Siamo alla seconda puntata della nuova stagione di The Walking Dead inaugurata la scorsa settimana, com'è andata? Seguiteci dopo il salto per sapere le nostre impressioni e per, se vorrete, dirci la vostra!
Infetto, è stata una puntata di stampo ben diverso dalla precedente, pur mantenendo un livello di attenzione alto nello spettatore. Meno scene splatter e combattimenti, più dialoghi. Ma non i soliti dialoghi riempitivi che non "portano a nulla", ma dialoghi intesi a farci vedere le dinamiche del gruppo che stanno cambiando ancora ed i mutamenti, anche caratteriali, che in quei famosi "30 giorni senza incidenti" citati nella prima puntata hanno subito i protagonisti.
L'episodio parte con una luce nel buio che attira gli Zombie per fornire loro del cibo sotto forma di topi, alla recinzione della prigione ed una nottata apparentemente idilliaca all'interno della prigione: tra affettuosità varie (Tyreese e Rosita e, nella torre di sorveglianza, Glenn e Maggie): come dire "tutto va bene e siamo al sicuro". Il punto è che, come ben sappiamo, questi sono i momenti dove il pericolo è in agguato, nel mondo di The Walking Dead. Infatti il ragazzino che nel finale della scorsa puntata è morto di un morbo, per adesso, sconosciuto, si risveglia come Zombie e comincia ad attaccare gli esseri umani nel settore D che stanno dormendo. Tutto questo senza che nessuno si accorga di niente.
Quando il mattino dopo Rick e Carl sono a fare i contadini e Michonne parte per la sua missione all'esterno della prigione, si sentono dei colpi sparati all'interno della prigione: gli Zombie hanno "preso alle spalle" ed "all'interno" il gruppo: da uno solo di loro ce ne sono già un bel po' che cercano di mangiare gli abitanti "vivi" della prigione stessa. Rick, Daryl, Carol e gli altri si danno un gran daffare e riportano la calma, non senza avere perso, però un gran numero di "abitanti" e "finire definitivamente" quelli morsi. Qui, secondo me, c'è una storyline apparentemente incoerente con il resto e abbastanza, sempre apparentemente, noiosa: quella dell'adozione da parte di Carol di due bimbe rimaste senza padre. Dico apparentemente perché, secondo me proprio da qui si avrà la sorpresa (SPOILER) di chi dà da mangiare agli Zombie (so bene a chi stiamo pensando tutti, il Governatore, ma dalla reazione della bimba maggiore alla morte dello "Zombie Nick" si capisce che c'è qualcos'altro sotto, secondo me)
Ciò che più conta, però, è che il gruppo capisce finalmente che c'è in giro un pericolo ben più minaccioso degli Zombie all'esterno: una specie di influenza (che ha cominciato a colpire i suini già dalla scorsa puntata) che in quelle condizione igieniche e di vicinanza tra gli abitanti trova terreno fertile alla sua diffusione.
Si richiama qui l'influenza dei primi del 1.900, dove le condizioni di vita erano simili a quelle della prigione adesso, in cui persero la vita i tre quarti della popolazione mondiale (alcuni morti durante il sonno, senza avere apparentemente niente prima di andare a letto). Il nemico quindi è invisibile, contagioso al massimo, mortale e improvviso e può quindi creare Zombie all'interno del gruppo (ricordo che tutti gli esseri umani sono portatori sani del morbo dello zombismo) in pochissimo tempo ed a "sorpresa".
Si decide quindi di isolare i possibili contagiati. Qui è dove la puntata tende un po' a perdere colpi, secondo me: intanto già nella scorsa puntata i maiali, anche all'esterno della prigione, si erano ammalati ed erano morti, dimostrando così che il germe è nell'ambiente circostante e non solo nella prigione; Rick abbraccia il figlio e poi lo allontana, così come vengono allontanati Maggie e Glenn, perché all'esterno al momento della sparatoria nella prigione, ma inutilmente: il contagio è già nell'ambiente, come detto prima; Daryl usa una rudimentale mascherina per seppellire i morti, salvo poi toglierla mentre parla con Rick nella fossa: inutile metterla a quel punto.
Insomma si capisce, anche dal fatto che gli ammalati cominciano a presentarsi sempre di più con tosse ed altro, che il morbo è presente dappertutto. Vedremo come gestiranno la situazione i nostri sopravvissuti agli Zombie.
Tutto ciò porta a delle conseguenze per alcuni dei personaggi molto importanti: Rick capisce che per aiutare veramente il gruppo ora, c'è bisogno della "vecchio" Rick, magari non così estremo, ma sicuramente armato e pronto ad "uccidere" gli Zombie (che finora si rifiutava di fare per dare il buon esempio a Carl), sempre più aggressivi all'esterno della recinzione e capisce anche che Carol non ha tutti i torti ad insegnare ai bambini più grandicelli della prigione a difendersi con le armi dagli Zombie, così riconsegna la pistola a Carl, che a sua volta si dimostra molto onesto e maturo con il padre. Stabilisce definitivamente la fine della sua era di agricoltore dando in pasto i "suoi" maialini (forse infetti) agli Zombie per allontanarli dalla recinzione che sta cedendo.
Michonne rimane infortunata alla caviglia nel rientro precipitoso alla prigione e quindi, temporaneamente bloccata al suo interno, entra in contatto con la bimba minore di Rick e, sorpresa, ci fa capire chiaramente dalle sue reazioni che deve avere già avuto a che fare con bimbi piccoli in passato e ciò la fa soffrire molto. (SPOILER) Forse un figlio perso all'inizio dell'epidemia Zombie? Certo questo la mette sotto tutta un'altra luce di tenerezza e vulnerabilità che finora non aveva mai mostrato.
Tyreese perde subito Rosita per l'influenza e la trova carbonizzata all'esterno della prigione: non credo che la sua reazione sarà piacevole per i nostri "eroi".
Insomma questa puntata mette un bel po' di carne al fuoco e focalizza subito quale sarà il grande pericolo che i nostri protagonisti dovranno affrontare, a parte gli Zombie. Questo nuovo "nemico" cambia completamente le regole della sopravvivenza: non si vede, non si sente, è mortale, improvviso e, per adesso, non bloccabile, come invece possono essere gli Zombie.
Infetto, è stata una puntata di stampo ben diverso dalla precedente, pur mantenendo un livello di attenzione alto nello spettatore. Meno scene splatter e combattimenti, più dialoghi. Ma non i soliti dialoghi riempitivi che non "portano a nulla", ma dialoghi intesi a farci vedere le dinamiche del gruppo che stanno cambiando ancora ed i mutamenti, anche caratteriali, che in quei famosi "30 giorni senza incidenti" citati nella prima puntata hanno subito i protagonisti.
L'episodio parte con una luce nel buio che attira gli Zombie per fornire loro del cibo sotto forma di topi, alla recinzione della prigione ed una nottata apparentemente idilliaca all'interno della prigione: tra affettuosità varie (Tyreese e Rosita e, nella torre di sorveglianza, Glenn e Maggie): come dire "tutto va bene e siamo al sicuro". Il punto è che, come ben sappiamo, questi sono i momenti dove il pericolo è in agguato, nel mondo di The Walking Dead. Infatti il ragazzino che nel finale della scorsa puntata è morto di un morbo, per adesso, sconosciuto, si risveglia come Zombie e comincia ad attaccare gli esseri umani nel settore D che stanno dormendo. Tutto questo senza che nessuno si accorga di niente.
Quando il mattino dopo Rick e Carl sono a fare i contadini e Michonne parte per la sua missione all'esterno della prigione, si sentono dei colpi sparati all'interno della prigione: gli Zombie hanno "preso alle spalle" ed "all'interno" il gruppo: da uno solo di loro ce ne sono già un bel po' che cercano di mangiare gli abitanti "vivi" della prigione stessa. Rick, Daryl, Carol e gli altri si danno un gran daffare e riportano la calma, non senza avere perso, però un gran numero di "abitanti" e "finire definitivamente" quelli morsi. Qui, secondo me, c'è una storyline apparentemente incoerente con il resto e abbastanza, sempre apparentemente, noiosa: quella dell'adozione da parte di Carol di due bimbe rimaste senza padre. Dico apparentemente perché, secondo me proprio da qui si avrà la sorpresa (SPOILER) di chi dà da mangiare agli Zombie (so bene a chi stiamo pensando tutti, il Governatore, ma dalla reazione della bimba maggiore alla morte dello "Zombie Nick" si capisce che c'è qualcos'altro sotto, secondo me)
Ciò che più conta, però, è che il gruppo capisce finalmente che c'è in giro un pericolo ben più minaccioso degli Zombie all'esterno: una specie di influenza (che ha cominciato a colpire i suini già dalla scorsa puntata) che in quelle condizione igieniche e di vicinanza tra gli abitanti trova terreno fertile alla sua diffusione.
Si richiama qui l'influenza dei primi del 1.900, dove le condizioni di vita erano simili a quelle della prigione adesso, in cui persero la vita i tre quarti della popolazione mondiale (alcuni morti durante il sonno, senza avere apparentemente niente prima di andare a letto). Il nemico quindi è invisibile, contagioso al massimo, mortale e improvviso e può quindi creare Zombie all'interno del gruppo (ricordo che tutti gli esseri umani sono portatori sani del morbo dello zombismo) in pochissimo tempo ed a "sorpresa".
Si decide quindi di isolare i possibili contagiati. Qui è dove la puntata tende un po' a perdere colpi, secondo me: intanto già nella scorsa puntata i maiali, anche all'esterno della prigione, si erano ammalati ed erano morti, dimostrando così che il germe è nell'ambiente circostante e non solo nella prigione; Rick abbraccia il figlio e poi lo allontana, così come vengono allontanati Maggie e Glenn, perché all'esterno al momento della sparatoria nella prigione, ma inutilmente: il contagio è già nell'ambiente, come detto prima; Daryl usa una rudimentale mascherina per seppellire i morti, salvo poi toglierla mentre parla con Rick nella fossa: inutile metterla a quel punto.
Insomma si capisce, anche dal fatto che gli ammalati cominciano a presentarsi sempre di più con tosse ed altro, che il morbo è presente dappertutto. Vedremo come gestiranno la situazione i nostri sopravvissuti agli Zombie.
Tutto ciò porta a delle conseguenze per alcuni dei personaggi molto importanti: Rick capisce che per aiutare veramente il gruppo ora, c'è bisogno della "vecchio" Rick, magari non così estremo, ma sicuramente armato e pronto ad "uccidere" gli Zombie (che finora si rifiutava di fare per dare il buon esempio a Carl), sempre più aggressivi all'esterno della recinzione e capisce anche che Carol non ha tutti i torti ad insegnare ai bambini più grandicelli della prigione a difendersi con le armi dagli Zombie, così riconsegna la pistola a Carl, che a sua volta si dimostra molto onesto e maturo con il padre. Stabilisce definitivamente la fine della sua era di agricoltore dando in pasto i "suoi" maialini (forse infetti) agli Zombie per allontanarli dalla recinzione che sta cedendo.
Michonne rimane infortunata alla caviglia nel rientro precipitoso alla prigione e quindi, temporaneamente bloccata al suo interno, entra in contatto con la bimba minore di Rick e, sorpresa, ci fa capire chiaramente dalle sue reazioni che deve avere già avuto a che fare con bimbi piccoli in passato e ciò la fa soffrire molto. (SPOILER) Forse un figlio perso all'inizio dell'epidemia Zombie? Certo questo la mette sotto tutta un'altra luce di tenerezza e vulnerabilità che finora non aveva mai mostrato.
Tyreese perde subito Rosita per l'influenza e la trova carbonizzata all'esterno della prigione: non credo che la sua reazione sarà piacevole per i nostri "eroi".
Insomma questa puntata mette un bel po' di carne al fuoco e focalizza subito quale sarà il grande pericolo che i nostri protagonisti dovranno affrontare, a parte gli Zombie. Questo nuovo "nemico" cambia completamente le regole della sopravvivenza: non si vede, non si sente, è mortale, improvviso e, per adesso, non bloccabile, come invece possono essere gli Zombie.