplice aiutante solitario di Rick ad uno dei principali leader (che sapremo poi riuniti in un Consiglio formato dalle persone rimaste del gruppo originario di Rick, a parte Rick stesso) e, soprattutto ad una persona amata e ammirata dalle persone della prigione. Cosa che mette in imbarazzo alquanto Daryl ma ce lo rende molto più umano e simpatico.
La stessa Carol acquista un nuovo spessore narrativo: da semplice spettatrice degli eventi alla partecipazione attiva alla vita della prigione, non solo come babysitter della bimba di Rick (è anche molto più aperta nelle sue avances a Daryl) e come "insegnante" sull'uso delle armi ai bambini del gruppo. Qui c'è uno scontro con il tipo di "educazione" che Rick pensa debba essere dato ai bambini. Vedremo come evolve.
Altro grande cambiamento: basta prima sparare e poi domandare, ma il contrario. Ora i superstiti umani non vengono più visti come un semplice pericolo da eliminare, ma come persone da poter aiutare e da cui farsi aiutare a sopravvivere. Certo dopo un primo controllo che faccia capire come non siano pericolosi per la comunità venutasi a creare. Un grande passo avanti rispetto al passato, visto che mai in tre stagioni si era pensato agli altri sopravvissuti come possibili alleati e non come nemici o tutt’al più come ospiti indesiderati da mandare via al più presto. Entrano così a far parte della comunità personaggi del fumetto finora mia visti: Rosita Espinosa e il Dr. Bob Stookey. Che sembrerebbero essere destinati ad essere presenti nella serie per tutta la stagione.
Ma continuiamo con la puntata: si unisce a Rick suo figlio Carl che tanta preoccupazione aveva destato nel padre nel finale della scorsa stagione. Rick ci fa capire subito che Carl è tornato ad essere il ragazzino che dovrebbe essere, anche se ovviamente (visto quello che ha dovuto passare) più maturo della sua età. Ci fa capire anche che il suo nuovo compito è quello di padre di Carl e Judith. Inoltre ci viene presentato un Rick che deve essere obbligato a portare la pistola quando esce dalla prigione, mentre prima non se ne staccava mai. Quindi vuole essere un esempio positivo per i figli, fino a rischiare la sua vita. Carl ha anche un amico tra i nuovi ragazzi del gruppo più o meno della sua età.
Arriva quindi Michonne: anche qui grosso cambiamento per il personaggio. Interagisce in maniera attiva (cioè parla ed addirittura sorride e prende in giro Daryl) con gli altri membri del gruppo. Anche se la sua ossessione rimane quella di trovare il Governatore per vendicarsi di lui (il nome Andrea vi dice niente?).
Daryl si appresta a fare una sortita in un supermercato per trovare approvvigionamenti e con lui vanno Glenn, Tyreese e sua sorella, il Dr. Bob, Michonne ed un ragazzo che sembra essere l’interesse amoroso della figlia minore di Hershel. Durante questa spedizione si vedono tutti i cambiamenti subiti dai personaggi che vi ho descritto sopra in maniera sorprendente (soprattutto Daryl e Michonne) ma, soprattutto, si vede una delle scene d’azione migliori che questa seria ci ha finora proposto: il tetto del supermercato cede mentre i nostri sono all’interno e fa “piovere” (mi è venuto in mente il titolo di quella canzone che fa “It’s raining man” ma come “It’s raining Zombie”), letteralmente, Zombie in testa a Daryl e compagnia.
Come dicevo prima, una scena “meravigliosa” nel senso degli effetti speciali degli zombie in implosione a contatto con il suolo, appesi per gli intestini ai pezzi rimasti del soffitto, ai loro tentativi, nonostante le gravi mutilazioni subite nella caduta, di mangiare a tutti i costi i nostri eroi: in poche parole un lavoro fantastico di Greg Nicotero ed il suo staff, reso ancora migliore dalla scena d’azione che da qui si sviluppa, serrata e dal ritmo incalzante, dove temiamo per Daryl e compagnia ogni secondo che dura (anche se in fondo sappiamo che a loro non può succedere nulla a questi personaggi già alla prima puntata della stagione, questo indica solo la grande qualità della tensione presente nella scena).
E qui giunge l’altra novità della stagione: il ragazzo interesse amoroso di Beth viene morso e quindi eliminato. Finalmente nessuna pietà anche per personaggi che, sebbene appena conosciuti, ci sono entrati nel cuore (grazie soprattutto alla scena con Daryl fuori dal supermercato). Qui la serie peccava un po’: morivano a causa degli Zombie sempre persone di cui non ci importava nulla, tranne nelle puntate clou; ora il tiro per la sopravvivenza si alza e, soprattutto, nonostante siano più decomposti per l’avanzare del tempo, questi Zombie “si fanno rispettare”, nel senso che non basta più uno sputo, come l’anno scorso, per fermarli, ma sono tornati ad essere la causa della paura costante dei nostri sopravvissuti.
Rick, nel frattempo, viene in contatto con una sopravvissuta subito al di fuori della prigione. Questa donna ed il marito che chiede a Rick di aiutare, sembrano rappresentare tutto ciò in cui credeva Rick: non avere pietà per niente e nessuno in nome della sopravvivenza. La donna è talmente disperata da tutto ciò che hanno dovuto fare per sopravvivere senza usare la pietà, che si uccide e chiede a Rick di lasciarla diventare come suo marito, cioè uno Zombie. Lui l’accontenta. Al ritorno alla prigione, Hershel farà di tutto per convincere Rick che non è come quella donna e che dal baratro dove lei è caduta lui ha fatto in tempo a tirarsi in salvo.
Altra novità della stagione: Tyreese ha una sua personalità ben definita, si innamora di Rosita e odia uccidere gli Zombie “indifesi”, cioè quelli che premono troppo sulla recinzione della prigione e che possono farla crollare, ma preferisce il “faccia a faccia” con loro. Inoltre, al ritorno di Daryl, quando Beth apprende della morte del suo boyfriend, si dimostra per la prima anche il “caratterino” di quest'ultima, che non è più quello della bambolina bionda capace solo di piangere e cantare al fuoco.
L’unica piccola pecca nella puntata, se così si può definire, è la superficialità con cui viene trattato il rapporto tra Glenn e Maggie, ora sposati ed addirittura, per poco, convinti di aspettare un erede. Cosa che terrorizza Glenn ma rafforza la volontà di vivere di Maggie. Vedremo se Maggie convincerà Glenn o meno.Certo di carne al fuoco ce n’è stata tanta e sono sicura che tutto questo verrà sviluppato meglio nel prosieguo della stagione.
Un ultimo accenno ma, secondo me importante: la fisiologia dei maiali et simili è la più simile a quella umana, nonostante le apparenze, tra tutti gli animali. Quindi la moria dei maiali e la successiva malattia e morte dell’amico di Carl suggeriscono un nuovo pericoloso nemico, peggiore degli Zombie. Un virus modificato? Una nuova apocalisse? Se son rose fioriranno, ma intanto il finale della puntata è adrenalinico. In conclusione (vi giuro è la fine, perché penso di avervi stremato) la serie sembra avere virato di 180 gradi rispetto allo scorso anno e secondo me in meglio. Gli effetti speciali sono sempre più fantastici (magari Nicotero dovrebbe ricordarsi di fare consumare anche le mani degli Zombie oltre al corpo, ma queste sono quisquilie) e l’azione, abbinata al chiedersi continuamente cosa è giusto e cosa non lo è in un’apocalisse Zombie, sembra assicurata. Cosa ne pensate della puntata?
La quarta stagione riparte con l’episodio Calma apparente (titolo originale 30 Days Without an Accident). Sin da subito si vede la “mano diversa” del nuovo showrunner, Scott M. Gimple, rispetto a quello precedente e cioè Glen Mazzara: azione a go go, Zombie a go go, splatter abbastanza accentuato e pochi inutili dialoghi usati come filler.
Ma andiamo in ordine: la puntata inizia con due grandi svolte rispetto alle passate stagioni: Rick è diventato da leader/padrone del gruppo a semplice coltivatore (tanto da avere letteralmente sotterrato la sua pistola); Daryl da semplice aiutante solitario di Rick ad uno dei principali leader (che sapremo poi riuniti in un Consiglio formato dalle persone rimaste del gruppo originario di Rick, a parte Rick stesso) e, soprattutto ad una persona amata e ammirata dalle persone della prigione. Cosa che mette in imbarazzo alquanto Daryl ma ce lo rende molto più umano e simpatico.
La stessa Carol acquista un nuovo spessore narrativo: da semplice spettatrice degli eventi alla partecipazione attiva alla vita della prigione, non solo come babysitter della bimba di Rick (è anche molto più aperta nelle sue avances a Daryl) e come "insegnante" sull'uso delle armi ai bambini del gruppo. Qui c'è uno scontro con il tipo di "educazione" che Rick pensa debba essere dato ai bambini. Vedremo come evolve.
Altro grande cambiamento: basta prima sparare e poi domandare, ma il contrario. Ora i superstiti umani non vengono più visti come un semplice pericolo da eliminare, ma come persone da poter aiutare e da cui farsi aiutare a sopravvivere. Certo dopo un primo controllo che faccia capire come non siano pericolosi per la comunità venutasi a creare. Un grande passo avanti rispetto al passato, visto che mai in tre stagioni si era pensato agli altri sopravvissuti come possibili alleati e non come nemici o tutt’al più come ospiti indesiderati da mandare via al più presto. Entrano così a far parte della comunità personaggi del fumetto finora mia visti: Rosita Espinosa e il Dr. Bob Stookey. Che sembrerebbero essere destinati ad essere presenti nella serie per tutta la stagione.
Ma continuiamo con la puntata: si unisce a Rick suo figlio Carl che tanta preoccupazione aveva destato nel padre nel finale della scorsa stagione. Rick ci fa capire subito che Carl è tornato ad essere il ragazzino che dovrebbe essere, anche se ovviamente (visto quello che ha dovuto passare) più maturo della sua età. Ci fa capire anche che il suo nuovo compito è quello di padre di Carl e Judith. Inoltre ci viene presentato un Rick che deve essere obbligato a portare la pistola quando esce dalla prigione, mentre prima non se ne staccava mai. Quindi vuole essere un esempio positivo per i figli, fino a rischiare la sua vita. Carl ha anche un amico tra i nuovi ragazzi del gruppo più o meno della sua età.
Arriva quindi Michonne: anche qui grosso cambiamento per il personaggio. Interagisce in maniera attiva (cioè parla ed addirittura sorride e prende in giro Daryl) con gli altri membri del gruppo. Anche se la sua ossessione rimane quella di trovare il Governatore per vendicarsi di lui (il nome Andrea vi dice niente?).
Daryl si appresta a fare una sortita in un supermercato per trovare approvvigionamenti e con lui vanno Glenn, Tyreese e sua sorella, il Dr. Bob, Michonne ed un ragazzo che sembra essere l’interesse amoroso della figlia minore di Hershel. Durante questa spedizione si vedono tutti i cambiamenti subiti dai personaggi che vi ho descritto sopra in maniera sorprendente (soprattutto Daryl e Michonne) ma, soprattutto, si vede una delle scene d’azione migliori che questa seria ci ha finora proposto: il tetto del supermercato cede mentre i nostri sono all’interno e fa “piovere” (mi è venuto in mente il titolo di quella canzone che fa “It’s raining man” ma come “It’s raining Zombie”), letteralmente, Zombie in testa a Daryl e compagnia.
Come dicevo prima, una scena “meravigliosa” nel senso degli effetti speciali degli zombie in implosione a contatto con il suolo, appesi per gli intestini ai pezzi rimasti del soffitto, ai loro tentativi, nonostante le gravi mutilazioni subite nella caduta, di mangiare a tutti i costi i nostri eroi: in poche parole un lavoro fantastico di Greg Nicotero ed il suo staff, reso ancora migliore dalla scena d’azione che da qui si sviluppa, serrata e dal ritmo incalzante, dove temiamo per Daryl e compagnia ogni secondo che dura (anche se in fondo sappiamo che a loro non può succedere nulla a questi personaggi già alla prima puntata della stagione, questo indica solo la grande qualità della tensione presente nella scena).
E qui giunge l’altra novità della stagione: il ragazzo interesse amoroso di Beth viene morso e quindi eliminato. Finalmente nessuna pietà anche per personaggi che, sebbene appena conosciuti, ci sono entrati nel cuore (grazie soprattutto alla scena con Daryl fuori dal supermercato). Qui la serie peccava un po’: morivano a causa degli Zombie sempre persone di cui non ci importava nulla, tranne nelle puntate clou; ora il tiro per la sopravvivenza si alza e, soprattutto, nonostante siano più decomposti per l’avanzare del tempo, questi Zombie “si fanno rispettare”, nel senso che non basta più uno sputo, come l’anno scorso, per fermarli, ma sono tornati ad essere la causa della paura costante dei nostri sopravvissuti.
Rick, nel frattempo, viene in contatto con una sopravvissuta subito al di fuori della prigione. Questa donna ed il marito che chiede a Rick di aiutare, sembrano rappresentare tutto ciò in cui credeva Rick: non avere pietà per niente e nessuno in nome della sopravvivenza. La donna è talmente disperata da tutto ciò che hanno dovuto fare per sopravvivere senza usare la pietà, che si uccide e chiede a Rick di lasciarla diventare come suo marito, cioè uno Zombie. Lui l’accontenta. Al ritorno alla prigione, Hershel farà di tutto per convincere Rick che non è come quella donna e che dal baratro dove lei è caduta lui ha fatto in tempo a tirarsi in salvo.
Altra novità della stagione: Tyreese ha una sua personalità ben definita, si innamora di Rosita e odia uccidere gli Zombie “indifesi”, cioè quelli che premono troppo sulla recinzione della prigione e che possono farla crollare, ma preferisce il “faccia a faccia” con loro. Inoltre, al ritorno di Daryl, quando Beth apprende della morte del suo boyfriend, si dimostra per la prima anche il “caratterino” di quest'ultima, che non è più quello della bambolina bionda capace solo di piangere e cantare al fuoco.
L’unica piccola pecca nella puntata, se così si può definire, è la superficialità con cui viene trattato il rapporto tra Glenn e Maggie, ora sposati ed addirittura, per poco, convinti di aspettare un erede. Cosa che terrorizza Glenn ma rafforza la volontà di vivere di Maggie. Vedremo se Maggie convincerà Glenn o meno.Certo di carne al fuoco ce n’è stata tanta e sono sicura che tutto questo verrà sviluppato meglio nel prosieguo della stagione.
Un ultimo accenno ma, secondo me importante: la fisiologia dei maiali et simili è la più simile a quella umana, nonostante le apparenze, tra tutti gli animali. Quindi la moria dei maiali e la successiva malattia e morte dell’amico di Carl suggeriscono un nuovo pericoloso nemico, peggiore degli Zombie. Un virus modificato? Una nuova apocalisse? Se son rose fioriranno, ma intanto il finale della puntata è adrenalinico. In conclusione (vi giuro è la fine, perché penso di avervi stremato) la serie sembra avere virato di 180 gradi rispetto allo scorso anno e secondo me in meglio. Gli effetti speciali sono sempre più fantastici (magari Nicotero dovrebbe ricordarsi di fare consumare anche le mani degli Zombie oltre al corpo, ma queste sono quisquilie) e l’azione, abbinata al chiedersi continuamente cosa è giusto e cosa non lo è in un’apocalisse Zombie, sembra assicurata. Cosa ne pensate della puntata?