Il bioterrorismo è sempre presente nell'universo di Resident Evil. Fin dai primi episodi videoludici, passando alle rappresentazioni cinematografiche la lotta contro questa minaccia è costata vite e sacrifici indicibili. Ora un culto di nuovi seguaci di A.Wesker è pronto a spargere ancora una volta il terrore. Il video, dopo il salto.
La Strike to Burn Productions ci regala questo film indipendente ambientato nel mondo di Jill Valentine e Chris Redfield. E proprio di quest'ultimo sentiremo parlare spesso durante questi 52 minuti senza mai vederlo.
Ambientato nella cronologia dei videogiochi, subito dopo Resident Evil 5, un nuovo gruppo bioterroristico ha preso di mira la BSAA, rapendo alcuni membri che giustizia, riprendendonr le esecuzioni, al solo scopo di far uscire allo scoperto Redfield.
Assistiamo così a tre punti di vista distinti durante il film. La squadra BSAA mandata a liberare gli ostaggi, abbiamo gli ostaggi che devono confrontarsi con i propri carnefici, e infine il Capitano del gruppo che interroga uno dei terroristi consegnatosi spontaneamente, al quartier generale.
Partiamo parlando dei punti forti di questa produzione. Musiche ed ambientazioni.
La colonna sonora e i suoni in generale (tranne le voci molto "impastate" e difficili da comprendere) sono veramente di ottima fattura e trasmettono quel giusto senso di desolazione, decadimento e fine incombente, genuinamente tipico del mondo Zombie.
A questo si affianca una serie di ambientazioni suggestive e azzeccate. Gli scantinati, le scuole abbandonate e gli edifici fatiscenti, ricchi di insidie e morte aiutano lo spettatore ad assaporare i risultati della minaccia bioterroristica nel pieno della sua potenza.
Gli attori, sia Zombie che umani, sono molti e rimangono tutti nella normalità, senza mai eccellere ne scadere nella recitazione. Il trucco di scena è a livello basso, ma fa in ogni caso la sua figura, come i pochi effetti grafici aggiunti.
Armi ed equipaggiamento provengono inevitabilmente dal settore Airsoft, come in quasi tutte le produzioni di questo tipo, e pertanto molte volte non riescono ad dare quel "feeling" di un vero scontro a fuoco (ma perché poi tagliare la canna a molte armi?)
Infine la trama purtroppo risulta veramente difficile da seguire, vuoi per i dialoghi completamente in inglese senza sottotitoli (ci sono quelli automatici di yuotube ma sono molte volte errati), vuoi per le inquadrature frenetiche e gli spostamenti temporali abbozzati.
Ma sopra ogni cosa la scelta della storia stessa che a tratti sembra sconclusionata, dimenticando situazioni importanti o trasformando i personaggi in maniera repentina ed imprevedibile.
Resident Evil: Red Falls, un film "fanmade"
In ogni caso, un film interessante e piacevole, sopratutto per i fan della saga, ed un ottima prova di produzione indipendente.
La Strike to Burn Productions ci regala questo film indipendente ambientato nel mondo di Jill Valentine e Chris Redfield. E proprio di quest'ultimo sentiremo parlare spesso durante questi 52 minuti senza mai vederlo.
Ambientato nella cronologia dei videogiochi, subito dopo Resident Evil 5, un nuovo gruppo bioterroristico ha preso di mira la BSAA, rapendo alcuni membri che giustizia, riprendendonr le esecuzioni, al solo scopo di far uscire allo scoperto Redfield.
Assistiamo così a tre punti di vista distinti durante il film. La squadra BSAA mandata a liberare gli ostaggi, abbiamo gli ostaggi che devono confrontarsi con i propri carnefici, e infine il Capitano del gruppo che interroga uno dei terroristi consegnatosi spontaneamente, al quartier generale.
Partiamo parlando dei punti forti di questa produzione. Musiche ed ambientazioni.
La colonna sonora e i suoni in generale (tranne le voci molto "impastate" e difficili da comprendere) sono veramente di ottima fattura e trasmettono quel giusto senso di desolazione, decadimento e fine incombente, genuinamente tipico del mondo Zombie.
A questo si affianca una serie di ambientazioni suggestive e azzeccate. Gli scantinati, le scuole abbandonate e gli edifici fatiscenti, ricchi di insidie e morte aiutano lo spettatore ad assaporare i risultati della minaccia bioterroristica nel pieno della sua potenza.
Gli attori, sia Zombie che umani, sono molti e rimangono tutti nella normalità, senza mai eccellere ne scadere nella recitazione. Il trucco di scena è a livello basso, ma fa in ogni caso la sua figura, come i pochi effetti grafici aggiunti.
Armi ed equipaggiamento provengono inevitabilmente dal settore Airsoft, come in quasi tutte le produzioni di questo tipo, e pertanto molte volte non riescono ad dare quel "feeling" di un vero scontro a fuoco (ma perché poi tagliare la canna a molte armi?)
Infine la trama purtroppo risulta veramente difficile da seguire, vuoi per i dialoghi completamente in inglese senza sottotitoli (ci sono quelli automatici di yuotube ma sono molte volte errati), vuoi per le inquadrature frenetiche e gli spostamenti temporali abbozzati.
Ma sopra ogni cosa la scelta della storia stessa che a tratti sembra sconclusionata, dimenticando situazioni importanti o trasformando i personaggi in maniera repentina ed imprevedibile.
Resident Evil: Red Falls, un film "fanmade"
In ogni caso, un film interessante e piacevole, sopratutto per i fan della saga, ed un ottima prova di produzione indipendente.