Zombie Massacre = Marco Ristori e Luca Boni (Eaters) + Uwe Boll... Può la matematica non rivelarsi un'opinione nel caso degli Zombie e far sì che un film non-morto girato da registi italiani e prodotto da quello che Wikipedia attesta come 'l'Ed Wood del 21° secolo' (un eufemismo) si riveli un prodottino niente male? Is there hope? La risposta-recensione di Zombie Massacre (anche titolato Apocalypse Z) dopo il salto.
Secondo l'ironico The Guardian, Zombie Massacre (di cui vi avevamo parlato qui), la nuova fatica firmata dal duo Ristori e Boni di Eaters e prodotto dal tristemente noto Uwe Boll (il quale piuttosto che smetterla di fare shitty movies boxa coi suoi 'critici critici', e li stende), è solo d'un paio d'ore troppo lunga, mentre il trailer dà una chiara idea di che aspettarsi dal film... (facendo un po' il verso al Guardian) tra topi-Zombie, manichini investiti, infetti 'in maschera', shuriken, Capitan America dei poveri e comparse truccate alla viva il parroco ma anche contagiati belli purulenti e un mostro alla Nemesis. Ecco il trailer:
Tornando alla recensione, ha ragione il poster: There is no hope. La matematica non è un'opinione. Zombie Massacre riesce a essere ben peggio di Eaters (che alla fine non era malvagio in toto, ed era fatto con un budget di certo inferiore), ma in difesa del duo ITA che l'ha scritto e diretto (e non lo difendo perché è italiano, non son certo un nazionalista) posso dire che nel film 'occhi esperti' ci hanno riconosciuto lo zampino crucco di Uwe Boll. E non è un bene. Un esempio su tutti: certe 'opere' di CG (tipo esplosioni da CGIsploitation) sono così oscene da ammosciare un prodotto già di per sé molle, inconsistente, insipido. Se in Eaters vedevo un indie con limiti ma anche potenzialità (e a tratti divertente), in ZM ho visto più soldi spesi peggio e meno attitudine (il che non è per nulla divertente). Cosa che, tra l'altro, ci prova di nuovo che il cash non compra il talento e troppo spesso vale la regola 'grosso budget = grossa bullshit' (o no?!)...
Per cominciare, la storia è la solita, vecchia storia: dopo un outbreak causato in un paesino dell'est dagli USA, che han fatto casino 'trasformando' quel che era un medicinale in un 'elisir' per creare il soldato perfetto, il presidente americano (Boll in persona, pessimo) ordina a un gruppo di improbabili mercenari di insabbiare il tutto con un botto nucleare da far poi passare per incidente ecc ecc... E se la storia l'avete già sentita, quello che c'è da vedere è un brutto già visto. Vi giuro: mi sono sforzato di scorgerci l'ironia che altre recensioni citano ma, davvero, invano, non c'è ironia, c'è solo banalità, e non fa ridere, non ci sono quei guizzi di follia del demenziale o del trash - che va fatto col cervello - non c'è niente, 'sembra' tutto un po' buttato lì.
I 'personaggi' (chiamiamoli così) si guardano l'un l'altro come in cerca d'autore, piatti, stupidotti se non addirittura improbabili, come quello hipster-capelluto che - mini-SPOILER - viene morso ma rifiuta di farsi saltar la testa perché "i suoi principi religiosi glielo impediscono"?! può un mercenario avere principi religiosi? e se li avesse, perché non dovrebbe aver pensato al martirio?!, vabbé, fosse solo quello... fatto sta che il pathos di 'sta povera scena da tragico (credo l'avessero immaginata tale) risulta invece quasi comico (vedi foto giù). Se non ricordo male, nei pressi c'era anche una sorta di ralenty ad aggiungere drama al momento (vi ricordate Scrubs: 'Sei lentissimo!'?). Tremendo!
Gli effetti speciali lasciano a desiderare, il make-up troppo spesso pure e la scenografia anche (salvo giusto il maggiolone e il pullmino che usano i mercenari verso metà film, saranno stati di Boll?), dialoghi ecc non parliamone neanche (indimenticabili le perle di saggezza della taciturna rossa esperta di arti marziali orientali, una dei protagonistoni); unica nota positiva per me è stata la fotografia, fredda come il mondo post-outbreak, azzeccata in varie scene-location, così come i tentativi di salvare il salvabile di Ristori e Boni dietro la macchina da presa (forse i due sono più film-maker che 'scrittori'), cui almeno questo va riconosciuto credo. Troppo poco, però, per raggiungere la sufficienza e non deludere i duri fan degli Zombie-movie 'come si deve' che, in caso arrivino al termine del film, saranno un po' 'ricompensati' dal finale a 'sexy-gore sorpresa', ma è una facile captatio benevolentiae...
Per finire, in 87 minuti potete fare un sacco di cose, guardare Zombie Massacre sarebbe una delle più inutili, risparmiateveli, voi che ancora potete. O almeno non dite che non eravate stati avvertiti; conosciamo quelli che guardano questi film, sappiamo che lo farete lo stesso!
Scheda del film:
Secondo l'ironico The Guardian, Zombie Massacre (di cui vi avevamo parlato qui), la nuova fatica firmata dal duo Ristori e Boni di Eaters e prodotto dal tristemente noto Uwe Boll (il quale piuttosto che smetterla di fare shitty movies boxa coi suoi 'critici critici', e li stende), è solo d'un paio d'ore troppo lunga, mentre il trailer dà una chiara idea di che aspettarsi dal film... (facendo un po' il verso al Guardian) tra topi-Zombie, manichini investiti, infetti 'in maschera', shuriken, Capitan America dei poveri e comparse truccate alla viva il parroco ma anche contagiati belli purulenti e un mostro alla Nemesis. Ecco il trailer:
Tornando alla recensione, ha ragione il poster: There is no hope. La matematica non è un'opinione. Zombie Massacre riesce a essere ben peggio di Eaters (che alla fine non era malvagio in toto, ed era fatto con un budget di certo inferiore), ma in difesa del duo ITA che l'ha scritto e diretto (e non lo difendo perché è italiano, non son certo un nazionalista) posso dire che nel film 'occhi esperti' ci hanno riconosciuto lo zampino crucco di Uwe Boll. E non è un bene. Un esempio su tutti: certe 'opere' di CG (tipo esplosioni da CGIsploitation) sono così oscene da ammosciare un prodotto già di per sé molle, inconsistente, insipido. Se in Eaters vedevo un indie con limiti ma anche potenzialità (e a tratti divertente), in ZM ho visto più soldi spesi peggio e meno attitudine (il che non è per nulla divertente). Cosa che, tra l'altro, ci prova di nuovo che il cash non compra il talento e troppo spesso vale la regola 'grosso budget = grossa bullshit' (o no?!)...
Per cominciare, la storia è la solita, vecchia storia: dopo un outbreak causato in un paesino dell'est dagli USA, che han fatto casino 'trasformando' quel che era un medicinale in un 'elisir' per creare il soldato perfetto, il presidente americano (Boll in persona, pessimo) ordina a un gruppo di improbabili mercenari di insabbiare il tutto con un botto nucleare da far poi passare per incidente ecc ecc... E se la storia l'avete già sentita, quello che c'è da vedere è un brutto già visto. Vi giuro: mi sono sforzato di scorgerci l'ironia che altre recensioni citano ma, davvero, invano, non c'è ironia, c'è solo banalità, e non fa ridere, non ci sono quei guizzi di follia del demenziale o del trash - che va fatto col cervello - non c'è niente, 'sembra' tutto un po' buttato lì.
I 'personaggi' (chiamiamoli così) si guardano l'un l'altro come in cerca d'autore, piatti, stupidotti se non addirittura improbabili, come quello hipster-capelluto che - mini-SPOILER - viene morso ma rifiuta di farsi saltar la testa perché "i suoi principi religiosi glielo impediscono"?! può un mercenario avere principi religiosi? e se li avesse, perché non dovrebbe aver pensato al martirio?!, vabbé, fosse solo quello... fatto sta che il pathos di 'sta povera scena da tragico (credo l'avessero immaginata tale) risulta invece quasi comico (vedi foto giù). Se non ricordo male, nei pressi c'era anche una sorta di ralenty ad aggiungere drama al momento (vi ricordate Scrubs: 'Sei lentissimo!'?). Tremendo!
Gli effetti speciali lasciano a desiderare, il make-up troppo spesso pure e la scenografia anche (salvo giusto il maggiolone e il pullmino che usano i mercenari verso metà film, saranno stati di Boll?), dialoghi ecc non parliamone neanche (indimenticabili le perle di saggezza della taciturna rossa esperta di arti marziali orientali, una dei protagonistoni); unica nota positiva per me è stata la fotografia, fredda come il mondo post-outbreak, azzeccata in varie scene-location, così come i tentativi di salvare il salvabile di Ristori e Boni dietro la macchina da presa (forse i due sono più film-maker che 'scrittori'), cui almeno questo va riconosciuto credo. Troppo poco, però, per raggiungere la sufficienza e non deludere i duri fan degli Zombie-movie 'come si deve' che, in caso arrivino al termine del film, saranno un po' 'ricompensati' dal finale a 'sexy-gore sorpresa', ma è una facile captatio benevolentiae...
Per finire, in 87 minuti potete fare un sacco di cose, guardare Zombie Massacre sarebbe una delle più inutili, risparmiateveli, voi che ancora potete. O almeno non dite che non eravate stati avvertiti; conosciamo quelli che guardano questi film, sappiamo che lo farete lo stesso!
Scheda del film:
Titolo originale: Zombie Massacre Paese: Italia, Germania, USA, Canada Anno: 2013 Regia: Marco Ristori e Luca Boni Produttore: Uwe Boll Sceneggiatura: Marco Ristori e Luca Boni Cast principale: Christian Boeving, Daniel Vivian, Mike Mitchell, Ivy Corbin, Tara Cardinal... Durata: 87 min Voto: 4/10 Classificazione Zombie: Tipologia: infetti |