Finalmente è uscito il 10' volumetto dell'eclettico horror seinen I Am A Hero (e con una bella cover!), in cui Kengo Hanazawa ri-lascia per un po' da parte il buffo 'eroe' protagonista, il mangaka Hideo, per rintrodurre al meglio un personaggio chiave lasciato 'in sospeso' così come per darci news in più sugli Zombie (gli 'ZQN') che hanno parassitato Giappone e limitrofi. Info e immagini scelte dopo il salto.
Se avete già avuto per le mani questo manga (matto come il flow dei Flatbush ZOMBIES), già sapete si tratta di un seinen unico (tra l'altro, giorni fa 'premiato' da un tot di 2000 volumetti venduti solo a Lucca). Hanazawa gioca con la sua narrazione (sia testuale che visuale) come uno scienziato pazzo, via via dosando gli ingredienti che decide di sviluppare; vediamo che c'ha combinato nel 10' numero...
Nel volume 9, Asia in fiamme, avevam lasciato un Hideo sempre più 'maturo' (per quanto potrà esserlo) con due ragazze in custodia; ovviamente nel 10 le due gli daranno dei problemini, anche se in modi completamente diversi. Ma l'importante è che il nostro 'eroe' ormai da passivo è passato all'attivo, si muove, compie scelte e, quindi, imparerà ad affrontarne le conseguenze (solo chi non fa non sbaglia), ergo, proverbialmente, assumersene le responsabilità. Un successone!
Senza spoilerare, la decisione che Hideo prende riguarda entrambe le ragazze, e serve anche ad Hanazawa per sottolineare di nuovo qualche info sugli ZQN: alcuni sembrano mantenere una certa 'lucidità' (anche se solo a tratti, come sotto allucinogeni), alcuni una sorta di istinto, altri ancora pare semplicemente 'ri-vivano' la vita precedente in una tiepida routine non-morta. Queste stesse news le apprende dal web anche un nuovo personaggio, Takashi, un teen-ager pauroso che, barricato in casa e online sul forum di 'eroi senza nome' già comparso nel volume 5, fornisce lo spunto per una piccola critica non solo al 'feticismo hi-tech' ma anche alla pressione della società giapponese verso autorealizzazione e successo personale. Ce lo rivela il termine Hikikomori, col quale si descrivono sia Takashi che molti dei nolenti-volenti 'rifugiati' (keyword per leggere I Am A Hero, e gli Zombie a 360°) con cui è 'connesso'... Mooolto spesse queste pagine.
Tra questi sociopatici e/o agorafobici, un po' alla rivincita dei nerd (e non parliamo tanto di geek 'attivisti da tastiera' quanto di 'outkast volontari'), vedremo anche un gruppo di survivor che hanno deciso di 'cambiare il mondo', cui Takashi (suicida fallito) si unirà. E lo farà proprio grazie a uno dei personaggi più strambi del manga, il 'profeta' Kurusu (anche lui già visto nel 5') che, se prima avevamo avuto solo la sensazione l'avremmo presto incontrato, ora lo rivediamo all'opera in tutta la sua lucida follia. In mutande e doppio machete alla mano, con le sue solite perle di 'saggezza da nuovo mondo' (massime di un lifestyle opposto all'Hikikomori), tipo: "Tutta la tua esistenza è fatta delle vite rubate ad altri. Non possiamo vivere senza uccidere e rubare le vite degli altri! Sia vivere, che uccidere, non hanno nessuna logica!"
Comunque sia, questo gruppetto di survivor che cerca reclute online si presenta molto ben organizzato-equipaggiato; i suoi membri sono armati di lame e balestre, caschi e protezioni varie, oltre alle bici, alle radio e ai razzetti che usano come diversivo quando si danno separatamente alla fuga (anche gli ZQN sono attratti da rumori ecc) verso una base 'ignota' (per noi, al momento almeno). Takashi tra loro dovrà imparare a muoversi, sempre se ce la farà, e in questo ricorda molto l'Hideo goffo e inutile dei primi numeri. Di contro, invece, il nostro 'eroe' in confronto a questo teen-ager sembra ormai 'uomo' (sembra). Comunque sia, in questo numero di I Am A Hero, specialmente con Kurusu e il suo team, Hanazawa ci regala varie sequenze di action & fight (cosa che non fa proprio spesso, e mai 'gratuitamente'), così come altre più 'tese' per vari motivi. C'è tensione sempre...
Nonostante la suspense, Hanazawa ha tutto il tempo e lo spazio (metà e metà volumetto) per approfondire con dialoghi e tavole ad hoc i caratteri dei personaggi: da una parte il quasi-eroe Hideo e le due ragazze (un maschiaccio e una donzella 'ferita') e dall'altra l'impulsivo-psycho Kurusu e la sua 'rispettabile' gang... personaggi che, a questo punto, potrebbero addirittura incontrarsi molto presto; e chissà cos'accadrebbe poi, tutti carichi di armi e nervi come sono! Nel frattempo, gli ZQN impazzano e, se governo-autorità manco l'ombra, ai cittadini non resta che rinchiudersi o tentarla per le strade...
Come sempre, il tutto è raccontato magistralmente e con un tratto molto realistico, in antitesi all'irrealtà dell'Apocalisse ZQN (che poi non è meno irreale di tante cose reali, un pessimo esempio asiatico può essere la fabbrica dei suicidi Foxconn), oltre che con quello stile 'cinematografico' con cui Hanazawa ama ritrarre certe situazioni, spesso catapultandocene al centro oppure tenendocene sapientemente da parte. Non ho problemi a riconoscerlo-ripeterlo; per essere 'solo un trentenne' (come Hideo), questo autore è un fottuto genio!
Per finire, non posso far altro che indirizzarvi in fumetteria o al sito della GP Publishing ed esortarvi a comprare tutti gli arretrati di I Am A Hero se ancora non l'avete fatto... fidatevi, ne vale veramente la pena, scrollate via il letargo ZQN-Hikikomori e non fate quelle facce!
Se avete già avuto per le mani questo manga (matto come il flow dei Flatbush ZOMBIES), già sapete si tratta di un seinen unico (tra l'altro, giorni fa 'premiato' da un tot di 2000 volumetti venduti solo a Lucca). Hanazawa gioca con la sua narrazione (sia testuale che visuale) come uno scienziato pazzo, via via dosando gli ingredienti che decide di sviluppare; vediamo che c'ha combinato nel 10' numero...
Nel volume 9, Asia in fiamme, avevam lasciato un Hideo sempre più 'maturo' (per quanto potrà esserlo) con due ragazze in custodia; ovviamente nel 10 le due gli daranno dei problemini, anche se in modi completamente diversi. Ma l'importante è che il nostro 'eroe' ormai da passivo è passato all'attivo, si muove, compie scelte e, quindi, imparerà ad affrontarne le conseguenze (solo chi non fa non sbaglia), ergo, proverbialmente, assumersene le responsabilità. Un successone!
Senza spoilerare, la decisione che Hideo prende riguarda entrambe le ragazze, e serve anche ad Hanazawa per sottolineare di nuovo qualche info sugli ZQN: alcuni sembrano mantenere una certa 'lucidità' (anche se solo a tratti, come sotto allucinogeni), alcuni una sorta di istinto, altri ancora pare semplicemente 'ri-vivano' la vita precedente in una tiepida routine non-morta. Queste stesse news le apprende dal web anche un nuovo personaggio, Takashi, un teen-ager pauroso che, barricato in casa e online sul forum di 'eroi senza nome' già comparso nel volume 5, fornisce lo spunto per una piccola critica non solo al 'feticismo hi-tech' ma anche alla pressione della società giapponese verso autorealizzazione e successo personale. Ce lo rivela il termine Hikikomori, col quale si descrivono sia Takashi che molti dei nolenti-volenti 'rifugiati' (keyword per leggere I Am A Hero, e gli Zombie a 360°) con cui è 'connesso'... Mooolto spesse queste pagine.
Tra questi sociopatici e/o agorafobici, un po' alla rivincita dei nerd (e non parliamo tanto di geek 'attivisti da tastiera' quanto di 'outkast volontari'), vedremo anche un gruppo di survivor che hanno deciso di 'cambiare il mondo', cui Takashi (suicida fallito) si unirà. E lo farà proprio grazie a uno dei personaggi più strambi del manga, il 'profeta' Kurusu (anche lui già visto nel 5') che, se prima avevamo avuto solo la sensazione l'avremmo presto incontrato, ora lo rivediamo all'opera in tutta la sua lucida follia. In mutande e doppio machete alla mano, con le sue solite perle di 'saggezza da nuovo mondo' (massime di un lifestyle opposto all'Hikikomori), tipo: "Tutta la tua esistenza è fatta delle vite rubate ad altri. Non possiamo vivere senza uccidere e rubare le vite degli altri! Sia vivere, che uccidere, non hanno nessuna logica!"
Comunque sia, questo gruppetto di survivor che cerca reclute online si presenta molto ben organizzato-equipaggiato; i suoi membri sono armati di lame e balestre, caschi e protezioni varie, oltre alle bici, alle radio e ai razzetti che usano come diversivo quando si danno separatamente alla fuga (anche gli ZQN sono attratti da rumori ecc) verso una base 'ignota' (per noi, al momento almeno). Takashi tra loro dovrà imparare a muoversi, sempre se ce la farà, e in questo ricorda molto l'Hideo goffo e inutile dei primi numeri. Di contro, invece, il nostro 'eroe' in confronto a questo teen-ager sembra ormai 'uomo' (sembra). Comunque sia, in questo numero di I Am A Hero, specialmente con Kurusu e il suo team, Hanazawa ci regala varie sequenze di action & fight (cosa che non fa proprio spesso, e mai 'gratuitamente'), così come altre più 'tese' per vari motivi. C'è tensione sempre...
Nonostante la suspense, Hanazawa ha tutto il tempo e lo spazio (metà e metà volumetto) per approfondire con dialoghi e tavole ad hoc i caratteri dei personaggi: da una parte il quasi-eroe Hideo e le due ragazze (un maschiaccio e una donzella 'ferita') e dall'altra l'impulsivo-psycho Kurusu e la sua 'rispettabile' gang... personaggi che, a questo punto, potrebbero addirittura incontrarsi molto presto; e chissà cos'accadrebbe poi, tutti carichi di armi e nervi come sono! Nel frattempo, gli ZQN impazzano e, se governo-autorità manco l'ombra, ai cittadini non resta che rinchiudersi o tentarla per le strade...
Come sempre, il tutto è raccontato magistralmente e con un tratto molto realistico, in antitesi all'irrealtà dell'Apocalisse ZQN (che poi non è meno irreale di tante cose reali, un pessimo esempio asiatico può essere la fabbrica dei suicidi Foxconn), oltre che con quello stile 'cinematografico' con cui Hanazawa ama ritrarre certe situazioni, spesso catapultandocene al centro oppure tenendocene sapientemente da parte. Non ho problemi a riconoscerlo-ripeterlo; per essere 'solo un trentenne' (come Hideo), questo autore è un fottuto genio!
Per finire, non posso far altro che indirizzarvi in fumetteria o al sito della GP Publishing ed esortarvi a comprare tutti gli arretrati di I Am A Hero se ancora non l'avete fatto... fidatevi, ne vale veramente la pena, scrollate via il letargo ZQN-Hikikomori e non fate quelle facce!