Zombie Hunter, Danny Trejo; sì, son bastate giusto quattro parole per convincermi a vedere questo Zombie-movie da T.S.O. (già così negativamente accolto dalla 'critica'), e credo proprio basteranno a far lo stesso con la maggior parte di voi fan d'interiora e sbudellamenti vari; volete sapere se vi aspetta una delusione o una sorpresa? Ok, la review dello squinternato Zombie Hunter barcolla marcia dopo il salto.
Diretto da Kevin King, che l'ha scritto insieme a Kurt Knight per Arrowstorm Entertainment e The Klimax, il 'low-budget' Zombie Hunter (qui e qui le vecchie news) è stato realizzato anche grazie al successo della sua campagna crowdfunding su Kickstarter (date un occhio, era fatta più che bene, e infatti ha tirato su quasi 50 mila dollari extra budget iniziale). Il film è un omaggio-parodia dei grindhouse alla Rodriguez che ammicca ai cliché di genere (e non solo), ma prima di iniziare, ecco il trailer, abbastanza eloquente (based on a true story!):
Protagonista del film è tale Martin Copping, nei panni di un iperbolico disilluso cacciatore (un badass che beve anche alla guida dell'amata Camaro) di nome Hunter e di fatto errante nel bel mezzo di un prossimo futuro post-apocalittico. Una droga chiamata 'Natas' (leggetela al contrario, 666) ha zombificato i suoi fan dando vita all'outbreak (in cui Hunter ha perso moglie-figlia), sicché il nostro ZH vaga random in Utah un po' in cerca di vendetta e un po' per necessità, arrivando per lo stesso motivo a unirsi al gruppo di survivor di padre Jèsus (cioè Trejo, parte marginale) finché gli Zombie, un Funnyman e un mostro in CG non li attaccano ecc... ma la storia 'non conta', è solo 'una scusa'.
Infatti quello che K.King ci propone è un exploitation film che non ha grosse pretese se non intrattenere, come ha riconosciuto Éric S.Boisvert del Fantasia I.F. Festival (l'unico a darne una rece positiva; ecco le altre da wiki) definendolo: "Un mucchio d'intrattenimento puro... un lavoro semplice ma efficace che ha tutte le carte in regola per essere un gran film della mezzanotte". In effetti, ZH non è che un matterello b-movie da non prendere troppo sul serio, privo degli 'egotrip di colleghi maggiori', e in ciò riconosco una genuina passione, oltre a un'onestà maggiore di quella di mega produzioni come WWZ o TWD (ai quali si perdonano gran scivoloni e flop 'in nome dello stesso intrattenimento'). In più, si saran divertiti un sacco questi a fare ZH...
Come dicevamo, Zombie Hunter è volutamente un b-movie in cui, appunto, non mancano citazioni horror e scene splatter, così come quelle sexy e d'azione, oppure le caratterizzazioni al limite del superficiale (in cui gli attori giocano benino, Hunter per esempio ha sempre una smorfia infastidita alla B.Idol!) e nessuna morale da passare, tra qualche scena in computer grafica e i perenni schizzi di sangue sulla camera come cifra stilistica (presi da Rodriguez, che a sua volta si rifa ai grindhouse '70). Per chi la capisce, c'è pure una certa ironia tra le righe, anche se non si tratta di metaforica satira (come fa la Troma in certe sue pazzie), e ovviamente è soprattutto nei 'dialoghi'; quando Hunter si porta a letto la più santarellina del team lei chiede: "Anche tu sei vergine?"! Di certo una battuta studiata ad hoc...
Va detto comunque che qua e là il film manca di vigore proprio a causa dell'apposita 'debolezza' di trama e personaggi, ed è in quei momenti che (senza struttura) ecco l'azione e il gore tipici dei filmZ che non ci stanchiamo di vedere, tipo quelli in cui il malcapitato viene litigato fra non-morti o assiste impotente all'estrazione dei propri intestini! Gli Zombie stessi, poi, non sono fatti male, così come anche il make-up e i 'coerenti' special-fx o le location; carino pure il Funnyman (e la sua vocina che ride) apparso con motosega un po' a caso verso fine film, mentre mi fanno tristezza in generale i mostri in CG (ma qui capisco che è il massimo che si potevan permettere). Il tutto fa sorridere se non ridere (ma ZH non è una zomedy), e si lascia vedere senza problemi.
Certo, si lascia vedere senza problemi se non siete alla ricerca di un film 'impegnato', e infatti direi che Zombie Hunter non ha mai pensato di esser tale, dalla sua nicchia mantiene la 'promessa del trailer' (cioè non inganna gli spettatori) e si rivela un b-movie che strizza l'occhio ai predecessori senza la pretesa di evolverli in qualcosa che non sono, a metà fra divertente e divertito. Non sarà in cima alla lista di film che vi consiglierei, ma non figurerà certo in quella dei film che vi sconsiglierei del tutto; guardatelo senza troppo 'spirito critico', a cuor leggero, e diteci la vostra.
Scheda del film:
Diretto da Kevin King, che l'ha scritto insieme a Kurt Knight per Arrowstorm Entertainment e The Klimax, il 'low-budget' Zombie Hunter (qui e qui le vecchie news) è stato realizzato anche grazie al successo della sua campagna crowdfunding su Kickstarter (date un occhio, era fatta più che bene, e infatti ha tirato su quasi 50 mila dollari extra budget iniziale). Il film è un omaggio-parodia dei grindhouse alla Rodriguez che ammicca ai cliché di genere (e non solo), ma prima di iniziare, ecco il trailer, abbastanza eloquente (based on a true story!):
Protagonista del film è tale Martin Copping, nei panni di un iperbolico disilluso cacciatore (un badass che beve anche alla guida dell'amata Camaro) di nome Hunter e di fatto errante nel bel mezzo di un prossimo futuro post-apocalittico. Una droga chiamata 'Natas' (leggetela al contrario, 666) ha zombificato i suoi fan dando vita all'outbreak (in cui Hunter ha perso moglie-figlia), sicché il nostro ZH vaga random in Utah un po' in cerca di vendetta e un po' per necessità, arrivando per lo stesso motivo a unirsi al gruppo di survivor di padre Jèsus (cioè Trejo, parte marginale) finché gli Zombie, un Funnyman e un mostro in CG non li attaccano ecc... ma la storia 'non conta', è solo 'una scusa'.
Infatti quello che K.King ci propone è un exploitation film che non ha grosse pretese se non intrattenere, come ha riconosciuto Éric S.Boisvert del Fantasia I.F. Festival (l'unico a darne una rece positiva; ecco le altre da wiki) definendolo: "Un mucchio d'intrattenimento puro... un lavoro semplice ma efficace che ha tutte le carte in regola per essere un gran film della mezzanotte". In effetti, ZH non è che un matterello b-movie da non prendere troppo sul serio, privo degli 'egotrip di colleghi maggiori', e in ciò riconosco una genuina passione, oltre a un'onestà maggiore di quella di mega produzioni come WWZ o TWD (ai quali si perdonano gran scivoloni e flop 'in nome dello stesso intrattenimento'). In più, si saran divertiti un sacco questi a fare ZH...
Come dicevamo, Zombie Hunter è volutamente un b-movie in cui, appunto, non mancano citazioni horror e scene splatter, così come quelle sexy e d'azione, oppure le caratterizzazioni al limite del superficiale (in cui gli attori giocano benino, Hunter per esempio ha sempre una smorfia infastidita alla B.Idol!) e nessuna morale da passare, tra qualche scena in computer grafica e i perenni schizzi di sangue sulla camera come cifra stilistica (presi da Rodriguez, che a sua volta si rifa ai grindhouse '70). Per chi la capisce, c'è pure una certa ironia tra le righe, anche se non si tratta di metaforica satira (come fa la Troma in certe sue pazzie), e ovviamente è soprattutto nei 'dialoghi'; quando Hunter si porta a letto la più santarellina del team lei chiede: "Anche tu sei vergine?"! Di certo una battuta studiata ad hoc...
Va detto comunque che qua e là il film manca di vigore proprio a causa dell'apposita 'debolezza' di trama e personaggi, ed è in quei momenti che (senza struttura) ecco l'azione e il gore tipici dei filmZ che non ci stanchiamo di vedere, tipo quelli in cui il malcapitato viene litigato fra non-morti o assiste impotente all'estrazione dei propri intestini! Gli Zombie stessi, poi, non sono fatti male, così come anche il make-up e i 'coerenti' special-fx o le location; carino pure il Funnyman (e la sua vocina che ride) apparso con motosega un po' a caso verso fine film, mentre mi fanno tristezza in generale i mostri in CG (ma qui capisco che è il massimo che si potevan permettere). Il tutto fa sorridere se non ridere (ma ZH non è una zomedy), e si lascia vedere senza problemi.
Certo, si lascia vedere senza problemi se non siete alla ricerca di un film 'impegnato', e infatti direi che Zombie Hunter non ha mai pensato di esser tale, dalla sua nicchia mantiene la 'promessa del trailer' (cioè non inganna gli spettatori) e si rivela un b-movie che strizza l'occhio ai predecessori senza la pretesa di evolverli in qualcosa che non sono, a metà fra divertente e divertito. Non sarà in cima alla lista di film che vi consiglierei, ma non figurerà certo in quella dei film che vi sconsiglierei del tutto; guardatelo senza troppo 'spirito critico', a cuor leggero, e diteci la vostra.
Scheda del film:
Titolo originale: Zombie Hunter Paese: USA Anno: 2013 Regia: Kevin King Produttore: The Klimax, Arrowstorm Entertainment Sceneggiatura: Kevin King, Kurt Knight Cast principale: Danny Trejo, Martin Copping, Jade Regier, Clare Niederpruem, Terry Guthrie Durata: 93 min Voto: 6/10 Classificazione Zombie: Tipologia: infetti |