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29 novembre 2013

Recensione: Gli acchiappazombie (Jesse Petersen)

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Da tempo è disponibile il libreria il volume "Gli Acchiappazombie – Quando fare soldi può far perdere la testa", secondo romanzo della serie Living with the Dead di Jesse Petersen. Se volete sapere cosa ne pensiamo seguiteci dopo il salto!

Gli acchiappazombie (Jesse Petersen)

David e Sarah sono tornati! Sono passati 3 mesi dall'outbreak che ha distrutto la società come la conosciamo, ma che ha anche salvato il loro matrimonio (tutto narrato nel volume Finché Zombie non ci separi).

La coppia, capiti i meccanismi che regolano il nuovo mondo ed adattatasi alla grande, si è reinventata una professione: "Acchiappazombie: società di disinfestazione". Cosa significa? Che non tutti hanno il coraggio di affrontare le minacce non-morte e, in cambio di beni di prima necessità, preferiscono affidarsi a dei mercenari come i due protagonisti (ovvio che la cosa risulta un po' assurda in un contesto di pandemia Zombie, dove il nemico non si comporta come una banda di briganti, ma prendiamo la finzione per quello che è!).
Qualcosa però sembra turbare un mondo già stremato: nei campi sopravvissuti circolano voci in merito a nuovi Zombie, più grossi e dotati di una parvenza di intelligenza. Saranno solo leggende metropolitane post-Apocalisse o vi si nasconde un fondo di verità? I nostri eroi potranno fidarsi di chi affiderà loro nuovi e pericolosi incarichi? Esiste una salvezza portata dalla scienza o da un Governo che potrebbe aver limitato l'espansione non-morta?

Il romanzo è una lettura leggera che svolge egregiamente il compito di intrattenere chi vi si avvicina (non aspettatevi quindi la profondità di un Apocalisse Z o dei libri di The Walking Dead); il tutto è raccontato da Sarah come se si rivolgesse, in tono colloquiale, ad un ipotetico lettore ancora esterno alla pandemia. Con un inaspettato piacere ci si stupisce di apprezzare un libro in cui la voce narrante porta esempi di cultura popolare (citando ad esempio i Minions del film d'animazione "Cattivissimo me"), adattando così la novella a chi gradisce una lettura veloce e piacevole (e poi ammettiamolo, in uno Zombie outbreak, con tutti i problemi che questo comporta, chi di noi  inizierebbe a citare Kant?!?).

Nel mondo della serie Living with the Dead gli Zombie hanno perso la foga iniziale (ma, badate bene, questo non vuol dire che non siano ancora pericolosi) ed, a differenza dei racconti a cui siamo abituati, hanno permesso la sopravvivenza, seppur a stento, di chi ha saputo adattarsi. Interessanti alcune sfaccettature della nuova società umana ipotizzata dall'autrice in cui, ad esempio, le biblioteche, raccogliendo ogni genere di informazioni (utilissime durante uno scenario apocalittico), ritrovano il sacro ruolo di sede di conoscenza!!

Tutto positivo? Non proprio, purtroppo correzione di bozze ed editing hanno lasciato troppi errori nel volume, cosa che non ne pregiudica certo la godibilità, ma che troppe volte spezza l'attenzione del lettore. Comunque sia non vediamo l'ora di poter mettere le mani sul prossimo volume dal titolo "Mangia Crepa Ama – Come Ritrovare Se Stessi Durante Un’Apocalisse Zombie".

Conclusione: un buon libro, leggero ed adatto ai momenti di svago nonostante le sviste nell'editing italiano. Consigliato a chi ha apprezzato il primo volume della serie. Sconsigliato a chi pretende una storia profonda che tratti di pura sopravvivenza con realismo assoluto.

SpleenLady

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Richard_Targaryen

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DarkSchneider

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Zombie Hunter

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Grimwolf

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jackson1966

name[jackson1966] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMtj7u0pmrH2NF8PeNoAhfXCynPciLFsVy8_Xm6m0CI8zY4vHOXEy6SDSaV4D0Wxr-oqGb5DPNCv2-P_YQRYKx0VNX9mzwv2lyQWND5SZWaRFv22wG_OgzZ5APptafmmHoCzuzp201B_o/s1600/zombiekb_the-walking-dead-season-4-norman-reedus.jpg] description[E' una vecchietta nata a Milano nel 1966 che ha studiato medicina e ama, da praticamente quando ha avuto la capacità di pensare e comprendere il mondo esterno, il mondo horror ed in particolare gli Zombie. Cresciuta nel mito di Romero ascoltando i ragazzi più grandi di lei che parlavano con orrore e soggezione della “Notte dei morti viventi”.]

Alessia Gasparella

name[Alessia Gasparella] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga4q94pFjepkWZdKSCP7H_8uGELs3M2bYllDuaD0oUpEyY2Cn3flGvqOAewllLI8n1MxKiY5YmeJcEqJ3maY8juoOqgUroGOrz0kicQzm_BAgLPWkWZpTSSBRFvrv9L_5WGc_xfKooCcJg/s151/bbd.jpg] description[Ha iniziato a collaborare con Zombie KB per continuare a nutrire il suo smisurato amore per i cari, vecchi, morti viventi e diffondere il verbo a più persone possibili. La sua missione principale è quella di far conoscere i film Zombie che più ha amato, raccolti nella rubrica Zombie D'Essai, e convincere il mondo che sono delle perle! Oltre ai lungometraggi, ama parlare dei corti che spesso hanno bisogno di una mano per essere diffusi.]

ZomBitch!

name[ZomBitch!] image[https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYY9T4xMZe98rBdNfusZhjs3gw-TNMSQAHJoecFXJwrZZX7shHcbECfVXr7MeaSRkLlisIZBey_mgK2Tx2LXo3LzWs19se9fQ_PLOWCsbXBOoUBm2HqkF1cEFFoEpVPVavtVblz-Ip7KU/s151/dr.rockso.jpg] description[Colorito da Zombie, occhiaie da Zombie, si nutre di libri, fumetti, film-serie, musica, graphic e street-art senza sosta, come uno Zombie. Gli piacciono le robe creative, diverse, le robe da matti, il noir e lo humor nero. Lavora come copywriter e giornalista-editor, ma scrive su Zombie KB per infettare più vergini possibili con quest'implacabile Z-addiction...il suo motto? Fate piano con Zombie KB: there's no hope!]