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29 ottobre 2013

The Walking Dead 4x03: Isolamento ...diteci la vostra!

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E siamo alla terza puntata, dal titolo "Isolamento" (titolo originale "Isolation"), della fantastica quarta stagione della nostra serie TV preferita The Walking Dead. Le nostre considerazioni, in attesa delle vostre, dopo il salto



Avevamo lasciato i nostri "eroi" alle prese con il "piccolo intoppo" di cui alla foto sopra. Si ricomincia proprio dallo stesso punto: Tyreese si arrabbia moltissimo e, per la prima volta, dimostra il suo carattere quando qualcosa lo tocca profondamente: aggredisce prima Daryl per poi, in preda all'ira, minacciare Rick per fargli fare "lo Sherlock Holmes" della situazione scovando chi ha bruciato i corpi dei due malati Karen e David ed ottenendo in cambio .... una salva di pugni da un Rick in versione terza stagione, cioè abbastanza dispotico e violento. Una ricaduta di Rick quindi, come dirà Hershel allo stesso Rick. Per noi un sintomo che è un essere umano e come tale, per cambiare e tornare ad essere il Rick di prima dell'apocalisse, non basta fare l'agricoltore per qualche mese.


Tutta la puntata in realtà è basata sui cambiamenti avvenuti nei nostri eroi durante queste tre stagioni ed a questo punto penso proprio che sia la direzione che lo showrunner Gimple ha deciso di dare alla stagione intera: si può tornare ad essere come prima dell'apocalisse?

Davanti ad un nemico inarrestabile come lo pneumococco, che causa la morte delle persone ammalate, senza alcuna possibilità di reazione da parte dei sopravvissuti se non isolare gli ammalati e lasciarli al loro destino. Funziona così: prima si prende la banale influenza che abbassa le difese dell'organismo ed "entra" lo pneumococco, che è un battere che provoca le morti che vediamo nella serie. Succede più o meno così sempre dopo un'influenza, ma noi abbiamo qualcosa che loro, per adesso, non hanno: gli antibiotici ed un'elevata igiene.

Questo rende la malattia, come ribadisce lo stesso Hershel, praticamente imbattibile, a differenza degli Zombie contro i quali riescono a combattere. A questo punto la disperazione prende in mano la situazione nei pensieri dei nostri sopravvissuti: il "nemico" colpisce a sorpresa, ovunque (anche qui Hershel è chiaro: tutto l'ambiente in cui vivono è infetto, dentro e fuori la prigione), chiunque e non bada ad età, sesso o anche all'utilità o meno per la comunità del soggetto colpito: la sopravvivenza di tutti è, per la prima volta nella serie, fuori dal controllo di Rick and company.

Questo provoca reazioni diverse a seconda della personalità dei soggetti interessati. Rick tenta di mantenere la "presa" sulla situazione continuando ad aiutare la comunità come meglio può, con cibo, acqua e quant'altro.

Hershel ed il Consiglio della comunità decidono di mandare Daryl (che si fa accompagnare da Michonne, Tyreese e da Stookey) a prendere antibiotici veterinari, che vanno bene anche per gli umani, e di mettere in quarantena i più giovani ed i più vecchi. Hershel e Carl al momento approvano, con riluttanza, la loro quarantena, ma alla fine decidono di mettersi in gioco in prima persona: Hershel decide di usare rimedi naturali per aiutare a ridurre i sintomi della malattia negli ammalati in isolamento; esce nel bosco con Carl come "guardia del corpo", che dimostra ancora una volta la sua maturità in essere: non uccide gli Zombie che incontrano in quanto non pericolosi nell'immediato per loro, dimostrando una "pietà" fino a poco tempo fa inesistente anche verso i vivi.

Hershel entra quindi in isolamento con i malati e rischia in prima persona la malattia (viene colpito in faccia da una getto di sangue dal Dr. S), ma non vuole stare solo a vedere, vuole combattere per aiutare gli altri a modo suo (visto che la perdita della gamba non gli permette più di combattere in prima linea con il resto del gruppo contro gli Zombie), anche perché in mezzo a queste persone ci sono, adesso, anche Glenn e la sorella di Tyreese, Sasha.


Carol dimostra un carattere ancora più forte di quello che pensavamo, viste le altre due puntate: per i sopravvissuti farebbe qualsiasi cosa, andando anche contro la "morale" con cui è cresciuta: Rick capisce infatti che è lei la persona che ha ucciso e poi bruciato i corpi di Karen e David, per tentare di fermare la malattia dilagante.

Per lei aiutare tutti non vuol dire solo usare "il cuore" ed avere "pietà", ma anche e soprattutto non averne nel momento del bisogno, uccidere chi può essere pericoloso per la comunità, lasciare una bimba malata in isolamento da sola per non rischiare di ammalarsi anche lei, ma non per un senso di egoistica voglia di vivere, quanto per rimanere viva tra i tanti che stanno morendo, per conintuare ad aiutare la comunità, dato che sono sempre meno quelli in grado di farlo.


Beth dimostra di avere imparato bene la lezione dal padre, per quanto giovane sia: ognuno deve fare il proprio dovere senza ripensamenti, ed il suo è prendersi cura di Judith e degli altri bimbi in isolamento. Senza pensare al padre in pericolo ed alla sorella senza Glenn. Un'altra forma di coraggio molto forte, secondo me. Non agire, certe volte, è molto più difficile che farlo.

L'altra "sorpresa" della puntata è l'enorme quantità di Zombie che Daryl e compagnia si trovano a dover fronteggiare: sembrano addirittura una piccola cittadina in movimento e questo, secondo me, mette molto in dubbio la certezza di Daryl che "qualcuno senza un occhio" sia ormai lontano e non sia più un pericolo per loro, come sostiene con Michonne (tra l'altro la loro intesa procede a gonfie vele). Da dove arrivano? Come mai sono così tanti in uno stesso luogo? E di chi è la voce che Daryl and company sentono alla radio prima di venire attaccati dagli Zombie che parla di altri sopravvissuti?


Tanta carne al fuoco come sempre e, come sempre, nuove domande e "misteri" continui da risolvere per il nostro gruppo.

Una sola piccola e forse inutile annotazione: gli Zombie quest'anno sono ancora "più belli" da vedere ma, veramente, non si può vedere un corpo praticamente completamente decomposto e pieno di muffa e poi, quando alza le mani, vedere una manicure perfetta. Sarò una che pretende molto, ma accidenti se con le loro capacità Greg Nicotero and company non postrebbero essere più precisi. Del resto dal nostro telefilm preferito si pretende sempre il massimo!!

SpleenLady

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Richard_Targaryen

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DarkSchneider

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Zombie Hunter

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Grimwolf

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jackson1966

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Alessia Gasparella

name[Alessia Gasparella] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga4q94pFjepkWZdKSCP7H_8uGELs3M2bYllDuaD0oUpEyY2Cn3flGvqOAewllLI8n1MxKiY5YmeJcEqJ3maY8juoOqgUroGOrz0kicQzm_BAgLPWkWZpTSSBRFvrv9L_5WGc_xfKooCcJg/s151/bbd.jpg] description[Ha iniziato a collaborare con Zombie KB per continuare a nutrire il suo smisurato amore per i cari, vecchi, morti viventi e diffondere il verbo a più persone possibili. La sua missione principale è quella di far conoscere i film Zombie che più ha amato, raccolti nella rubrica Zombie D'Essai, e convincere il mondo che sono delle perle! Oltre ai lungometraggi, ama parlare dei corti che spesso hanno bisogno di una mano per essere diffusi.]

ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYY9T4xMZe98rBdNfusZhjs3gw-TNMSQAHJoecFXJwrZZX7shHcbECfVXr7MeaSRkLlisIZBey_mgK2Tx2LXo3LzWs19se9fQ_PLOWCsbXBOoUBm2HqkF1cEFFoEpVPVavtVblz-Ip7KU/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]